Tonio Kröger-La morte a Venezia-Cane e padrone di Thomas Mann edito da Garzanti
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Tonio Kröger-La morte a Venezia-Cane e padrone

Editore:

Garzanti

Edizione:
27
Traduttore:
Villari S. T.
Data di Pubblicazione:
10 maggio 2004
EAN:

9788811360148

ISBN:

8811360145

Formato:
brossura
Argomenti:
Racconti, ANTOLOGIE (ESCLUSE LE ANTOLOGIE DI POESIE)
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Trama Tonio Kröger-La morte a Venezia-Cane e padrone

Un tema fondamentale nell'opera e nella biografia di Mann unisce questi tre racconti. Si tratta del rapporto arte-vita, del sofferto contrasto tra la necessità dell'artista, prigioniero del proprio demone, di recidere i legami con il mondo borghese e il desiderio e la nostalgia di un'esistenza comune e ordinaria. Tonio Kröger (1903) è il ritratto dell'artista da giovane che, rifiutato dalla società, prende coscienza della sua condizione e fa dell'esercizio poetico l'unica giustificazione del suo essere. NeLa morte a Venezia (1912) l'artista all'apice della maturità creativa e del successo diviene preda di un fatale cupio dissolvi: il conflitto tra dignità borghese e liberazione degli istinti si risolve tragicamente, in un'atmosfera di disfacimento satura di decadentismo, sullo sfondo di una Venezia splendida e putrescente. In "Cane e padrone" (1919), idillio in prosa di insuperato valore poetico, l'artista appare condannato a un ineluttabile isolamento, ma un'umanità fatta di misura, equilibrio e amore verso le cose più umili, anche verso un cane bastardo con cui ha instaurato un rapporto simbiotico, basta a riconciliarlo con la vita e le sue gioie più semplici.

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2 di 5 su 2 recensioni

Tonio Krger - La morte a Venezia - Cane e padroneDi F. Benito Maria Emanuele-28 marzo 2011

L'ho finito da due giorni e benché ancora a freddo provo a fare un breve commento. Tonio Krger. A metà strada fra il racconto ed il romanzo breve, questo è quello dei tre che ho preferito. Mann affronta la problematica del difficile rapporto con la vita degli individui artisticamente dotati che, a suo dire, non riescono a godere delle bellezze dell'esistenza con la stessa leggerezza d'animo delle persone comuni. Mann, si dice anche in chiave autobiografica, analizza le difficoltà adolescenziali dell'artista che si perde nei suoi pensieri e non riesce a dare rilievo agli aspetti concreti della vita. Interessante. Morte a Venezia. Letto per la Sfida del protagonista. L'anziano Gustav Von Aschenbach, dopo una vita totalmente dedicata alla creazione metodica, faticosa e fruttuosa della sua arte, sente nel suo animo l'impetuoso desiderio di viaggiare, avere nuove esperienze, provare cambiamenti. Si reca quindi a Venezia e tra gli ospiti dell'albergo, la sua attenzione cade su una famiglia polacca, di cui fa parte un bellissimo adolescente, Tadzio. La narrazione è lenta, a tratti visionaria, con lunghe descrizioni minuziose anche degli aspetti apparentemente più insignificanti. Dopo averlo letto mi sono un po' documentata su internet e ho scoperto che Roberto Vecchioni ha musicato questo racconto in La bellezza. La canzone mi ha fatto apprezzare di più la storia, anche perchè rende in maniera perfetta anche tutta la malinconia di cui è densa l'opera. Prodigi dell'arte. Cane e padrone. Di sicuro questo è il racconto in cui l'effetto delle dense descrizioni si fa sentire di più. Un narratore interno in prima persona rappresentato dal padrone racconta in ogni più minuzioso particolare la vita del protagonista: il cane Bauschan.

Non ci siamo capiti.Di R. Ilaria-23 settembre 2010

Sinceramente non ho capito cosa voglia dare questo libro. E'un pò noioso per i miei gusti, tanto d non farmelo apprezzare nemmeno se di pochissime pagine. Ma come si suol dire, non conta la lunghezza ma il contenuto!