Manoscritto trovato a Saragozza di Jan Potocki edito da Rusconi Libri
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Manoscritto trovato a Saragozza

A cura di:
L. Rossi
Traduttore:
Dedda A.
Data di Pubblicazione:
15 luglio 2022
EAN:

9788818037128

ISBN:

8818037129

Pagine:
704
Formato:
brossura
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Trama Manoscritto trovato a Saragozza

Opera costruita sullo schema de "Le mille e una notte", il "Manoscritto trovato a Saragozza" viene presentato come un antico testo spagnolo trovato da un giovane ufficiale francese, Alfonso van Worden, durante la cattura e il saccheggio di Saragozza da parte delle truppe francesi e polacche (1809). Incurante degli avvertimenti, Alfonso viaggia verso Madrid e trova rifugio in un diroccato castello arabo nella valle dei monti di Alpuhara. Viene trattenuto lì per sessantasei giorni da forze misteriose, incarnate da due splendide ragazze vestite alla moresca, che gli rivelano essere sue cugine per parte di madre. Le avventure del protagonista e degli altri personaggi vengono narrate come in una fiaba, raccontata peregrinando per la Spagna settecentesca: ognuno di essi illustra la propria storia, mentre Alfonso vive esperienze al limite tra sogno e realtà. In questa opera convivono il romanzo di formazione, di avventura, l'erotico e il fantastico e restituisce atmosfere e personaggi che resteranno indelebili nella memoria del lettore contemporaneo.

Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 3 recensioni

Labirintico e oniricoDi L. Michele-29 marzo 2012

Un libro composto con un criterio speculare a quello delle scatole cinesi: ogni capitolo ci apre un mondo fantastico in cui operano signori, briganti, eremiti, stregoni, fattucchiere, donne bellissime, gitane ammaliatrici e demoni maligni. Ogni parte, ogni pagina è un viaggio in un labirinto narrativo che coinvolge senza svelare la via d'uscita che dovrà essere trovata dal lettore ultimando anche lui il suo viaggio e il suo affrontare i fantasmi che albergano nella sua anima.

Manoscritto trovato a SaragozzaDi L. Alberto-5 agosto 2011

Pesante, molto pesante, si fa una fatica immane a seguire tutti i fili narrativi, considerato da Caillois e dai surrealisti come uno dei precursori del fantastico e designato da Tzvetan Todorov, nella sua Introduzione alla letteratura fantastica, come il modello del fantastico estraniato probabilmente, nella sua versione integrale, è anche qualcosa in più. I suoi vari segmenti coprono anche il romanzo gotico, il romanzo di formazione, il romanzo libertino, il romanzo picaresco. E tanti altri. Il Manoscritto, infatti, intreccia storie quasi tutte ambientate in Spagna, con una grande massa di protagonisti: gitani, ladri, inquisitori, un geometra, una cabalista con sorella, due principesse moresche e il personaggio narrante, il vallone Alfonso van Worden. Ed in questo complesso romanzo " a cassetti", ben presto salgono alla testa i paragoni con il Decamerone o le Mille e una Notte. Quello che dopo un po' mi ha stancato è il ripetersi (anche se nelle forme diverse) di uno schema più o meno simile: A ama B ma c'è un impedimento, C aiutanon aiuta A o B, poi narra C e riprende lo schema. Non si può certo negare che Ian non abbia una fervida inventiva ma 1) le sparate sulla geometria sono da saltare a piè pari; 2) la storia dell'ebreo errante è mega-pallosa; 3) le cronologie che ogni tanto inzeppa sono o da eliminare (ah, gli editor) o da commentare. Credo che un lavoro di revisione e commento ne renda giustizia più del suo proporsi nudo e crudo. Una sacher torte, ma con troppa marmellata.

Manoscritto trovato a SaragozzaDi g. andrea-5 ottobre 2010

Si tratta di una selezione; il "Manoscritto" integrale è immenso, e temo che Adelphi abbia avuto l'occhio lungo quando decise di sforbiciare in abbondanza: un libro così si legge con piacere se è di duecento pagine, ma se si prolunga per tre o quattro volte tanto, diventa un guazzabuglio. Solo che al tempo di Potocki gli editor non esistevano.