Palomar

Il libro non ha una storia unica ma raccoglie una serie di riflessioni, e questo può spiazzare i lettori che amano avere una trama da seguire. Nelle mani di un altro scrittore questa scelta potrebbe essere noiosa, ma con Calvino non c'è questo rischio: la prosa è bella, libera e precisa. Il malinconico filosofo Palomar è un meraviglioso personaggio, e le sue meditazioni su qualsiasi cosa – dalle onde a un negozio di formaggi parigino – sono piacevoli e al tempo stesso divertenti e profonde. Il libro è diviso in tre parti, e in ciascuna viene descritta una particolare esperienza che aiuta il signor Palomar a esplorare eventi e immagini al fine di trovare risposte sui grandi interrogativi della vita. Anche se la scrittura è notevole, a qualcuno potrebbe non piacere, per cui lo consiglio a chi cerca un piccolo libro con un grande respiro.

Questo racconto si inserisce in una serie di brevi testi narrativi che hanno per protagonista il personaggio di Palomar, in lui Calvino ha raffigurato, in modo autoironico, la propria ansia di conoscenza e, contemporaneamente la consapevolezza che la realtà è complessa, mutevole e innafidabile... Lo consiglio !

Calvino/Palomar è osservatore insaziabilmente curioso e instancabile, attraversato dal dubbio e capace di descrizioni minuziose e prolungate, sulla spiaggia, in Messico, nei negozi, o allo zoo. Anche in questo libro della maturità, Calvino come pochi altri intuisce e coglie quello che accadrà con la rivoluzione informatica, gli impatti, le implicazioni e le conseguenze, le analogie con la scrittura ed il pensiero cognitivo e creativo. E anche qui trasferisce nella letteratura la passione per le scienze esatte e per i modelli, dandosi una struttura precisa e vincolante di successione dei capitoli.

I pensieri della maturità di Italo Calvino sono quanto di più raffinato l'autore abbia mai scritto. Calvino vuole insegnarci un modo di guardare il mondo, che è anche un modo di esistere, e lo fa con rapidità e leggerezza, le qualità che avrebbe voluto fossero tramandate nell'attuale millennio. Piccole perle descrittive, riflessioni semplici ma universali costituiscono quello che può essere considerato l'ultimo grande capolavoro dello scrittore.