€ 14.25€ 15.00 Risparmi: € 0.75 (5%) Disponibile in altre edizioni:![]() e ritira quando vuoiScopri come ![]() ![]() Cainodi José Saramago
Trama del libroCaino è protagonista e voce narrante. È lui che racconta della blasfema convivenza fra Eva e il cherubino Azaele, l'assassinio del fratello Abele e il suo successivo dialogo filosofico con dio, la maledizione, il marchio e l'incontro con l'insaziabile Lilith nella città di Nod. E attraverso i suoi occhi che assistiamo al sacrificio di Isacco, alla costruzione della Torre di Babele, alla distruzione di Sodoma. E lui che dialoga con Mosé in attesa sul monte Sinai e che vede nascere l'identità israelita, fino a un ultimo duro confronto con dio. Se nel Vangelo secondo Gesù Cristo José Saramago ci ha regalato la sua visione del Nuovo Testamento, con Caino irrompe l'Antico, e ancora una volta Saramago, dichiaratamente non credente, rivendica il diritto a dire la sua in materia di religione. E lo fa, anche questa volta, a voce ben alta, con quella sua inconfondibile ironia capace di trasformare in sublime letteratura la storia di un Caino che accetta, si, il proprio castigo per l'uccisione di Abele e il destino di errante, ma, insieme, insorge contro un dio crudele e sanguinario che considera corresponsabile. E a questo dio che Saramago, per voce di Caino, chiede spiegazioni, per affermare ancora una volta che "la storia degli uomini è la storia dei loro fraintendimenti con dio, perché lui non capisce noi, e noi non capiamo lui". Ed è essenzialmente l'uomo, nella cui mente solo esiste il dio, a essere il protagonista di queste pagine. Disponibile dal 21 aprile.Recensioni degli utentiScrivi una nuova recensione su Caino e condividi la tua opinione con altri utenti. Voto medio del prodotto: ![]() di C. Giovanni - leggi tutte le sue recensioniNon si può certo dire che Saramago fosse intimorito da Dio! Privo di quella leggera punta di rispetto che si dovrebbe ad una divinità propria del Gesù de "Evangelho", l'autore, spesso tramite Caino, apostrofa il Principale senza mezzi termini, ricorrendo anzi ad espressioni blasfeme. Difficile da digerire per i credenti, a tratti esilarante per gli atei, interessante per gli indecisi. Indimenticabile la scena precedente l'incontro con Lilith, degno della miglior letteratura erotica. Ritieni utile questa recensione? SI NO ![]() di C. Michele - leggi tutte le sue recensioniSaramago si è sempre dichiarato ateo. Ma, secondo il mio personalissimo parere, era solo un uomo alla perenne ricerca di Dio. Questo libro lo testimonia. Saramago fa viaggiare Caino nel tempo rendendolo protagonista di diversi episodi biblici. Grazie a questo espediente egli dà libero sfogo alle tante domande che qualsiasi cristiano dovrebbe farsi... ![]() di M. Sercis - leggi tutte le sue recensioniSono stato tentato più di una volta ad abbandonare questo libro. Si fa leggere, ma non l'ho trovato così geniale e innovativo, anzi direi che è abbastanza insapore per quanto mi riguarda. Non lo sconsiglio, ma a mio parere rimane nel limbo, nè geniale nè pessimo, insomma nè carne nè pesce. Se ne può anche fare a meno, non è un capolavoro. ![]() di U. Giovanni - leggi tutte le sue recensioniFolgorante l'idea di affidare a Caino, l'io narrante di questa storia, queste riflessioni sulla religione, sulla deità, sull'idea di fondo (banalizzo) che dio sia una creatura dell'uomo e non viceversa. Averceli ancora scrittori (uomini direi) che pluriottantanni siano così lucidi. Peccato per la nostra conoscenza che Saramago non ci sia più. ![]() di S. Sercis - leggi tutte le sue recensioniE meno male che questa sarebbe l'opera matura di Saramago, in questo caso non oso immaginare cosa abbia scritto prima di questo libricino così scontato e privo di genio, in ogni caso ho scoperto che questo scrittore così osannato da certa critica, non fa proprio per me. Tutti i pregi con cui negli anni l'ho sentito vantare, non ne ho riscontrato neppure uno in questo libricino. Sconsiglio questo libro. ![]() di L. Alberto - leggi tutte le sue recensioniStraordinaria opera della maturità per un Josè più antivclericale che mai, dire che