Il ventre di Napoli di Matilde Serao edito da Ledizioni
Alta reperibilità

Il ventre di Napoli

Editore:

Ledizioni

Data di Pubblicazione:
1 aprile 2015
EAN:

9788867053049

ISBN:

8867053043

Pagine:
185
Formato:
brossura
Acquistabile con la

Trama Il ventre di Napoli

Nato come inchiesta giornalistica a seguito dell'epidemia di colera nel 1884, con questo romanzo la scrittrice analizza sia le meraviglie che il degrado di una città amatissima, rivelandone le difficoltà, le debolezze e le emergenze. Rispondendo al governo di Depretis che aveva affermato "Bisogna sventrare Napoli", l'affilata penna della Serao sostiene che "bisogna ricostruirla", individuandone quindi le bellezze e le gentilezze, la straordinaria umanità dei suoi abitanti, ma anche il malcostume e i maggiori problemi, come il gioco del lotto, l'usura, la povertà, la fame.

Spedizione GRATUITA sopra € 25
€ 7.90
Disponibile in 10-12 giorni
servizio Prenota Ritiri su libro Il ventre di Napoli
Prenota e ritira
Scegli il punto di consegna e ritira quando vuoi

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
5 di 5 su 1 recensione

Il ventre di Napoli e altre storieDi D. Castrese-27 luglio 2011

E' un po' triste osservare come la situazione a Napoli non sia cambiata poi molto. Le pagine dedicate all'inutilità di interventi urbanistici spacciati come risolutivi e invece meramente cosmetici sembrano preannunciare ben più recenti polemiche di epoca bassoliniana, e le osservazioni relative al rapporto fra costo della vita e reddito medio dei popolani talvolta paiono profetizzare attualissime proposte di gabbie salariali. La Serao che parla di Napoli è la Serao al suo meglio, combattiva e polemica come una Fallaci di fine Ottocento, e col merito di esserlo in una società in cui le donne erano considerate molto meno d'adesso... La Serao dei racconti invece mi piace meno: patetica e sentimentale, lontana anni luce dall'oggettività distaccata e pur profondamente umana, che so, di un Verga e del Verismo tutto. Ma se Verga, nel suo distacco, mi fa sentir vicini i pescatori di Aci Trezza, il patetismo della Serao mi rende i popolani napoletani figure di teatro, personaggi e non persone. E con ciò, tanti saluti, se mai c'è stata, alla pretesa di denuncia civile e morale.