Cent'anni di solitudine
- Editore:
Mondadori
- Collana:
- Oscar moderni. Cult
- Traduttore:
- Carmignani I.
- Data di Pubblicazione:
- 7 luglio 2021
- EAN:
9788804734949
- ISBN:
8804734949
- Pagine:
- 384
- Formato:
- brossura
Trama Cent'anni di solitudine
Da José Arcadio ad Aureliano Babilonia, dalla scoperta del ghiaccio alle pergamene dello zingaro Melquíades finalmente decifrate: cent'anni di solitudine della grande famiglia Buendía, i cui componenti vengono al mondo, si accoppiano e muoiono per inseguire un destino ineluttabile. Con questo romanzo tumultuoso che usa i toni della favola, sorretto da un linguaggio portentoso e da un'inarrestabile fantasia, Gabriel García Márquez ha saputo rifondare la realtà e, attraverso Macondo, il mitico villaggio sperduto fra le paludi, creare un vero e proprio paradigma dell'esistenza umana. In questo universo di solitudini incrociate, impenetrabili ed eterne, galleggia una moltitudine di eroi predestinati alla sconfitta, cui fanno da contraltare la solidità e la sensatezza dei personaggi femminili. Con la sua forza, il suo bagaglio di visioni e di prodigi, con la sua capacità di reinventare il mondo, "Cent'anni di solitudine" è il libro rivelazione che ha rivoluzionato il modo di narrare e ha aperto alla forma romanzo una nuova stagione di successi. Un capolavoro insuperato e insuperabile, un racconto tra i più amati di ogni tempo, un «romanzo ideale», secondo le parole dello stesso autore, «capace di rivoltare la realtà per mostrarne il rovescio».
Recensioni degli utenti
Carino ma troppo pretenzioso-31 gennaio 2017
Considerato una pietra miliare della letteratura del Novecento, "Cent'anni di solitudine" non mi è piaciuto moltissimo. L'intreccio è davvero molto complesso, forse anche troppo. In più, avendo tutti gli stessi nomi, è molto facile fare confusione tra i vari personaggi. Per questi motivi la lettura, almeno per me, non è stata molto godibile. A ciò aggiungo anche che lo stile di Marquez è molto onirico e poetico, a volte in modo eccessivo. Ne consiglierei comunque la lettura: la trama in sé è molto bella, e Marquez rende benissimo quel senso di predestinazione che è il filo conduttore della trama.
Meraviglioso-20 gennaio 2015
"Cent'anni di solitudine" è un romanzo che appartiene al realismo magico, e si configura come una critica contro i conquistadores che si appropriarono dei territori. La città ideata dall'autore si chiama Macondo ed è strana: nel libro si racconta la vicenda politica dalla sua fondazione, descrivendo prima l'arrivo degli zingari e poi quello dei colonialisti che sfruttano la popolazione nella coltivazione e raccolta di banane. C'è poi una rivolta, e infine la distruzione della città. A questa vicenda si accompagna quella della famiglia Buendia, in cui i figli si chiamano tutti Jose, Arcadio e Aureliano (cosa che crea una grandissima confusione... a un certo punto non capivo bene quale personaggio compisse una determinata azione). Il romanzo mi è piaciuto tantissimo, ci sono dei tratti molto ironici, ad esempio la scoperta del ghiaccio, ma allo stesso tempo ho provato tristezza ed amarezza, perché la popolazione è ridotta in schiavitù e vive in povertà. Oltre alla parte fantastica, ci sono anche dati storici veri e molto interessanti.
Da leggere e rileggere-16 agosto 2014
Un libro da leggere e sicuramente da rileggere, quindi merita senz'altro 5 stelle. A Macondo succede di tutto, grazie alla straordinaria fantasia dell'autore, e a tratti sembra di essere immersi in una fiaba. I nomi dei personaggi maschili quasi tutti uguali potrebbero lasciare qualche dubbio, ma su Wikipedia si trova un utile albero genealogico che aiuta a orientarsi. Affascinanti e indimenticabili le protagoniste femminili. Ho letto questo libro in ritardo, ma ne è sicuramente valsa le pena.
Cent'anni di solitudine-14 giugno 2014
È un romanzo onirico da cui emerge tutta l'incredibile potenza narrativa di Gabriel Garcia Marquez. Il mio giudizio non molto entusiastico è dovuto al fatto che ho iniziato a leggerlo senza sapere che fosse una storia fiabesca, e quindi mi aspettavo qualcosa di più realistico e credibile. La città di Macondo, a cui sono inesorabilmente legate le vicende della famiglia Buendia, è il simbolo stesso della solitudine e della predestinazione; su tutto incombe, infatti, un destino già scritto in oscure pergamene.
Biglietto di sola andata per Macondo!-1 ottobre 2013
Macondo, luogo avvolto da misteri e magia, qui affonda le sue radici l'albero genealogico dei Buendìa fitto di Arcadi ed Aureliani che di generazione in generazione prenderanno ciascuno il loro posto e si faranno conoscere e ricordare dal lettore, che si troverà coinvolto in amori contrastati ed impossibili, azioni di guerriglia, in un susseguirsi di nascite, morti, partenze e ritorni che hanno come centro nevralgico la casa, più volte riscostruita e disfatta così come i suoi abitanti. Una ragnatela di eventi che imprigiona chi legge.
Favola fantastica-18 maggio 2012
Una favola fantastica che - come in sogno - intreccia passato, presente e futuro, con le vicende di una famiglia. E' un libro carico e denso - di personaggi, di vicende, di situazioni e di ambienti. Per questo risulta talvolta un po' prolisso e complesso. Ma le ultime pagine tolgono davvero il fiato