L' idiota. Ediz. integrale

Leggetelo, il romanzo è indubbiamente un capolavoro e di piacevole lettura. Dal punto di vista narrativo non è il suo più riuscito e tradisce a volte il fatto di essersi sviluppato in corso d'opera (man mano che veniva pubblicato a puntate) ma questo è di ben poca importanza perché il protagonista è a mio parere il più impressionante uscito dalla penna di Dostoevskij. Non fidatevi delle recensioni che vi spiegano il significato del libro, soprattutto in questo caso.

L'ho acquistato per 3,9, e ne vale molti di più, sia per la rilegatura e la stampa, che per la grande capacità espositiva dell'autore. Un personaggio, quello del principe Myškin, completamente buono, quasi "fesso", costretto ad affrontare il freddo e crudele mondo esterno.

Considerato uno dei pi grandi capolavori della letteratura russa, è un libro straordinario da leggere perché è una vera e propria sfida al mondo che vive sempre del suo materialismo. Il libro è incentrato sul principe Myskin, un uomo dallo spirito puro che non riesce ad abituarsi al cinismo che lo circonda e che è considerato per questo un vero "idiota". Il principe torna in Russia perché crede che una zia gli abbia lasciato un'eredità, si innamora della bella Natasja, che però non si considera alla sua altezza e che verrà uccisa dal suo amante geloso.

Fedor Dostoevskij ci regala un dei migliori personaggi che la letteratura mondiale abbia mai presentato, il principe Miskin, l'idiota, è un ragazzo problematico ma ingenuo, dal buon cuore, vittima degli eventi ipocriti di una società ipocrita e a volte egli stesso peggior nemico di se stesso nel farsi travolgere.

E' il libro più fantastico che io abbia mai letto. La figura del principe Myskin rappresenta l'amore e l'apertura agli altri più assoluta, mentre le altre figure, prigioniere delle loro passioni e furiosamente intrecciate tra loro da vischiosi attaccamenti e macchinazioni, l'inconsapevolezza di chi vive nel buio più o meno profondo. Imperdibile.

Questo è un libro che conquista poco alla volta, pagina dopo pagina. All'inizio avevo difficoltà, alcuni brani erano noiosi e invece, dopo le prime centocinquanta pagine, non sono riuscita più a staccarmene. Una storia in cui si susseguono avvenimenti, spunti di riflessione sull'ipocrisia della religione e della società. Il principe è un personaggio "ingenuo" che non si adegua alla falsità che lo circonda. Da leggere.