Del resto e di me stesso

José Saramago con Del resto e di me stesso ci lascia una raccolta inedita di scritti, di visioni del mondo che arricchiscono i lettori con spunti nuovi e geniali. Il premio Nobel per la letteratura 1998, tra il 1968 e i primi anni settanta del secolo scorso scrisse molti articoli per alcuni celebri giornali di Lisbona. Saramago svela qui il suo acuto senso di cronaca, quella maniera inedita, a tratti troppo sensibile, di osservare i fatti, analizzarli e poi restituirli a chi legge. Negli articoli si scorge il Saramago dei romanzi, con quelle caratteristiche da finzione assolutamente romanzate, imbellite di particolari. La politica, la società, gli avvenimenti non solo del Portogallo di Saramago, ma anche nel resto del mondo, sono spunti di riflessione e a volte l’esterno si proietta magnificamente nell’interno, in quell’io complesso che caratterizza gli scritti dell'autore. La vita, in tutta la sua interezza, emerge allora in Del resto e di me stesso con un universo di ricordi del passato e di proiezioni nel futuro e con quel senso profondo della letteratura che è poi l’esistenza stessa.