La caverna
- Editore:
Einaudi
- Collana:
- Einaudi tascabili. Scrittori
- Data di Pubblicazione:
- 30 novembre 2005
- EAN:
9788806179601
- ISBN:
8806179608
Trama La caverna
Il mito platonico della caverna, rivisitato da Saramago e portato ai giorni nostri: la storia di un vasaio cui viene rifiutata la solita fornitura di stoviglie da parte del Centro, simbolo del potere nell'età della globalizzazione. L'artigiano si troverà così costretto a inventarsi un altro prodotto e, soprattutto, a confrontarsi con il Centro stesso, per cercare di scoprirne il terribile, spaventoso segreto. Così, come in altri suoi libri, abbiamo due storie parallele e allo stesso tempo convergenti. Da una parte i protagonisti: gente normalissima, antieroi per eccellenza. Dall'altra una costruzione quasi infinita e maligna: il Centro, sorta di città nella città che divora la città.
Recensioni degli utenti
Il mito della caverna-27 marzo 2012
Fino a metà libro non ho capito che cosa c'entrasse il mito della caverna di Platone con la vicenda di questo tenero vasaio che da un momento all'altro si vede costretto a rinunciare al proprio lavoro a causa delle politiche commerciali del Centro a cui ha sempre venduto i suoi manufatti. Cipriano Algor vive con il cane Trovato, la figlia e il genero, nel tempoi in cui quest'ultimo non lavora come custode al Centro. E il Centro stesso è una struttura angosciante, un'unità abitativa e commerciale allo stesso tempo, con le sue inquietanti logiche interne, che mette un bel po' di apprensione. Lo stile è sempre quello di Saramago: scorrevole, dialoghi inseriti nella narrazione, con in aggiunta un filosofeggiare leggero, che non disturba la storia ma la accompagna.
Il Centro-11 marzo 2012
Quando ho iniziato a leggerlo non pensavo mi sarebbe piaciuto dato il mio scarso interesse per la filosofia e invece mi sono dovuta ricredere, è un ottimo libro e fa riflettere, anzi a distanza di anni da quando l'ho letto fa pensare ancora di più, ormai siamo attorniati in ogni angolo d'Italia da molti"Centri"ai quali e quasi impossibile sfuggire... La lettura all'inizio è un po' fastidiosa in quanto bisogna abituarsi alla quasi totale assenza di punteggiatura, ci sono solo punti e virgole, ma è un romanzo che merita di essere letto.
La "Caverna"-6 ottobre 2011
Chi l'avrebbe detto? Una famiglia di gente semplice che si fa artefice di una nuova caverna platonica... No, questo non spiega niente sul libro, esprime solo un sentimento; ripartiamo. Eppure credo che se un libro suscita sentimenti forti, spinge a partecipare alle vicende dei personaggi, solo per ciò è importante incoraggiarne la lettura, che tuttavia sarà impervia, considerando lo stile di Saramago. Bisognerà affrontare paragrafi infinitamente lunghi, atmosfere allucinate, un mondo tanto irreale da essere più vero del vero. E in questo mondo i personaggi (un padre, una figlia e un genero, una vedova, un cane) si amano sino in fondo, come ci si vorrebbe amare nella realtà quotidiana. Grande libro.
La caverna-4 aprile 2011
Mi è piaciuto davvero molto questo libro. Sono un suo appassionato seguace da sempre. Non è un libro da treno o da leggere sovrappensiero, bisogna concentrarsi e godersi ogni frase, ogni passaggio logico o illogico, ogni intervento diretto dell'autore implicito che si identifica al narratario ed entra nella storia. Un libro post-moderno con gli attributi, una rivisitazione della caverna di Platone in grado di metterci in guardia contro i pericoli di una società come la nostra.
La caverna-31 marzo 2011
Lo avevo già letto in passato, ma una rilettura non può che farmi bene. Dopo un mese di abbandono forzato della lettura e dedicato allo studio ho deciso di celebrare il ritorno alla narrativa con l'amato Saramago: una vera sicurezza. "La Caverna" a parer mio si può affiancare, per temi trattati e per scelta stilistica al "Saggio sulla lucidità" e a "Cecità". Anche qui il protagonista si scontra con qualcosa di più grande di lui e quasi imponderabile, sicuramente governato da regole oscure ma inflessibili. Qui è il Centro, una sorta di metafora dell'attuale globalizzazione e mercificazione di tutto ciò che coinvolge le nostre vite. Ma alla fine traspare un barlume di speranza, cosa che forse è meno evidente o assente del tutto nelle altre due opere. Anche lo stile non si distacca da quello degli altri romanzi: periodi lunghi, pochissimi capoversi, i molti dialoghi diretti non esplicitati graficamente. Ma credo sia una delle forze della sua scrittura, contribuendo al senso di estraniamento e di angoscia che viene narrato.
Per chi già ama Saramago-25 marzo 2011
Ho letto molto di Saramago e anche se non considero questo tra i suoi migliori libri devo dire che mi colpito molto; ambientato in un paese senza nome ma sicuramente europeo (i nomi dei protagonisti sono decisamente portoghesi) , è un racconto su come il mondo stia profondamente cambiando in un contesto di globalizzazione e liberismo econnomico, quì rappresentati come un mostruoso edificio - il "Centro", una sorte di torre di Babele dei nostri giorni - ove regnano regole economiche che nessuna considerazione hanno per l'Uomo e il sua umanità. Nella dura scelta tra una vita comoda ma impersonale ove accontentarsi di essere spettatori passivi di quanto accade intorno e le difficoltà di contesto rurale ancora a dimensione umana, il protagonista e la sua famiglia offrono un esempio di coraggio cui ormai l'uomo moderno e urbanizzato ha da tempo rinunciato. Un libro da leggere ora e soprattutto da far leggere alle giovani generazioni che sono cresciuti nel "Centro".