Saramago è una gioia per il lettore è come dire che l'acqua è bagnata. A questo standard si aggiunge un umorismo spettacolare e la divulgazione, senza mezzi termini, della moralità del dio dei cristiani. L'invenzione narrativa si sposa con la saggezza e l'acume di un "grande vecchio" e il risultato è un piccolo, immortale testo. ![]() di C. Lello - leggi tutte le sue recensioniGià ogni suo libro richiederebbe un giudizio a se' , ma stavolta è molto difficle per me assegnargli un voto. Che giudizio si puo' esprimere per qualcosa che non è, nemmeno lontanamente, paragonabile narrativamente a tutti i precedenti lavori di questo scrittore (neppure i meno riusciti)? Una stellina? No. Non avrebbe senso. 'Caino' è una condensa oscura di rabbia e dolore, ma queste materie incandescenti sono trattate da mani ormai senili, e ogni loro potenzialità lacerante è assente. Tutti gli argomenti contro Dio (anche se mi continua a colpire l'ossessione assoluta e carnale di Saramago per quest'ultimo) sono quelli che conosciamo già, ma stentiamo a riconoscerli perché ci appaiono come larve di anime da tempo defunte. Fa tristezza questo libro, perché non si vuole, ci si rifiuta di accettare che anche le migliori menti invecchino. Eppure è così. Tuttavia, anche se pallida immagine, qui c'è ancora l'uomo Saramago che ho seguito per anni e amato. Stelline da guida turistica non ne voglio assegnare. Non sarebbe giusto, la considererei una mancanza di rispetto a tutto cio' che questo scrittore è riuscito a fare umanamente e narrativamente. ![]() di S. Goffredo - leggi tutte le sue recensioniE' un'opera dell'ultimo Saramago, la fase della maturità. In questo libro (Caino) Saramago viene a confrontarsi nuovamente con il tema religioso, passando ad esaminare il Vecchio Testamento. E la sue rilettura delle vicende bibliche in chiave atea smantella completamente la visione cristiana, ma non solo cristiana, del Dio-amore. Ecco che allora viene fuori un ritratto di un Dio che ha tutte le piccinerie degli esseri umani: è vendicativo, competitivo, egoista, ecc. Come già nel mio precedente giudizio su "Il vangelo secondo Gesù Cristo" non posso che ribadire che è molto buona la prova letteraria (anche se questa volta decisamente in tono minore) mentre al rilettura del Vecchio Testamento che viene proposta non sta in piedi, anche se spesso assume toni comici e sicuramente molto divertenti. Pur essendo io cattolico praticante non mi sono nemmeno sentito offeso da questa lettura particolarissima di famosi passi della Bibbia: certo la chiave di lettura proposta è sicuramente dissacrante, per non dire blasfema, ma è una chiave di lettura che non può reggere il confronto con la versione del Magistero della Chiesa. E quindi, nel complesso, abbastanza buona prova letteraria, becchiamoci questo ennesimo attacco alla Chiesa (non solo da parte di Saramago) e via così, la vita continua. ![]() di R. Rosa - leggi tutte le sue recensioniDopo aver letto questo libro ho capito il perché Saramago alla chiesa non piace. Come il Vangelo secondo Gesù Cristo, questo testo è stato criticato da vescovi portoghesi e italiani. Io mi sono lasciata catturare dalla genialità dell'autore, dalla sua ironia pungente, dal suo Dio che scende a patti con il diavolo. Consigliato. ![]() di R. Rosa - leggi tutte le sue recensioniCaino e Dio protagonisti di questo testo scritto da un autore che è stato capace di superare se stesso. Chi non è stato Caino una volta nella vita? Chi non ha mai pensato, anche se per una sola volta, di esser stato vittima della crudeltà di quel dio, raccontato nel vecchio testamento? Basta scostare quel sottile velo che compre la realtà per capire che Caino è stato solo una vittima, scelto al posto di Abele, senza un motivo. ![]() di M. Sara - leggi tutte le sue recensioniNonostante abbia molto apprezzato "Il Vangelo Secondo Gesù Cristo", motivo per il quale ho voluto acquistare anche questo libro, non ho assolutamente gradito questa lettura che risulta esageratamente sarcastica ai limiti del fastidio, distorcendo troppo la storia di Caino. ![]() di M. Silvio - leggi tutte le sue recensioniL'ho