Manoscritto trovato a Saragozza di Jan Potocki edito da Guanda

Manoscritto trovato a Saragozza

Editore:

Guanda

A cura di:
R. Radrizzani
Traduttore:
Bogliolo G.
Data di Pubblicazione:
24 Novembre 2005
EAN:

9788877464415

ISBN:

8877464410

Pagine:
752
Formato:
brossura
18 app bonus cultura per i nati nel 2005libro acquistabile con carta del docente
Acquistabile con il Bonus 18app o la Carta del docente

Trama Manoscritto trovato a Saragozza

Da sempre, al termine delle giornate che scandiscono la sua lunga avventura, il giovane Alfonso van Worden descrive i propri pensieri, annota gli eventi più singolari, confessa le sue paure più intime. Così prende forma il "Manoscritto", variopinto affresco della commedia umana, "romanzo nel romanzo" specchiato all'infinito, complesso telaio che intesse figure e paesaggi sempre diversi. Da una Spagna ora picaresca e romantica ora moresca e guerriera, agli eldoradi del Nuovo Mondo; attraverso un'Italia di prelati, signorotti e nobili fino all'Oriente mediterraneo di duemila anni fa, si muovono personaggi leggendari: lo zingaro e l'Ebreo errante, Rebecca e il cabalista, che null'altro sono se non le forme di una spettacolare iniziazione alla vita.

Prodotto momentaneamente non disponibile
€ 18.08

Inserisci la tua e-mail per essere informato appena il libro sarà disponibile

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
3 di 5 su 4 recensioni

Labirintico e oniricoDi L. Michele-29 Marzo 2012

Un libro composto con un criterio speculare a quello delle scatole cinesi: ogni capitolo ci apre un mondo fantastico in cui operano signori, briganti, eremiti, stregoni, fattucchiere, donne bellissime, gitane ammaliatrici e demoni maligni. Ogni parte, ogni pagina è un viaggio in un labirinto narrativo che coinvolge senza svelare la via d'uscita che dovrà essere trovata dal lettore ultimando anche lui il suo viaggio e il suo affrontare i fantasmi che albergano nella sua anima.

Manoscritto trovato a SaragozzaDi L. Alberto-5 Agosto 2011

Pesante, molto pesante, si fa una fatica immane a seguire tutti i fili narrativi, considerato da Caillois e dai surrealisti come uno dei precursori del fantastico e designato da Tzvetan Todorov, nella sua Introduzione alla letteratura fantastica, come il modello del fantastico estraniato probabilmente, nella sua versione integrale, è anche qualcosa in più. I suoi vari segmenti coprono anche il romanzo gotico, il romanzo di formazione, il romanzo libertino, il romanzo picaresco. E tanti altri. Il Manoscritto, infatti, intreccia storie quasi tutte ambientate in Spagna, con una grande massa di protagonisti: gitani, ladri, inquisitori, un geometra, una cabalista con sorella, due principesse moresche e il personaggio narrante, il vallone Alfonso van Worden. Ed in questo complesso romanzo " a cassetti", ben presto salgono alla testa i paragoni con il Decamerone o le Mille e una Notte. Quello che dopo un po' mi ha stancato è il ripetersi (anche se nelle forme diverse) di uno schema più o meno simile: A ama B ma c'è un impedimento, C aiutanon aiuta A o B, poi narra C e riprende lo schema. Non si può certo negare che Ian non abbia una fervida inventiva ma 1) le sparate sulla geometria sono da saltare a piè pari; 2) la storia dell'ebreo errante è mega-pallosa; 3) le cronologie che ogni tanto inzeppa sono o da eliminare (ah, gli editor) o da commentare. Credo che un lavoro di revisione e commento ne renda giustizia più del suo proporsi nudo e crudo. Una sacher torte, ma con troppa marmellata.

Manoscritto trovato a SaragozzaDi g. andrea-5 Ottobre 2010

Si tratta di una selezione; il "Manoscritto" integrale è immenso, e temo che Adelphi abbia avuto l'occhio lungo quando decise di sforbiciare in abbondanza: un libro così si legge con piacere se è di duecento pagine, ma se si prolunga per tre o quattro volte tanto, diventa un guazzabuglio. Solo che al tempo di Potocki gli editor non esistevano.

Manoscritto trovato a Saragozza Di p. licio-25 Settembre 2010

Limare per anni il pomo d'argento della teiera per costruire la pallottola del suicidio, come fa l'autore, dà il senso di una vita ben spesa.