La zattera di pietra di José Saramago edito da Feltrinelli
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La zattera di pietra

Editore:

Feltrinelli

Edizione:
3
Traduttore:
Desti R.
Data di Pubblicazione:
12 Gennaio 2017
EAN:

9788807889080

ISBN:

8807889080

Pagine:
285
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama La zattera di pietra

A Cerbère, sui Pirenei Orientali, improvvisamente la terra si spacca, seminando panico e terrore tra gli abitanti. Non si sa per causa di chi o di che cosa, ma ben presto si crea lungo tutto il confine tra Francia e Spagna una frattura così profonda che la Penisola iberica resta disancorata dal continente europeo e, trasformatasi in un'enorme zattera di pietra, inizia a vagare nell'Oceano Atlantico, verso altri orizzonti e un ignoto destino. Sulla zattera, che rischia di speronare le Azzorre, i protagonisti sono costretti a fare i conti con la loro favolosa e fatale condizione di naviganti, in un clima di sospesa magia, tra eventi miracolosi e oscuri presagi. Le antiche rivali, Spagna e Portogallo, da sempre tenute ai margini dell'Europa, ora che non sono più vincolate a essa potrebbero dirigersi verso l'Africa e le Americhe, cui le lega un antico patrimonio comune di lingua e cultura. "La zattera di pietra" è la storia di questa incredibile e avventurosa navigazione, scritta con divertita fantasia e con una straordinaria invenzione di grandi e piccoli prodigi. In più, nella metafora delle due nazioni alla deriva, si può leggere in filigrana anche la riflessione sul mancato processo di integrazione europea, cui si contrappone un possibile nuovo mondo, il frutto di un'inedita solidarietà atlantica e di una nuova identità dei popoli iberici sganciati finalmente dai vincoli del Vecchio Mondo.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 6 recensioni

Il movimentoDi Z. Monica-10 Giugno 2018

Il movimento è il filo conduttore, un moto che parte dalla terra e arriva all'anima. E improvvisamente irrompe l'amore, il motore del mondo, a volte speranza e a volte delusione che amplia le aspettative proiettandole inconsapevolmente verso il futuro. I protagonisti intraprendono un percorso ignoto, quotidiano e introspettivo, una ricerca di sé stessi attraverso l'altro. La zattera di pietra è una storia speciale, inusuale e fantastica. La narrazione avviene su piani molteplici e a volte complessi ma soprattutto una riflessione sul contemporaneo.

Troppo dispersivo ma belloDi R. Grazia-25 Marzo 2012

Saramago compie una nuova operazione di innovazione della scrittura e fonde dialoghi e narrazione, senza altri segni di interpunzione che non siano le virgole, che separano la battuta di un personaggio da quella di un altro, da una descrizione del paesaggio, il tutto senza soluzione di continuità. Nonostante la trama originale e le indubbie capacità narrative di Saramago, 280 pagine sono decisamente troppe per questa storia, che come molte delle storie dello scrittore portoghese guadagnerebbero molto dall'essere condensate nella metà dello spazio.

La zattera di pietraDi B. Salvo-10 Agosto 2011

Come al solito Saramago mescola profondamente il reale con il fantastico, che la penisola iberica improvvisamente si stacchi con una fenditura netta dalla Francia e inizi a navigare lentamente in direzione delle Azzorre è davvero qualcosa di impossibile. Direi più esattamente di mitologico quasi; a me ha fatto venire in mente la Pangea, quando si studiava come il subcontinente indiano si fosse staccato dal blocco afro-australiano-antartico per navigare verso l'Eurasia e approdare infine dove si trova adesso, causando la nascita della catena himalayana. Ugualmente, ma con tutti i suoi abitanti e la sua vita moderna, la penisola iberica galleggia nell'Atlantico tra lo stupore generale e la preoccupazione non solo delle isole oceaniche portoghesi che temono per la loro stessa sopravvivenza, ma anche dei governi di Nord e Sud America che vedono giungere verso di loro questo specie di zatterone lentissimo ma inesorabile, pronto a spiaggiarsi come un'enorme balena sulle loro coste, rendendo Montreal o New York o Rio de Janeiro città dell'entroterra, lontane migliaia di chilometri dalla costa. Niente scene di panico da film apocalittico nel pacato Saramago; invece incredulità, curiosità, ricerca della verità e della coscienza di se stessi e del proprio mondo uniscono cinque persone (tre uomini e due donne) e un cane, ancora una volta un quadrupede intelligente, sensibile e umano. In viaggio da un capo all'altro della penisola, i cinque uniscono brevemente le loro vite condividendo in modo quasi ancestrale e atavico tutto quanto li circonda, fisicità compresa, per poi abbandonarci come ci hanno incontrato. Nulla più sapremo del destino loro e della zattera iberica, come nulla avevamo saputo degli antefatti del brusco distacco. Un Saramago diverso da quelli che considero i suoi capolavori, meno ironico e incisivo, più lirico e descrittivo, forse un po' lento a decollare proprio per questa cesellatura debordante di parole e immagini, comunque condotta con la solita maestria del grande artista portoghese; in ogni caso una storia molto poetica e intrigante, che fa riflettere come tutti i suoi romanzi.

La zattera di pietraDi a. marco-14 Luglio 2011

Certo non è il romanzo che ha dato gloria imperitura a Saramago. Eppure questa storia, a ben vedere una presa in giro di due paesi del Sud dell'Europa (come l'Italia), ansiosi di essere europei (come l'Italia) forse solo a parole (come gli italiani), è, come tutte le opere di un grande, piena del brio, dell'humour e della verve di un titano della letteratura, e si lascia leggere con gusto. E' un libro spassoso, e se al posto della penisola iberica ci mettete quella italiana vedrete che funziona lo stesso. Concordo che il finale è a tirar via, ma ripeto: anche le opere minori di un grande non riescono a deludere i loro lettori.

La zattera di pietraDi m. silvio-30 Marzo 2011

Ho deciso di leggerlo dopo aver letto l'intervista all'autore. Libro non fondamentale da un punto di vista letterario ma importante perché si ritrovano gli stilemi che verranno ripresi e affinati in "Cecità" e in "Saggio sulla lucidità" (i tre libri sono usciti a nove anni di distanza l'uno dall'altro: 1986, 1995, 2004, casualità?). Quindi assistiamo a un fatto assurdo e inspiegabile in questo caso è il distacco della penisola iberica dal continente europeo e il suo vagare per l'Oceano Atlantico che scatena tutta una serie di avvenimenti, parabole del nostro vivere e della nostra società. Lo stile è ancora da affinare, l'intreccio presenta a volte dei buchi, ma le premesse per i due capolavori successivi c'erano già tutte.

La zattera di pietraDi D. ivan-25 Febbraio 2011

Ci vuole molta pazienza per arrivare fino in fondo. Cosa altro potrò leggere dopo questo libro meraviglioso? Ho amato ogni singola pagina di questo racconto, 324 pagine di poesia, Saramago e la sua ironia sempre in sottofondo, la magia della sua narrazione. In realtà non scrive, parla direttamente al lettore, come se fosse seduto lì accanto a raccontare queste storie incredibili e allo stesso tempo così verosimili Quando l'ho chiuso mi sono accorta di avere la pelle d'oca. Credo di poter affermare che questo è il libro più bello che io ricordi di aver letto.