Memoria delle mie puttane tristi
- Editore:
Mondadori
- Collana:
- Oscar moderni
- Edizione:
- 1
- Traduttore:
- Morino A.
- Data di Pubblicazione:
- 2017
- EAN:
9788804683278
- ISBN:
8804683279
- Pagine:
- 140
Trama Memoria delle mie puttane tristi
"L'anno dei miei novant'anni decisi di regalarmi una notte di amore folle con un'adolescente vergine." Comincia così il nuovo romanzo di Gabriel Garcia Márquez, il libro con cui il premio Nobel colombiano torna dopo dieci anni alla narrativa. A raccontare è la voce dell'anziano protagonista, un giornalista eccentrico e solitario, che accanto a un'adolescente scopre il piacere inverosimile di contemplare il corpo nudo di una donna che dorme "senza le urgenze del desiderio o gli intralci del pudore". Scopre forse per la prima volta l'amore, quello che non ha mai cercato in tutte le donne che ha incontrato e conosciuto, trovando "l'inizio di una nuova vita a un'età in cui la maggior parte dei mortali è già morta".
Recensioni degli utenti
Deludente -29 marzo 2018
Probabilmente ho scelto il libro sbagliato per approcciarmi a Marquez, quindi avrà diritto ad un'altra possibilità, ma non per merito di questo libro. Sono rimasta molto delusa. Non credevo che un autore della sua fama potesse scrivere un qualcosa di così basso livello. Volgare tanto da infastidire, sconsigliato.
Diverso-30 settembre 2017
Questo romanzo breve lo descriverei come diverso dagli altri romanzi di Marquez. Probabilmente perché giunge in un'età più matura, dove la scrittura diventa meno avvincente e più fluida. Il tutto è incentrato su pochi personaggi e la trama è semplicissima. In questo romanzo più che le straordinarie descrizioni di luoghi che rimangono impressi (un esempio a caso, Macondo), qui risalta l'introspezione del protagonista e l'analisi comunque lucida alla Garcia Marquez delle emozioni che costui prova. Lo stile è sempre quello, un po' annacquato e meno frizzante ma è pur sempre Garcia Marquez.
Memoria delle mie puttane tristi-21 luglio 2011
La fine di una vita, le riflessioni su ciò che non si è mai stati in grado di cogliere: un giornalista novantenne, dedito da sempre alle donne, decide di concedersi un'ultima notte con una giovanissima vergine. Davvero toccante viaggio introspettivo, mi ha colpito. Gabriel Garcia Marquez è sempre non grandissimo romanziere.
Delicato-15 luglio 2011
Un racconto breve che narra la nascita quasi casuale di un amore delicato ed autentico da parte di un affermato giornalista oramai agli sgoccioli della carriera e della propria esistenza. L'ambientazione è caratteristica e spesso vi si ritrova la cruda rappresentazione del più infimo squallore. Questo sfondo non fa che enfatizzare il contrasto con la dolcezza della vicenda principale.
Metà sì metà no-6 luglio 2011
La prima parte del libro convince per l'ambientazione e la curiosità che suscitano i personaggi e le situazioni. Eppure poi tutto questo si perde. Lo stile è impeccabile, eppure non sono riuscito ad apprezzarlo fino in fondo. Non al livello di "L'amore ai tempi del colera" e sicuramente neanche di "Cent'anni di solitudine".
Un buon libro-6 luglio 2011
Mrquez è sempre sinonimo di bravura, anche quando si distanzia dal suo solito stile, riesce sempre a far riflettere e impressionare chi lo legge. Questo è di sicuro un romanzo non adatto a tutti, ma soltanto a chi vuole entrare in una storia dove c'è piacere, perversione e un tocco profondo di immoralità. E poi è così scorrevole che il finale sembrerà arrivare troppo presto.