La montagna incantata
- Editore:
Corbaccio
- Collana:
- I grandi scrittori
- Edizione:
- 3
- Traduttore:
- Pocar E.
- Data di Pubblicazione:
- 17 marzo 2022
- EAN:
9788867009466
- ISBN:
886700946X
- Pagine:
- 708
- Formato:
- brossura
Trama La montagna incantata
«La montagna incantata è un fedele, complesso, esauriente ritratto della civiltà occidentale dei primi decenni del Novecento e, nella sua incantata fusione di prosa e poesia, di vastità scientifica e di arte raffinata, è il libro, forse, più grandioso che sia stato scritto nella prima metà del secolo.» Con queste parole, un entusiasta Ervino Pocar concludeva l'introduzione all'edizione della Montagna incantata da lui tradotta nel 1965 e salutata come esemplare e capace di trasmettere appieno lo stile e lo spirito dell'opera. Edizione che è stata poi ripresa dalla Corbaccio nel 1992 e che da allora ha fatto conoscere e apprezzare ai lettori italiani questo Bildungsroman straordinariamente complesso ambientato in un sanatorio svizzero, il celebre Berghof di Davos. Quando il protagonista, il giovane Hans Castorp, vi arriva, è il tipico tedesco settentrionale, un solido e rispettabile borghese; ha però le sue curiosità spirituali ed è intellettualmente aperto all'avventura. A contatto con il microcosmo del sanatorio, vero e proprio panorama di tutte le correnti di pensiero dell'epoca, il suo carattere subisce un'evoluzione e un incremento: passa attraverso la malattia (Behrens e Krokowski), l'amore(la signora Chauchat), il razionalismo e la gioia di vivere (Settembrini), il pessimismo irrazionale (Naphta), senza che nessuna di queste posizioni lo converta. Ma in mezzo a tante forze contrastanti, Castorp trova il proprio equilibrio. In questo mondo dove il tempo si dissolve e il ritmo narrativo si snoda in sequenze di ore, giorni, mesi e anni resi tutti indistinti dalla routine quotidiana, egli può liberamente crescere. Paradossalmente (l'umorismo di Mann), dopo essere stato convertito alla vita Castorp tornerà alla pianura per perdersi nell'inutile strage della «grande» guerra. «Il Graal che egli, anche se non lo trova, intuisce nel suo sogno quasi mortale prima di essere trascinato dalla sua altezza nella catastrofe europea», disse Mann, parlando agli studenti di Princeton nel 1939, alla vigilia di un'altra strage, «è l'idea dell'uomo, la concezione di un'umanità futura, passata attraverso la più profonda conoscenza della malattia e della morte. Il Graal è un mistero, ma tale è anche l'umanità: poiché l'uomo stesso è un mistero, e ogni umanità è fondata sul rispetto del mistero umano... Fate il favore di leggere il libro sotto questo angolo visuale: troverete allora che cosa sia il Graal, il sapere, l'iniziazione, quel 'supremo' che non solo l'ingenuo protagonista, ma anche il libro stesso va cercando.»
Recensioni degli utenti
La montagna incantata-3 maggio 2012
Romanzo caratterizzato dallo stile narrativo decisamente erudito in cui un forte simbolismo è mischiato al realismo delle minuziose descrizioni. Le varie inclinazioni filosofiche del primo Novecento sono rappresentate dai vari personaggi e l'intero romanzo sembra una parodia del "romanzo di formazione" della tradizione tedesca.
Romanzo monumentale da leggere-17 aprile 2012
Il romanzo di Mann, dal titolo quasi di fiaba, è sicuramente una pietra miliare della letteratura novecentesca, proprio come lo è L'uomo senza qualità di Musil e l'Ulisse di Joyce, perché ci descrive la società, i fermenti e le contraddizioni di inizio secolo, con un linguaggio nitido, ma talvolta complesso, e che ci mostra il protagonista Hans Castorp alle prese con una serie di personaggi che incarnano, ognuno, degli specifici aspetti di quella società ante prima guerra mondiale. Sicuramente vale la pena di leggerlo: vi appassionerà.
Peccato-30 marzo 2012
Un classico che purtroppo non mi ha preso come speravo, un vero peccato davvero. La trama non mi è riuscita a coinvolgere quel tanto da farmi apprezzare i personaggi. Buona l'ambientazione. Che devo dire, forse non è il mio genere ma davvero non mi ha preso e la bella scrittura di thomas mann non mi è riuscita a catturare.
Classico senza tempo-20 luglio 2011
Thomas Mann, tedesco, pubblica nel 1924 un romanzo che diverrà pietra miliare della letteratura. Narra il viaggio di Hans dalla Germania alla Svizzera, la triste destinazione è un sanatorio. Hans conoscerà a fondo gli sfortunati ospiti di quella struttura di cura, in una sospensione di tempo che diventerà celebre. Egli trascorrerà nella 'montagna incantata' ben sette anni.
La montagna incantata -11 luglio 2011
Mai pesante nonstante la mole gigantesca, non fatevi intimorire. Il libro è arricchito, che poi se si vuole è questo il suo bello, da numerose riflessioni del protagonista, Hans Castorp, e dai personaggi comprimari del libro, Berens, Settembrini, Naphta, Peeperkorn. E' scritto magistralmente, tanto che, nonostante la lunghezza, non saprei dire dove eventualmente il libro avrebbe potuto essere accorciato. Ovviamente il libro riflette anche un'epoca ed un ambiente che non esiste più, oppure non esiste più così diffusamente come doveva essere ad inizio del secolo scorso; queste persone nobili, o comunque benestanti, che si potevano permettere di stare ad oziare, se pur in alcuni casi anche gravemente ammalate, senza fare niente. L'unica attività ecco che diventa quindi la disquisizione filosofica, portata avanti dai vari personaggi ognuno secondo la sua indole. Di questo libro consiglio quindi caldamente la lettura: non rimarrete delusi.
Capolavoro di Thomas Mann-18 maggio 2011
Thomas Mann in questo romanzo raccoglie tutte le tensioni filosofiche, politiche e ideologiche che sfocieranno poi nella prima guerra mondiale. L'autore, lacerato da contraddizioni interne (che è possibile conoscere a fondo leggendo le "considerazioni di un impolitico"), riesce a dare vita a personaggi indimenticabili come Settembrini, l'italiano democratico e progressista, o Naphta, il gesuita catto-comunista che finirà col suicidarsi. Un caposaldo della letteratura del '900.