Manoscritto trovato a Saragozza di Jan Potocki edito da Adelphi
Alta reperibilità

Manoscritto trovato a Saragozza

Editore:

Adelphi

Edizione:
10
A cura di:
R. Callois
Traduttore:
Devoto A.
Data di Pubblicazione:
1 Agosto 1974
EAN:

9788845900389

ISBN:

884590038X

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3 di 5 su 3 recensioni

Labirintico e oniricoDi L. Michele-29 Marzo 2012

Un libro composto con un criterio speculare a quello delle scatole cinesi: ogni capitolo ci apre un mondo fantastico in cui operano signori, briganti, eremiti, stregoni, fattucchiere, donne bellissime, gitane ammaliatrici e demoni maligni. Ogni parte, ogni pagina è un viaggio in un labirinto narrativo che coinvolge senza svelare la via d'uscita che dovrà essere trovata dal lettore ultimando anche lui il suo viaggio e il suo affrontare i fantasmi che albergano nella sua anima.

Manoscritto trovato a SaragozzaDi L. Alberto-5 Agosto 2011

Pesante, molto pesante, si fa una fatica immane a seguire tutti i fili narrativi, considerato da Caillois e dai surrealisti come uno dei precursori del fantastico e designato da Tzvetan Todorov, nella sua Introduzione alla letteratura fantastica, come il modello del fantastico estraniato probabilmente, nella sua versione integrale, è anche qualcosa in più. I suoi vari segmenti coprono anche il romanzo gotico, il romanzo di formazione, il romanzo libertino, il romanzo picaresco. E tanti altri. Il Manoscritto, infatti, intreccia storie quasi tutte ambientate in Spagna, con una grande massa di protagonisti: gitani, ladri, inquisitori, un geometra, una cabalista con sorella, due principesse moresche e il personaggio narrante, il vallone Alfonso van Worden. Ed in questo complesso romanzo " a cassetti", ben presto salgono alla testa i paragoni con il Decamerone o le Mille e una Notte. Quello che dopo un po' mi ha stancato è il ripetersi (anche se nelle forme diverse) di uno schema più o meno simile: A ama B ma c'è un impedimento, C aiutanon aiuta A o B, poi narra C e riprende lo schema. Non si può certo negare che Ian non abbia una fervida inventiva ma 1) le sparate sulla geometria sono da saltare a piè pari; 2) la storia dell'ebreo errante è mega-pallosa; 3) le cronologie che ogni tanto inzeppa sono o da eliminare (ah, gli editor) o da commentare. Credo che un lavoro di revisione e commento ne renda giustizia più del suo proporsi nudo e crudo. Una sacher torte, ma con troppa marmellata.

Manoscritto trovato a SaragozzaDi g. andrea-5 Ottobre 2010

Si tratta di una selezione; il "Manoscritto" integrale è immenso, e temo che Adelphi abbia avuto l'occhio lungo quando decise di sforbiciare in abbondanza: un libro così si legge con piacere se è di duecento pagine, ma se si prolunga per tre o quattro volte tanto, diventa un guazzabuglio. Solo che al tempo di Potocki gli editor non esistevano.