acquistato semplicemente perchè incuriosito dal titolo. Riuscire a sorprendere a ottant'anni suonati e dopo una corposa produzione letteraria non è facile, anzi. Saramago ci riesce con questo libretto (e il termine è dovuto solo alle sue 140 pagine) che, nonostante lo stile dello scrittore portoghese, con la punteggiatura ridotta al minimo indispensabile, si legge velocemente, presi dalle peripezie di un Caino che dopo aver ucciso il fratello è condannato (ma è davvero così?) a girovagare apparentemente senza scopo e senza meta nello spazio e soprattutto nel tempo. Questo espediente permette a Saramago di rivisitare alcuni episodi biblici, e di farlo con ironia e con la consapevolezza che forse il dio che ci hanno raccontato non è così buono, giusto e onnipotente come ci hanno fatto credere. Perché Caino siamo noi, Caino è ogni uomo consapevole che la giustizia divina non è di questo mondo, che quella di un essere superiore che tutto sa e che agisce esclusivamente per il bene dell'umanità è una balla colossale. Il colpo di scena finale è poi degno di un grande maestro e vale già da solo tutto il libro. ![]() di C. Salvatore - leggi tutte le sue recensioniIl primogenito della prima coppia di umani, nonostante il suo atroce delitto incomincia a giudicare Dio ed è molto convincente nell'argomentare contro il suo creatore che appare come uno sprovveduto, egoista, vendicativo, crudele e cinico e persino paranoico. Caino è un continuo incalzare con le accuse rivolte a Dio, e riesce a sconvolgerlo sino a farlo apparire come il paradosso di sé stesso. Dio ammette i propri limiti e lo squallore derivato dalla sua opera che ha condotto accumulando errori su errori. Alla fine del romanzo appare chiaro che se Dio non ci fosse stato, ogni cosa sarebbe andata per il giusto verso, senza ingiustizie e sopraffazioni per tutta l'umanità. ![]() di D. Ivan - leggi tutte le sue recensioniCi vuole un briciolo di attenzione in più per questo romanzo, ma ne vale la pena. La quarta stella è per una sorta di venerazione che ormai nutro per José Saramago, per il suo inimitabile stile di scrittura e per la sua genialità. Detto ciò, questo libro non è secondo me tra quelli che si possono definire memorabili. Le vicende di Caino che si muove nel tempo e nello spazio mi sono sembrate un po' stiracchiate. Il paragone con il Vangelo non regge assolutamente. ![]() di S. Marcello - leggi tutte le sue recensioniLo stile narrativo è unico ma non posso dare un giudizio positivo sul libro nel suo insieme, ho faticato a leggerlo nonostante le poche pagine, le idee non sono originali come mi sarei aspettato, il sarcasmo è tipico di Samarago, ma nonostante ciò non è riuscito a rendere il libro speciale. ![]() di M. Vera - leggi tutte le sue recensioniCredo che Saramago si sia davvero divertito a scrivere questo libro, come io mi sono divertita un sacco a leggerlo. Ho vissuto questo viaggio insieme a Caino (non so se mia madre sarà felice delle mie frequentazioni... ) e a differenza di quanto possano averci fatto credere devo dire che è davvero un buon compagno di viaggio! Come un grillo parlante mici ha posto divertenti domande e sagaci osservazioni. Ha messo in guardia Isacco su quanto stava per fare Giacobbe! Mi ha chiesto se fosse normale che Dio si mettesse a fare scommesse sulla testa dei suoi uomini più fedeli! E poi il trattamento riservato a Noè e famiglia..! ![]() di S. Monica - leggi tutte le sue recensioniUno stile narrativo magistrale, per una lettura personale di alcuni episodi della bibbia. Il contrasto tra la logica umana e la "logica" (se così si può dire) divina è ben reso; restano quindi aperti molti interrogativi che fanno anche sorridere. Purtroppo non convince del tutto. ![]() di M. Serena - leggi tutte le sue recensioniA malincuore devo dire che questo libricino mi ha molto deluso, sembra quasi che non sia completamente sviluppato, forse erano troppo alte le mie aspettative per questo non posso dare un giudizio positivo. ![]() di S. Demetrio - leggi tutte le sue recensioniDopo la creazione di Adamo ed Eva, Caino diviene il personaggio centrale di questo bel racconto: egli