Memorie dal sottosuolo
- Editore:
Garzanti
- Collana:
- I grandi libri
- Edizione:
- 22
- Traduttore:
- Guercetti E.
- Data di Pubblicazione:
- 8 maggio 2014
- EAN:
9788811810513
- ISBN:
8811810515
- Formato:
- brossura
Trama Memorie dal sottosuolo
"Sottosuolo" è la sfera della vita psichica, nella sua intimità libera e irrazionale, necessariamente in urto con le leggi del mondo esterno. È disarmonia radicale tra l'informe privato e l'ordine "di facciata", che alimenta una perpetua e morbosa irritabilità, un costante senso di irrequietezza e di risentimento. È assenza di legge o convenienza imposta dalla società o dal prossimo. L'uomo autentico non è l'uomo esteriore, la maschera esibita per il mondo, ma quello interiore, che si rifugia e si nasconde nel proprio io. "Memorie dal sottosuolo" è un'opera fondamentale nel percorso dell'autore: d'ora in poi tutti i personaggi di Dostoevskij avranno un "sottosuolo" e vi si immergeranno per poi risorgere rigenerati o per affondarvi senza speranza. Introduzione di Fausto Malcovati.
Recensioni degli utenti
Solo per il nome-2 gennaio 2021
Tre stelle solo perchè scritto da Dostoevskij, tra i suoi libri letti è quello che mi è piaciuto meno. Personaggio estremamente negativo, vuoto. Poi i gusti sono gusti.
L'edizione migliore-21 febbraio 2017
Questa è l'edizione che più mi piace. Credo che la traduzione che offre la Garzanti sia una delle migliori (io ho anche quella della Mondadori e non mi piace affatto). Che dire, Dostoevskij è Dostoevskij. Un libricino breve e profondo, un racconto in cui ci si identifica indubbiamente in Nasten'ka. Piccola, insicura, con tanta voglia di vita. Due mondi che si incontrano e si scontrano. Un carico di emozioni.
Memorie dal sottosuolo-23 aprile 2012
Dostoevskij mostra un uomo impegnato in un lungo e tormentato discorso a proposito di sé: è un ritratto caratterizzato dai difficili rapporti che intrattiene con sé e con gli altri. Un insieme di pensieri che si avvolgono su loro stessi. Tutto questo viene raccontato con uno stile complesso e potente.
Memorie del sottosuolo-16 marzo 2012
Siamo in presenza, a mio avviso, del romanzo più personale, più privato, direi quasi più intimo della intera produzione letteraria di Fedor Dostoevskij. L'accuratezza lessicale con la quale Dostoevskij traccia il profilo psicologico dell'abitante del sottosuolo lascia davvero basiti, ci si lascia catturare e dal tono e tantopiù dal significato profondo
Memorie-28 febbraio 2012
"Sono un uomo malato... Sono un uomo cattivo. Un uomo sgradevole. Credo di avere mal di fegato. Del resto, non capisco un accidente del mio male e probabilmente non so di cosa soffro. Non mi curo e non mi sono mai curato, anche se rispetto la medicina e i dottori. Oltretutto sono anche estremamente superstizioso; be' , almeno abbastanza da rispettare la medicina. (Sono abbastanza colto per non essere superstizioso, ma lo sono. ) Nossignori, non voglio curarmi per cattiveria. Ecco, probabilmente voi questo non lo capirete. " Questo è l'inizio di un grande libro. Un uomo cattivo che scrive e racconta. Imperdibile.
Memorie dal sottosuolo-31 agosto 2011
Ho incredibilmente odiato il protagonista di questa storia, troppo attaccato all'amarezza del passato e incapace di concedersi un pò di felicità, magari perchè l'infelicità è tutto ciò con cui ha convissuto per anni e cambiare (anche se in meglio) è sempre difficile. Forse farci odiare il protagonista era proprio l'intento dell'autore: è un monito, un avvertimento "guarda cosa succede a chi dimora nel risentimento". Un libro che consiglio di leggere.