Libri dell'autore Albert Camus
Nato il 7 Novembre 1913 nell’Algeria francese, Albert Camus, pur non essendo riconducibile ad alcuna corrente letteraria, è di sicuro uno degli esponenti più rappresentativi del Novecento. Rimasto orfano del padre fin da piccolo, Albert trascorre l’infanzia e la giovinezza con la madre e la nonna, dalle quali riceve un’educazione piuttosto severa. Camus è molto bravo negli studi, e grazie all’aiuto del professor Jean Grenier, che crede in lui, il giovane riesce ad ottenere una borsa di studio per entrare all’Università di Algeri. Purtroppo, però, Camus viene colpito dalla tubercolosi, e per questo è costretto a laurearsi in Filosofia da privatista, nel 1936. Da giovane aderisce al movimento comunista, ma solo dal punto di vista ideologico, poiché le dinamiche del partito lo portano ad allontanarsene dopo qualche tempo. Sposatosi nel 1934 con Simone Hie, il matrimonio naufraga per problemi mentali della donna, poi lo scrittore incontra sei anni più tardi Francine Faurè. La sua attività di giornalista presso un quotidiano algerino lo portano ad avere problemi per alcuni articoli scritti contro il governo. Per questo Camus emigra in Francia, dove prende parte attivamente all’opposizione nei confronti della presenza tedesca (sono gli anni dell’occupazione nazista). Anche dopo la fine del secondo conflitto mondiale, Camus continua il suo impegno civico, scrivendo saggi filosofici nei quali analizza in modo profondo il legame tra gli esseri umani e gli eventi come la guerra. Lo scrittore muore il 4 Gennaio 1960, coinvolto in un tragico incidente stradale insieme al suo editore. Nella tasca fu rinvenuto un biglietto del treno con la prenotazione del viaggio per quel giorno, ma Camus aveva cambiato idea all’ultimo momento decidendo di accompagnare l’amico in macchina.