ci guida attrraverso alcuni tra i più significativi episodi della Bibbia, quali la distruzione di Sodoma, la caduta delle mura di Gerico, la Torre di Babele, l'Arca di Noè. Sulla scia del 'Vangelo secondo Gesù Cristo', Saramago ci presenta un Dio dispettoso, indifferente ai destini umani (l'episodio dell'uccisione dei bambini innocenti di Sodoma) , lontano dagli uomini che Egli stesso ha creato. Il tono è sempre quello ironico, duro, a tratti abrasivo, cui il Maestro ci ha abituato. La scrittura è impegnativa, densa, con quel succedersi di coordinate e subordinate: per fortuna, la punteggiatura (quasi del tutto assente nel 'Vangelo') aiuta il lettore. Libro indimenticabile. ![]() di L. Alice - leggi tutte le sue recensioniLa scrittura di Saramago è sempre potente. Anche nei periodi più complessi e nei discorsi più difficili la sua parola è poesia; l'oralità coinvolge il lettore e lo conduce nel vissuto turbinoso delle figure che popolano le strane storie bibliche dell'Antico Testamento. Dio si presenta non come l'onnipotente, l'Altissimo che in tutto è e tutto sa; quanto piuttosto come un demiurgo capriccioso, un bambino che gioca con il mondo che ha assemblato e ne sposta i pezzi a piacere, con quella crudeltà caratteristica delle menti infantili che non capiscono il senso del male e spazzano via il gioco con un colpo di mano quando questo gli è venuto a noia. Chi meglio di Caino può attraversare la personale bibbia di Saramago; un buono sarebbe stato vittima della volubilità divina in men che non si dica, mentre invece il cattivo per definizione riesce a tenere testa al creatore, addirittura a beffarlo non appena se ne presenta l'opportunità. Sicuramente il libro non è all'altezza del celebre vangelo, non ha la visionaria potenza della Zattera, i personaggi rimangono a due dimensioni, forse la brevità del racconto impedisce l'approfondimento dei caratteri, e quindi quel senso di affezione una volta terminato il libro. Avevo avuto la stessa sensazione leggendo "Il viaggio dell'elefante"; ormai l'autore preferisce scrivere storie brevi; senza dubbio la sua scrittura è all'apice della personalissima tecnica, ma probabilmente, mi permetto di dire, l'età avanzata gli impedisce di immaginare e pianificare un progetto di respiro più ampio che vada oltre il racconto. ![]() di D. Silvio - leggi tutte le sue recensioniA lettura ultimata non riesco a dare più di tre. Cosa che faccio con dolore. Il Saramago dall'ironia avvolgente, le riflessioni profonde, la grandezza servita con semplicità qui è assente. Intendiamoci, il libro non è mai banale, le invenzioni narrative sono geniali, Caino è un magnifico viandante che, picarescamente, passa attraverso innumerevoli presenti in cui celeberrimi episodi dell'Antico Testamento sono svuotati di contenuto e mostrano, ancora e ancora, un dio crudele, capriccioso, imperfetto e parziale, del cui agire schiere di angeli e cherubini possono solo dire, a mo' di litania, che è imperscrutabile. Anche il capovolgimento del malvagio e dell'omicida per antonomasia, che uccide il simile perché non riesce a togliere la vita a dio, non è innovativo sino in fondo. Del suo antagonista già conosciamo i tratti, già se ne è parlato. Cambia solo il coprotagonista, Caino, appunto, non il figliol divino. Su tutto la coltre di un sarcasmo che morde a ogni parola, eccessivo perché i fatti rivisitati sono salienti di loro. Forse l'urgenza del tempo che scorre e dell'umanità pencolante su un baratro infinito ha spinto il grande portoghese a calcare inutilmente la mano. ![]() di S. Barbara - leggi tutte le sue recensioniUn viaggio attraverso le più note vicende bibliche,(dalla torre di Babele a Sodoma e Gomorra,il sacrificio di Abramo ecc.)visto con gli occhi di un ipotetico viaggiatore del tempo e dello spazio:Caino.Il solito stile Saramago,irriverente,e sottilmente polemico.Riesce a farci vedere un dio non tanto differente dal diavolo,parlandone anche male,ma mantenendo sempre la sua nobiltà,e senza essere blasfemo,a mio giudizio!Lo consiglio a chiunque abbia voglia di riflettere su un argomento importante come la religione:è un punto di