La coscienza di Zeno di Italo Svevo edito da Dalai Editore

La coscienza di Zeno

Data di Pubblicazione:
12 maggio 2009
EAN:

9788860735133

ISBN:

8860735130

Pagine:
508
Formato:
brossura
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Trama La coscienza di Zeno

Inetto, "malato", ecco quello che sei. Fuma quanto ti pare, tanto non cambierai. Certo, il Dottor S. crede in te, ti ascolta, sembra che abbia fiducia nelle tue capacità. Ma tu lo sai: non cambierai mai. E in fondo va bene così: che senso ha "cambiare"? Per diventare che cosa? "Normale"? Tuo padre l'aveva capito: con te non si va lontano. Avete sempre bisticciato, voi due, non vi siete mai capiti e, se ci pensi, quell'ultima manata che ti ha dato poco prima di morire era uno schiaffo o un gesto involontario? Forse anche Augusta, tua moglie, l'ha capito: non volevi lei, avresti preferito un'altra delle sorelle Malfenti, però è andata così e lei, nonostante tutto, nonostante tu l'abbia tradita, è sempre stata al tuo fianco, ti ha sempre giustificato. E con Guido, poi, il tuo socio in affari? Un fallimento dopo l'altro, suo, tuo, e quando è morto non sei neppure riuscito ad arrivare al suo funerale, per sbaglio sei andato a quello di un altro! C'è qualcosa dentro di te che non capisci. Il Dottor S. parla di "inconscio", di "sindrome edipica", chissà poi cos'è. Qualcosa che ha a che fare con la malattia, evidentemente, e con la tua sigaretta che non smette di bruciare. La "malattia di vivere" nell'opera più importante e originale dello scrittore triestino.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 8 recensioni

D leggere e rileggereDi m. elisabetta-3 maggio 2012

Niente di romantico, tutt'altro. La bassezza umana nuda e cruda, il cinismo, l'egoismo ma anche la riflessione, l'intelligenza. Un uomo... Solo un uomo... Niente fronzoli... Nessuna scusante, solo un uomo... Con le proprie debolezze, inganni, scelte di interesse, incostanze, cadute di stile... L'anti eroe Non A volte c'è proprio bisogno di vera realtà... Affascinate nelle sue sfumature e nei suoi meccanismi intrinseci. Da legge e rileggere.

Da leggereDi G. Lia-29 dicembre 2010

Un classico che però non annoia. A tratti addirittura divertente. Il lessico è alla portata di tutti, non solo dei grandi intellettuali. Da leggere nei momenti di relax per immergersi in un mondo che non è poi così lontano da noi.

La coscienza di ZenoDi m. Lucio-1 novembre 2010

Fra i miei libri preferiti. Onesta' intellettuale spogliata da ogni orpello intellettuale, eppure in grado di muovere le coscienze di ogni substrato. Un libro indirizzato all'uomo piu' che alla massa. Un James Joyce meno impegnato. Indimenticabile la versione televisiva con quello zingaro di Johnny Dorelli

La coscienza di ZenoDi G. Giovanni-1 ottobre 2010

I cultori della letteratura, coevi ad Italo Svevo, parlavano del romanzo come esempio dello 'scrivere male'... in effetti la lingua è piuttosto povera, poco varia, forse anche a causa del suo bilinguismo (Svevo era infatti Italo-Tedesco ed utilizzava quotidianamente il dialetto triestino) ed è probabilmente per questo che lo stile stesso è stato definito anche poco espressivo. Si tratta di un romanzo innovativo, scarno e semplice, lontano dal racconto classico che si dipana con il susseguirsi di eventi vissuti e narrati in modo cronologico e secondo un piano coerente. "La coscienza di Zeno" è molto di più. Qualcuno lo definirebbe il primo romanzo 'psicoanalitico' ma io preferirei definirlo la prima vera opera 'intima' della letteratura italiana. In definitiva è un monologo interiore durante il quale il personaggio principale anatomizza se stesso e le sue paure vere o presunte. E' il racconto di una vita tesa verso qualcosa di irraggiungibile, la vita come "non permanere" che accompagna i suoi protagonisti, incoerenti ed ambigui, ad infettarsi di vita stessa intesa come sintomo di un male incurabile. E' un libro bellissimo che può essere gustato semplicemente nella sua storia anche buffa e divertente, cattiva ed acida, oppure analizzato in ogni piccolo spunto filosofico ricercato dall'autore. Consigliato ad ogni età!

L'incoscienza di ZenoDi B. Anna-13 settembre 2010

Il flusso dei ricordi segue dei percorsi alquanto incomprensibili, in tempi e luoghi diversi, tra episodi piacevoli e spiacevoli, che hanno lasciato un segno, più o meno profondo, nella vita del protagonista.

CapolavoroDi M. Fabiana-31 agosto 2010

Un vero pilastro della letteratura italiana. Un viaggio affascinante nell'interiorità del protagonista. E' una lettura che assolutamente non può mancare!