Descrizione Parti in fretta e non tornare
Di notte, sulle porte delle case di Parigi, appaiono strani numeri neri. All'altro capo della città, intanto, vengono recapitate incomprensibili missive che parlano di malattia e di morte. Solo il commissario Adamsberg intuisce che tra i due fatti esiste un legame. Forse è una storia che affonda nei tempi bui dell'Europa, quelli della Morte Nera. O forse il Medioevo non è poi così lontano.
Recensioni degli utenti
Parti in fretta e non tornare-15 marzo 2012
Parti in fretta e non tornare è un'avventura incentrata sulla figura del commissario Adansberg, uomo capace di grandi ragionamenti filosofici, che riesce, con una discreta lentezza, a risolvere i misteri più oscuri, quelli in cui la logica apparente lascia spazio al mito e alla superstizione. Una figura piacevolissima, ed anche divertente.
Parti in fretta e non tornare-15 marzo 2012
Terzo episodio della saga legata all'ispettore Adamsberg e alle sue insolite vicende investigative. Il caso col quale ha a che fare questa volta è un caso legato alla superstizione e alla vendetta. Magistrale la tecnica narrativa della scrittrice che ancora una volta sa appassionarci e farci sentire parte della storia.
Volume due.-5 marzo 2012
Per ogni grande uomo c'è sempre una grande donna, e per Adamsberg c'è Camille. Purtroppo il suo atteggiamento non porta a buoni risultati amorosi, anzi a grandissime cavolate solo degne di un uomo. In questo secodno volume il caso è discreto ma ci pensa il bravo commissario ad allietare la scena con la sua genialità nascosta.
Parti in fretta e non tornare-15 febbraio 2012
Per chi ha avuto modo di leggere qualcos'altro della Vargas e di apprezzare le gesta dell'ispettore Adamsberg, non potrà rimane deluso da questo terzo episodio della saga. C'è tutto quello a cui ci ha abituato la scrittrice, personaggi ben caratterizzati, un mistero da risolvere, e un cattivo da cercare, il tutto in una lettura piacevolissima.
Che bello scoprire il perché del titolo...-13 febbraio 2012
Per chi già conosce Vargas, in particolare Adamsberg, può stare tranquillo di ritrovare tutto ciò che la caratterizza: cura per i dettagli, ricerca attenta, personaggi sopra le righe, prosa intensa, incalzante e divertente. Insomma non manca niente. Chi si avvicina a questo mondo per la prima volta invece deve sapere che un pizzico di surrealismo e nascosto in ogni vicolo della Parigi rappresentata; inoltre bisogna dire che è un giallo fatto di speculazioni e riflessioni, con una logica certo, ma comunque non da dire: "Elementare Watson! ". Non c'è l'azione tipica del thriller, con inseguimenti e scazzottate ma l'esplorazione minuziosa dei personaggi e degli intenti. Insomma, è un gran bel libro, ma bisogna sapere cosa si cerca. Ho solo una piccola obiezione da fare all'autrice: sulla quarta di copertina dichiara che non ama gli omicidi complicati perché nella realtà l'omicidio è semplice... Bhe leggetelo e concorderete con me che indubbiamente questo romanzo contraddice la sua posizione!
Parti in fretta e non tornare-27 settembre 2011
Ad essere sincero non mi aveva fatto una grandissima impressione, alle prime pagine l'impressione non è stata un granché. A dirla tutta, mi sembrava che la Vargas descrivesse un mondo popolato da deficienti. C'è per esempio questo tizio, che vive a Parigi ma misura la sua vita convinto di trovarsi in una nave. Andiamo bene, ho pensato, questa vuole inaugurare il filone giallo-deviante-originale-ad-ogni-costo. E invece no. Cioè sì, di personaggi bizzarri ce ne sono diversi, ma pian piano si inseriscono nella trama in una maniera armoniosa che li rende perfettamente plausibili e "vivi". Bisognava solo prendere confidenza con loro, e con lo stile della scrittrice. Fatto questo, il libro si legge d'un fiato. La trama scorre. I colpi di scena e i cambi di ritmo sono ben dosati, i riferimenti storici precisi e suggestivi. Un bel giallo, e col senno di poi il migliore dei suoi, per il momento.