Libro Gli anelli di Saturno di Winfried G. Sebald
Trama libro
Pellegrinaggio in Inghilterra recita il sottotitolo. E di un viaggio solitario si tratta, d'estate e per lo più a piedi, nel Suffolk, dove Sebald visse sino all'ultimo: in uno spazio delimitato da mare, colline e qualche città costiera, attraverso grandi proprietà terriere in decadenza, ai margini dei campi di volo dai quali si alzavano i caccia britannici per bombardare la Germania. Viandante saturnino ("Nato sotto il segno del freddo pianeta Saturno" dice di sé nel poemetto Secondo natura), Sebald ci racconta - lungo dieci stazioni di un itinerario che è anche una via di fuga - gli incontri con interlocutori bizzarri, amici, oggetti che evocano le fasi di quella "storia naturale della distruzione" che scandisce il cammino umano e il susseguirsi degli eventi naturali. E ci racconta storie di altri vagabondaggi ed emigrazioni, di cui la sua vicenda personale è estrema eco: quelli di Michael Hamburger, poeta e traduttore di Hòlderlin, profugo anche lui dalla Germania; di Joseph Conrad, che nel Congo conosce la malinconia dell'emigrato e l'orrore per le tragedie del paese di tenebra; di Chateaubriand, esule in Inghilterra; di Edward Fitz-Gerald, eccentrico interprete della lirica persiana, che a bordo della sua piccola imbarcazione trascorre ore in coperta, con in dosso marsina e cilindro e un lungo, svolazzante boa di piume bianche intorno al collo. Pellegrinaggio e insieme labirinto, nella miglior tradizione sebaldiana.
Recensioni degli utenti
Una strana esperienza leggere Sebald - 26 maggio 2012
Un romanzo bellissimo e difficile, forse perche' non siamo piu' avvezzi alla lentezza della scrittura. Il protagonista passeggia per la campagna inglese e narra storie meravigliose, di libri, di esistenze, di mestieri del passato. Il libro e' lento come puo' esserlo una camminata in cui non ti perdi nulla della concretezza del terreno su cui poggi i piedi.
Lento ma avvincente - 17 maggio 2012
il resoconto di un viaggio in solitdine a piedi nel Suffolk. La parte in cui descrive il viaggio vero e proprio non è quasi mai intrigante, forse per effetto del paesaggio brullo, più probabilmente perché lo scrittore non è molto interessato alla natura che lo circonda. Dove il romanzo diventa originale è quando divaga, per analizzare storie ed esperienze. Bellissimi i brani su Conrad e su Chateaubriand.
Molto colto - 30 marzo 2012
Avevo molte speranze ricordandomi l'effetto che mi aveva provocato la lettura di Austerlitz. Invece questa volta le divagazioni erudite di Sebald, che riesce a far "rapportare" un remoto paese dell'Inghilterra con diversi concetti dello scibile umano (letteratura, storia, filosofia e chi più ne ha più ne metta) ,mi hanno in molte circostanze interessato ma in altri mi hanno lasciato annoiato. Comunque un libro di alto livello.
Gli anelli di Saturno - 4 agosto 2011
E' straordinario come Sebald sappia variare così repentinamente i temi dei suoi libri. Da una riflessione banale su di un canneto arriviamo alla vita di Conrad, ai massacri cinesi, alle rovine di possidenti inglesi, alla letteratura piu' alta. Con un tono che raramente ho sentito più gentile, e colto, e raffinato, conduce in una avventura peripatetica che potrebbe durare giorni e giorni senza provare fatica. In mezzo a questo, il senso della naturale distruzione dell'umanità, che non potrebbe essere più lieve ed ovvio. Sopra tutto, una intelligenza inquieta e profonda, con una capacità didattica unica.