Centomila punture di spillo. Come l'Italia può tornare a correre di Federico Rampini, Carlo De Benedetti, Francesco Daveri edito da Mondadori

Centomila punture di spillo. Come l'Italia può tornare a correre

Editore:

Mondadori

Data di Pubblicazione:
20 ottobre 2009
EAN:

9788804592778

ISBN:

880459277X

Pagine:
314
Formato:
brossura
Argomento:
Globalizzazione
Acquistabile con la

Descrizione Centomila punture di spillo. Come l'Italia può tornare a correre

In questi ultimi anni noi italiani sentiamo parlare del resto del mondo in due soli modi. Per un verso i paesi stranieri vengono citati come modello positivo: il mondo che ci circonda, fuori e dentro l'Europa, sembra fatto di nazioni in cui tutto funziona alla perfezione, in cui i servizi sono efficienti ed economici, in cui lo sviluppo è senza intoppi e in cui le prospettive per il futuro sono, per lo più, rosee. E così apprendiamo, indignati, che in Spagna i treni sono efficienti, che in Francia i servizi alla famiglia sono formidabili e che il resto della classe politica mondiale è ben più all'altezza delle sfide di questo momento storico di quanto non sia la nostra "casta". D'altro canto, il mondo sviluppato, e quello in via di sviluppo, è dipinto come un luogo di aggressiva concorrenza, di paesi privi di regole e senza scrupoli le cui merci ci stanno scorrettamente per invadere, mentre a noi non resta altro che proteggerci nella speranza che questo momento di instabilità mondiale finisca. Come Federico Rampini e Carlo De Benedetti ci mostrano in questo libro, il "cielo sopra l'Italia" è molto più mosso e variegato di quanto questi luoghi comuni siano in grado di dirci.

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2 di 5 su 2 recensioni

Poco pungenteDi P. Alberto-10 agosto 2014

Libro leggero, di facile e agevole lettura, contenente qualche luogo comune e qualche semplificazione talvolta eccessivi. Il sistema attuale non è mai seriamente criticato nei suoi assunti e principi base: viene invece considerato come un dato di fatto immutabile e logico, e le distorsioni e contraddizioni del mercato, per l'autore, sono risolvibili all'interno del sistema stesso, mai fuori o contro di esso. La prima parte del libro descrive alcuni vizi italiani – presenti e passati – e tratteggia la nuova geografia economica e politica della nazione, frutto dell'imperante e ubiquitaria globalizzazione. In questo nuovo contesto è facile provare un senso di assoluta impotenza e la conseguente rassegnazione. L'antidoto proposto è una riforma dal basso che sappia sfruttare le tante piccole micro-rivoluzioni di cui ognuno di noi può essere portatore. Tali micro-rivoluzioni dal basso sono "centomila punture di spillo" che costituiscono e rappresentano altrettanti inviti a non attendere risposte "altre", ma a intervenire in prima persona. Una manciata di punture che non lascia il segno...

Centomila punture di spilloDi R. Mario-12 luglio 2011

Titolo che illustra alla perfezione qual'era l'intento degli autori, punzecchiare imprenditori, ai politici, ai professionisti, ai sindacati, ai giornalisti. Ma sono solo punture di spillo, che non lasciano il segno e sono ben lungi dal proporre soluzioni, anche se l'ultimo capitolo tenta velleitariamente di avanzarne qualcuna, come "riprendiamoci il Mediterraneo" (sic! ) , "facciamoci venire un'idea finlandese" o "abolire il Mezzogiorno" In conclusione, un libro di facile lettura come tutti quelli che si propongono di trattare problemi complessi in maniera un po' troppo semplicistica. Provo anch'io a pungere con lo stesso spillo: dov'era l'autore (l'"ingegnere" non il giornalista) quando si svolgevano i fatti descritti nel primo capitolo "La breve storia di Pantalone"? Se non ricordo male, non solo faceva anche lui parte di quell'"establishment" che ha fornito il suo contribuito per far pagare Pantalone ma, al suo interno, ha svolto un ruolo da protagonista.