La linea d'ombra
- Editore:
Edizioni Theoria
- Collana:
- Futuro anteriore
- Data di Pubblicazione:
- 13 gennaio 2022
- EAN:
9788854982109
- ISBN:
8854982105
- Pagine:
- 112
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- AVVENTURA
Trama La linea d'ombra
Romanzo ambientato nei mari orientali, dove il protagonista è un marinaio che decide di abbandonare il suo lavoro a causa di un senso di insoddisfazione nei confronti di se stesso e della vita; ma la sorte non gli lascia pause di riflessione, e subito gli viene affidato il comando di un battello tra incomprensioni, fatti gravosi e personaggi fastidiosi. L'inizio del viaggio sarà per lui anche l'inizio di un incubo, perché la sua nave e il suo equipaggio saranno travolti da condizioni climatiche avverse, che costringeranno l'imbarcazione a stazionare al largo, per molto tempo, a causa della mancanza di vento...
Recensioni degli utenti
La prima grande responsabilita'-24 marzo 2016
Conrad ha un stretto legame con il mare e con i naviganti. Questo racconto scorre via veloce e si legge in una serata, ma non mi è sembrato entusiasmante anche se ci sono degli ottimi spunti di riflessione come il primo comando e la relazione di lavoro con il fido cambusiere. Comunque una buona lettura.
Esperienza che ti cambia-17 giugno 2013
La linea d'ombra è quella che tutti dobbiamo attraversare, è il confine tra l'ultima giovinezza e l'età adulta. Non sto parlando di un confine appurato, come la fine della pubertà o il raggiungimento della maggiore età, no. La linea d'ombra è il passaggio da un modo di vivere ad un altro, da spensierato, fiducioso nel proprio futuro, sopraggiunge un evento che ci cambia dentro e, dopo, il mondo di prima non potrà mai più essere lo stesso, o meglio, il mondo è sempre quello ma lo si vede con gli occhi disillusi di un adulto. Questa è la storia di questo passaggio a cui nessuno si può sottrarre.
Psicologia del mare-15 maggio 2012
Da sempre la navigazione è analogia della vita. Conrad ne fa l'attimo di svolta, della maturità adulta e dell'assunzione di responsabilità verso un universo ignoto e a tratti disturbante. Non ci resta che scappare in Capitaneria, salire sulla scialuppa e percorrere la nostra linea d'ombra, sperando magari di avere al nostro fianco un fedele e spassionato Ransome.
Emozionante-19 agosto 2011
Dedicato al figlio impegnato sul fronte durante la Grande Guerra, questo libro di Conrad è una lettura adatta a tutti coloro che stanno vivendo un momento di transizione, a tutti coloro che per un motivo o per un altro devono decidere che cosa fare della propria vita. Il protagonista di questo racconto, infatti, viene da un momento all'altro catapultato su una nave con il grado di capitano: tutta questa responsabilità improvvisa peserà sulle sue spalle in diverse occasioni. Egli infatti dovrà fare fronte ad un'epidemia di febbre che colpisce quasi tutto il suo equipaggio; dovrà badare al delirio del primo ufficiale Burns, convinto che tutte le disgrazie che affliggono la nave siano opera del defunto precedente capitano; sarà costretto a rimanere sveglio per diciassette giorni in balìa delle tempeste tropicali aiutato dal fedele cuoco Ransome, che una volta scesi a terra dopo la disavventura, lo abbandonerà in favore di un posto tranquillo sulla terraferma. L'ho letto d'un fiato nel periodo più adatto per poterlo fare, quindi mi sento di consigliarlo a tutti, ma in particolare a chi sta vivendo una fase di passaggio, proprio come me.
Un classico...-1 agosto 2011
Più che un libro un racconto classico che con sensibilità parla della delicata fase in cui l'uomo comincia a prendersi le sue responsabilità. La scrittura è tipicamente classica a volte troppo pomposa nei particolari ma i concetti sono espressi in maniera chiara e ti fanno comprendere le emozioni provate dal protagonista. Una lettura piacevole.
La linea d'ombra-4 aprile 2011
Dovevo leggerlo anni fa, forse questo l'avrebbe reso meno monotono ai miei occhi. Si merita almeno un due di stima, per il resto bocciato. La prima parte, seppur scorrevole, mi ha annoiato per l'altezzosità intellettuale del giovane protagonista. La seconda, più solitaria, perde le piume dell'arroganza aprendosi alla sperimentazione di vita, alla comprensione di ciò che l'umano offre e alla caduta di giudizi lapidari e trancianti. Forse questo era proprio l'intento dell'autore, ma su di me - oggi - non ha avuto particolare effetto.