vista nel quale ci si potrebbe ritrovare... ![]() di F. Riccardo - leggi tutte le sue recensioniChi scegliere tra Caino e Abele? La risposta è facile. Saramago ci accompagna assieme a questo personaggio (attraverso un espediente opinabile) lungo le vie dell'antico testamento, dove incontriamo praticamente tutti i personaggi della Bibbia, da Adamo ed Eva fino a Noè. Il proseguimento ideale (anzi il capitolo precedente) del ben più famoso "Vangelo secondo Gesù Cristo". ![]() di S. Giada - leggi tutte le sue recensioniIl racconto ripercorre i più famosi episodi biblici visti attraverso gli occhi di un Caino costretto, per punizione divina, a vagare in eterno nel tempo e nello spazio. In questo suo peregrinare il figlio di Adamo si scontra più volte con Dio, a causa dei suoi metodi e della sua etica. Forse perché come dice Saramago “La storia degli uomini è la storia dei loro fraintendimenti con Dio, né lui capisce noi, né noi capiamo lui”. ![]() di F. Riccardo - leggi tutte le sue recensioniSeconda parte del Vangelo secondo Gesù Cristo. O meglio, si tratta del prequel, i fatti accaduti prima, quelli dell'antico testamento. Ci sono noè, mosè, giobbe, adamo & eva. Per narrare il tutto, però, si utilizza un espediente un po' insolito, quei viaggi di Caino che non mi hanno convinto al cento per cento. A parte questo, il libro è geniale, una rilettura della bibbia come solo Saramago poteva fare. ![]() di F. Giorgia - leggi tutte le sue recensioniL'ho acquistato pochi giorni prima della morte di Saramago, l'ho letto qualche giorno dopo, quando già se n'era andato. Sull'onda della grandissima emozione che è stata per me perdere lo scrittore, il punto di riferimento, l'autore in assluto più amato. Fermo restando tutto questo,In effetti c'è il suo stile inimitabile, c'è tanta urgenza di chiudere molte partite aperte e probabilmente ancora dolorose con la chiesa cattolica, ma è sicuramente un'opera minore. Di più: pare una bozza ancora da sviluppare, un'idea in nuce per l'opera vera e propria, e forse la lunga malattia che l'ha portato alla morte e nell'ultimo anno si era aggravata c'entra qualcosa. ![]() di M. Margot - leggi tutte le sue recensioniè un libro scritto con uno stile del tutto particolare e non facilmente comprensibile. anche il contenuto non è poi così innovativo e neanche sorprendente. ![]() di T. Ivan - leggi tutte le sue recensioniSaramago ha uno stile tutto suo, può piacere o meno (di certo non è agevole) ma non si può discuterne l'originalità. Detto questo, il libro è una cozzaglia di episodi nei quali l'autore non si risparmia in banalità, dove il sarcasmo molto spesso sconfina nella mediocrità, ammiccando alla volgarità. A tratti sembra una rivisitazione d'autore della parodia di Giobbe Covatta. C'è molto meglio da leggere e molto meglio da spendere. ![]() di B. Diego Giovanni - leggi tutte le sue recensioniSaramago sceglie forse il personaggio più discusso e negativo dell'Antico Testamento: Caino. Capovolgendo la prospettiva tradizionale, ne fa un essere umano né migliore né peggiore degli altri. Ora da protagonista, ora da semplice spettatore, Caino attraversa gli episodi più significativi della narrazione biblica. Rivisitazione ironica e personale della Bibbia, che fa di Dio creatore del mondo e degli esseri viventi un dio crudele e perverso. Ne risulta però una riscrittura poco approfondita nell'esporre i punti di vista dell'autore e poco interpretativo dei fatti narrati. ![]() di F. Anna - leggi tutte le sue recensioniCerti libri sono come torrenti che travolgono con la loro forza e non lasciano fino alla pianura. Saramago è spesso così: un fiume in piena, e in questo libro, carico di ironia, cattura soprattutto nei dialoghi: con Dio, con gli angeli e con gli uomini. Caino, primo fratricida della storia, in aperta sfida col Creatore, in sella ad un asino che lo porta avanti e indietro nello spazio e nel tempo, diventa simpatico, nonostante l’omicidio non sia l’ultimo dei suoi atti criminosi. È un libro che si legge in fretta, e si rilegge. Assolutamente da incorniciare l’episodio del “tentato” sacrificio di Isacco. ![]() di V. Roberto - leggi tutte le sue recensioniLa maggior difficoltà di lettura (come per ogni opera di Saramago) è calarsi nella sintassi e nella metodologia stilistica decisamente particolare che l'autore utilizza. La storia è certamente godibile e ricca di ironia e sarcasmo, forse non del tutto colti o apprezzati dal mondo cattolico. Talvolta scivola in elementi un po' banali e talvolta riesce, nonostante tutto, a stimolare qualche riflessione. Probabilmente non l'opera massima di questo grandissimo autore, ma certamente una lettura che non lascia indifferenti. ![]() di S. Nicola - leggi tutte le sue recensioniSicuramente non sara stato facile immedesimarsi in Caino, quasi sempre si tendono a vedere le cose dal propio punto di vista ( che riteniamo essere quello giusto) e non ci curiamo di cosa pensi in realta colui ci sta di fronte, ritenedolo nel torto. Un grande libro sicuramente da leggere. ![]() di B. ROVENA - leggi tutte le sue recensioni... mantenere sempre il punto di vista di chi pensa di essere nel giusto? Josè Saramago, come sapiente conoscitore del genere umano, si potrebbe dire, sperimenta una veduta insolita e ci parla con la voce di uno che ha sbagliato nei suoi modi comportamentali. Vedere con gli occhi di Caino, deve essere stato se non altro difficile, bisogna dare atto che solo un grande scrittore è capace di cimentarsi in tanto. ![]() di C. Aldo - leggi tutte le sue recensioniUn libro scritto da un autore molto noto, recentemente scomparso, anche per le sue idee atee ed anticonformiste, soprattutto nei confronti della Religione e delle interpretazioni della Chiesa. Io trovo che questo libro in particolare possa sembrare blasfemo, ma solo in apparenza e che in realtà, sia pure nel suo modo di essere "di rottura" , fornisca in modo sottilmente ironico e semi-serio una versione del tutto diversa degli avvenmenti storici e biblici. Il tutto, in queso caso, secondo la "parola" e le "esperienze" di Caino. Non è certo un capolavoro, ma a me è piaciuto e lo consiglierei a chi abbia voglia di leggerlo con spirito un po' goliardico, ma nemmeno troppo, e senza gridare così facilmente allo scandalo solo perchè propone una visione diversa da quella che ci hanno sino ad ora insegnato e che noi non condividiamo. Va letto come un romanzo, che può essere opera di fantasia, anche se non sempre lo è. ![]() di F. Livio - leggi tutte le sue recensioniSe siete già consapevoli delle contraddizioni di un dio assolutista e presuntuoso non troverete molte novità in ciò che gli fa notare caino, in uno stile decisamente ostico in cui risulta quantomeno complesso riconoscere anche solo lo scambio di battute tra due interlocutori. Se la prima rivisitazione di testi sacri aveva contribuito al nobel per l’autore, questo libro resta nella categoria dei semplici “interessanti”. ![]() di P. Valeria - leggi tutte le sue recensioniIl signore biblico scende dal piedistallo su cui è stato collocato per mostrare tutte le sue contraddizioni e le sue debolezze, attraverso gli occhi di Caino colpevole di fratricidio, che si ritrova a vagare tra gli errori e l'egocentrismo di un dio umano. ![]() di P. Giovanni - leggi tutte le sue recensioniUn libro che stupisce, questa è la prima descrizione che si può dare di un libro fuori dal comune. Saramago, ateo convinto, non reinterpreta l'antico testamento, bensì ne da una visone personale puramente distaccata, che vuole mettere in evidenza le contradizioni di un dio che appare più malvagio dello stesso Caino. Un libro che come direbbe Lord Alfred Douglas usa lo spirito come un fioretto e trapassa il comune pensare. ![]() di R. Rosy - leggi tutte le sue recensioniSaramago da ateo convinto reinterpreta una vicenda tra le più conosciute in una chiave assolutamente alternativa che a mio avviso genererà anche sconcerto in alcuni lettori, ma da un premio nobel questa è la più grande cosa che ci si possa aspettare: far discutere le persone, lasciare un segno profondo che faccia pensare e non lasci indifferenti. al di là delle idee personali, un romanzo di questa portata non può che essere grande. |
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