Dei bambini non si sa niente di Simona Vinci edito da Einaudi
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Dei bambini non si sa niente

Editore:

Einaudi

Data di Pubblicazione:
19 giugno 2018
EAN:

9788806239305

ISBN:

8806239309

Pagine:
152
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Dei bambini non si sa niente

Un romanzo che entra nell'erotismo dei bambini, quello ambiguo ma innocente dei giochi lontano dai grandi e quello contaminato dallo sguardo degli adulti, con una tenerezza e una misura senza precedenti. Dei bambini non si sa niente è stato l'esordio folgorante di una scrittrice che ha appassionato e diviso critici e lettori. Alla fine dell'anno scolastico, nel tempo breve e infinito di un'estate, tra i campi gialli e verdi di Granarolo dell'Emilia, lontano dallo sguardo degli adulti, un gruppo di bambini si esercita in giochi proibiti sempre più estremi. Buono e cattivo, gioia, dolore e anche l'orrore, ci sono, semplicemente e noi li vediamo attraverso il punto di vista di Martina, Matteo, Luca e Mirko, il ragazzo più grande, quindici anni, il capo del gruppo. L'esordio, di straordinaria maturità, di una scrittrice che, riallacciandosi a Marguerite Duras e Ian McEwan, sa raccontare l'universo dei bambini e quasi adolescenti tra innocenza e corruzione, tra giochi odori cose familiari e certezze spensierate di una volta, il rock acido dei Soundgarden e la scoperta del sesso, del corpo, e di come sia inevitabile e spaventoso crescere.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 4 recensioni

A parte il titolo meraviglioso... Di g. luca-11 febbraio 2011

... E la meravigliosa citazione in esergo, quello che qui c'è di meglio sono certe descrizioni di paesaggi e almeno una scena di una sgradevolezza così forte che mi ha fatto sentire fisicamente male (non posso dire qual è perché è uno snodo essenziale della storia). Che purtroppo è esilina alquanto, con personaggi un po' (un po' tanto) sbozzati, più che delineati con quella nettezza che l'autrice troverà più tardi, in "Brother and Sister" e soprattutto nel romanzo "Strada Provinciale Tre" (quello sì, bello davvero).

Simona Vinci ed i bambiniDi S. Andrea-9 dicembre 2010

Un gruppo di ragazzini, i mille segreti dell'infanzia che trascolora nella prima adolescenza, i tanti non-detto che sanno di proibito, di peccato, di colpa. La scoperta del sesso è un mezzo di affrancamento da un'età in cui non ci si riconosce più e l'accesso traumatico al mondo dei grandi. Un libro durissimo, feroce, spietato e colmo al contempo di partecipata apprensione, di pudica delicatezza, in un equilibrio unico e vivo. Un pugno nello stomaco all'ipocrisia di chi non vuole vedere la realtà dietro il perbenismo della nostra quotidianità.

Dei bambini non si sa nienteDi S. Matteo-6 novembre 2010

Ho fatto un poco di fatica ad entrare nel libro, vuoi a causa di una scrittura che non mi ha preso sin da subito (anche se con la Vinci solitamente mi trovo bene). Detto questo, una volta entrati nelle vicende di questo gruppo di ragazzi, le cose per i lettori non si mettono in modo facile: i più saranno infastiditi, io ho letto il tutto come la degenerazione di qualcosa di naturale. Da notare però come la degenerazione non venga dai ragazzi stessi ma, molto spesso, dal mondo adulto. Un libro complesso, che ad una prima occhiata potrebbe infastidirvi ma che, andando più a fondo, colpirà duro al vostro stomaco.

Dei bambini non si sa nienteDi a. gianmarco-8 ottobre 2010

Traumatico. Un sasso in un placido stagno. Nonostante sia considerato un caso letterario, penso non abbia ricevuto il giusto riconoscimento ( stesso discorso per "Il giardino di cemento" di Ian McEwan ). Forse perchè strappa quella patina di naturale dolcezza con la quale tutti noi avvolgiamo i nostri bambini. Ma se, come ci insegnano religioni e filosofie, tutto è amore, vuol dire anche che tutto può essere orrore, paura. La sottile membrana che divide questi due mondi è sempre, pericolosamente sotto assedio, a qualsiasi età. Con una differenza sostanziale, secondo me ovviamente: non si può applicare un giudizio morale a un bambino di 8, 9 o 10 anni. Ognuno di noi ha vissuto momenti liminari, è arrivato sul ciglio di un burrone, è molto facile quando si è piccoli e soli con la propria ignoranza del mondo. Ma Simona Vinci spiega perfettamente come l' inevitabile crescere possa essere più o meno crudele, ma sempre e comunque traumatico