La signora Dalloway di Virginia Woolf edito da Curcio
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La signora Dalloway

Editore:

Curcio

Collana:
Curcio Young
Traduttore:
Sanfratello G. M.
Data di Pubblicazione:
2 giugno 2023
EAN:

9788868686444

ISBN:

8868686449

Pagine:
227
Formato:
brossura
Età consigliata:
13 anni
Acquistabile con la

Descrizione La signora Dalloway

In una giornata di giugno del 1923, Clarissa Dalloway passeggia per le strade di Londra compiendo una serie di commissioni, iniziate con l'acquisto dei fiori per una festa che terrà in casa la sera stessa. Una sua occhiata si posa su Septimus Smith, diretto dallo psichiatra per elaborare un trauma di guerra. L'intera vicenda si sviluppa in frammenti di storie umane che, senza mai incontrarsi, condividono spazi fisici e dialogano profondamente fra loro. Età di lettura: da 13 anni.

Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 8 recensioni

PesanteDi N. Alessia-30 marzo 2018

Opera impegnativa in cui viene utilizzato il flusso di coscienza. E' incentrato sul ruolo della donna in quel periodo, il tema del matrimonio e il tema bellico. Il testo, infatti, segue le vicende interiori dei due protagonisti: Mrs Dalloway e Septimus Warren Smith.

PesanteDi P. Sara-31 marzo 2015

Questo romanzo è una sfida. Il tempo non esiste, la signora Dalloway darà un ricevimento in casa sua alla sera (questo è il tema centrale del racconto) e nel corso della giornata si incontrano vari personaggi, alcuni dei quali non c'entrano niente con la storia. Ci sono vite intrecciate, ricordi di gioventù, la vicenda di un personaggio che si suicida. Se non si dà troppo peso alla trama si comprende che è un libro molto profondo, autobiografico, in cui si affrontano vari temi: la vita, la malattia, il suicidio, la morte, l'incomprensibilità dei comportamenti e dei rapporti umani. Un classico pesante, ma molto consigliato per comprendere molte cose sulla vita dell'autrice.

Mrs DallowayDi F. Pierandrea -26 maggio 2012

Importantissima scrittrice inglese del Novecento, Virginia Wolf, in questo libro mostra la storia di una singola giornata della famiglia Dalloway e, in particolare, della signora Dalloway, Clarissa. Ma, in qualche modo, è anche la storia di un giorno della città a cui questa famiglia appartiene, con tutte le sue contraddizioni e tragedie. Una bellissima lettura!

Un libro difficileDi C. Alberto-16 febbraio 2012

Riconosco l'originalità (specie per quei tempi) di questo libro e dello stile della Wolf ma si tratta di un testo davvero poco digeribile. A me non è piaciuto, l'ho trovato noioso, poco interessante, poco stimolante. Sarà perchè a me piacciono le "storie" e qui di eventi ce ne sono pochi... Penso ci sia di meglio.

La signora Dalloway Di L. Alberto-5 agosto 2011

Ammiro, e ci mancherebbe, l'abilità di scrittrice della Woolf, ma è proprio un piccolo mattone. La passeggiata della signora Dalloway, con i pensieri tra la da poco finita guerra, i passanti, il vigile, la commessa. Il gioielliere che cerca (trova?) il modo per far fare uno scatto di qualità alla sua vita (ma se per lui la qualità è il denaro, quale sarà lo scatto agognato?). Forse solo quelle lettere sul canterano, che aspettano il ritorno della vecchia signora che le leggerà, e che la casa spera siano racconti di viaggio, ma forse son solo conti e fatture. Tristi fotografie di un mondo triste. Apprezzo fino all'ultima riga il suo inglese, e l'ho letto e riletto perché scorre, significa, si sente vivo. Ma non c'è la cupa angoscia di "Una gita al faro" o di altre prove dove la lunghezza non serviva per allungare il brodo (ah ah) ma per arrivare a quella misura di equilibrio, per far uscire dalla pagina il sentimento, così come traspare dalle cose e dai pensieri, senza l'intervento diretto dell'autore deus ex-machina. Insomma, qui ritorna il mio dilemma sulla difficoltà (assolutamente personale) di star dietro alla dimensione racconto. Ed al mio ritorno, appena si può, alla lettura almeno del romanzo breve, se non al tomo indigeribile. Interlocutorio.

CarismaticoDi B. Silvia-3 agosto 2011

Virginia Woolf è una scrittrice unica nel suo genere, questo romanzo lo dimostra, la trama talvolta è sfuggente perchè le storie e le vicende si narrano da sole, i protagonisti vivono vite differenti non si incontrano, non si conoscono ma sono talmente sottili gli equilibri che li uniscono da riuscire ad individuare scorci di similitudine ovunque, la narrazione talvolta è distante dagli intrecci che coinvolgono i protagonisti ma poi quel filo sottile riesce a creare una trama complessa di relazioni che uniscono e accomunano i protagonisti con la magia di una scrittura fluida densa unica e arricchente, la scrittura della Woolf che lascia trasparire la sua inquietudine, il suo male di essere che ella solo riesce a sfogare nei suoi romanzi, un libro da leggere anche più volte perchè nella medesima fine si intuiscono nuovi inizi sempre differenti.