Descrizione L' arte della guerra
Secondo Sun Tzu, lo stratega vissuto 2500 anni fa e ancora oggi studiato e apprezzato nelle migliori accademie militari di tutto il mondo, la conoscenza è alla base delle vitto rie. In questo libro egli elenca tutte le misure che un buon comandante deve prendere. Scritto per consigliare ai generali la migliore strategia bellica, trova ora applicazione a tanti aspetti della vita quotidiana, alla ricerca dei comportamenti più efficaci per dirigere un'industria o "navigare" nel mondo dell'alta finanza.
Recensioni degli utenti
Bellissimo-26 marzo 2018
Questo testo aiuta a gestire i conflitti in modo profondo e non distruttivo. Lancia un messaggio molto profondo: la migliore battaglia è quella che vinciamo senza combattere nella vita di tutti i giorni!
Antichissima strategia militare ma attualissima-28 maggio 2012
L'arte della guerra è un libro che deriva dalla antichissima tradizione cinese sulla strategia militare. Nonostante il libro sia molto antico e ha come obiettivo un nemico a cavallo e con la spada si rivela essere estremamente attuale, utile per capire e migliorare i rapporti con chi ci sta difronte. Da molti anni è diventato un cult tra i più grandi manager.
Meraviglioso-2 marzo 2012
C'è una poesia in questo libro che lo rende davvero impareggiabile. Si legge tutto d'un fiato e a ogni pagina si scopre un aspetto dell'animo umano, una costante metafora della vita. Il fatto che sia un manuale militare, non fa che accrescere il suo potere semantico. Ha origine orientale ma racchiude ogni angolo di umanità, è un testo senza tempo: sicuramente da leggere.
L'arte della guerra.-1 marzo 2012
L'arte della guerra è un antichissimo trattato dedicato all'arte militare. Pur essendo tanto antico, è però ancora attuale. I suoi insegnamenti, infatti, possono essere applicati alla vita di tutti i giorni. E' una lettura breve ma incisiva, che illumina il lettore e lo guida verso una maggiore consapevolezza.
Immediato, evocativo, illuminante-12 febbraio 2012
Saggezza senza tempo concentrata in poche efficacissime battute, valide in ogni ambito di vita. Ogni frase rappresenta uno spunto di riflessione e costituisce un suggerimento pratico per l'azione. Capolavoro del pensiero e della filosofia orientale è un antichissimo trattato di strategia militare, divenuto nel tempo uno dei testi più letti e consigliati di management. Imperdibile.
La guerra antica, ma non solo-22 luglio 2011
Come può un libro del III secolo a. C. Essere ancora attuale ed utile nel terzo millennio? Semplice, perchè l'arte della guerra di Sun Tzu non è solo questo, ma anche un trattato di filosofia, di etica, di sociologia... Il concetto base dell'arte della guerra è essenzialmente questo: meglio vincere senza combattere che vincere dovendo scendere in campo contro il nemico. Dietro tale massima sta dietro una mentalità più che moderna, molto avanzata, che non esalta la violenza ma il mero raggiungimento dei propri obiettivi, ovvero la vittoria. Dunque, se la vittoria è l'unica cosa che conta (principio che ritroviamo molto simile in Guicciardini e Machiavelli, per sottolineare l'universale condivisione di molti elementi dell'arte della guerra) , perchè non cercare di ottenerla in maniera rapida e meno violenta possibile? Altro cardine del Sun Tzu-pensiero è l'unione col nemico; sembra un ossimoro, ma non lo è: se l'arte della diplomazia e del compromesso mi permette di avere ciò che voglio scontrandomi il meno possibile col "nemico" o addirittura unendomi a lui in un nuovo equilibrio che mi sia conveniente, che motivo c'è di cercare la gloria e la supremazia bruta? Il ragionamento può sembrare quasi "pacifista", ma è coerente anche sul piano logico-razionale, che tanto conta ancora oggi nello studio di ogni tipo di conflitto per noi europei. L'equipe di studiosi che ha curato questa edizione ha scritto anche corposi commenti ai vari capitoli e saggi sui concetti più importanti dell'opera, rendendo accessibile ad un più vasto pubblico l'insegnamento di Sun Tzu. Ho apprezzato molto il libro, essendo appassionato di storia militare, ma lo consiglio come fonte per riflessioni sul modo in cui gestiamo i rapporti col prossimo.