Trama Memorie dalla casa dei morti
Romanzo scritto nel 1861 al termine della pena scontata in Siberia. Un'opera in parte autobiografica e ispirata alle condizioni che l'autore visse in prima persona in carcere. Scritto nella forma avvincente e incalzante del diario, lo scrittore russo, nella prefazione del manoscritto, si attribuisce la paternità di una confessione di un recluso immaginario accusato di aver ucciso la moglie. Intanto gli altri carcerati che popolano le celle, ma anche i carcerieri, vengono splendidamente descritti, tanto da far emergere la loro nascosta umanità, i loro sentimenti più profondi, i loro intimi segreti o tragiche colpe. Un libro che riflette sulla condizione umana, sulla speranza, sulle ingiustizie, sul senso profondo della libertà, ma soprattutto tenta di comprendere il destino dell'essere umano e per il quale Tolstoj disse: «un modello dell'arte superiore, religiosa, proveniente dall'amore di Dio e del prossimo». Con un saggio di Leone Ginzburg.
Recensioni degli utenti
Una cronaca carceraria-20 gennaio 2012
Dostoevskij ha passato quattro anni di carcere in siberia e da questa esperienza drammatica, è nato "memorie dalla casa dei morti", un libro "denuncia", una testimonianza cruda e reale delle condizioni in cui vivevano detenuti russi. Questo romanzo ha influenzato la riforma giudiziaria dello zar Alessandro II, e ha entusiasmato grandi autori come Lev Tolstoj e Ivan Turgenev
Bello ma impegnativo-23 novembre 2010
Forse non è il piu bello, ma sicuramente il piu alto, il piu spirituale (a mio modesto parere) , anche se a qualcuno potrà risultare faticoso dal punto di vista umano