Il Vangelo secondo Gesù Cristo di José Saramago edito da Einaudi

Il Vangelo secondo Gesù Cristo

Editore:

Einaudi

Traduttore:
Desti R.
Data di Pubblicazione:
aprile 2005
EAN:

9788806174453

ISBN:

8806174452

Pagine:
410
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Trama Il Vangelo secondo Gesù Cristo

A differenza dei vangeli che conosciamo, quello di Saramago svela sentimenti e intimità del personaggio, in una dimensione umana e a noi vicina. Gesù nasce da donna e dunque reca in sé debolezza, amore, sensualità. Gesù è un bambino scapestrato, un fanciullo della sua età, e un adolescente insicuro come tutti gli altri. Tuttavia, egli è anche creatura divina, generata da Dio, e in quanto tale subisce tutto il mistero e lo sconcerto di una lontananza incolmabile. Gesù vaga, vive nel deserto, apprende l'arte dei pastori, abbandona la famiglia e impara dal "Nemico di Dio" a crescere conoscendo il significato del dolore, della rinuncia, della sofferenza.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 3 recensioni

una lettura...Di M. Pierluigi-29 ottobre 2010

inadatta ai fondamentalisti cristiani, adatta a chi non si stanca di cercare la verità senza costringersi nei muri ciechi dei dogmi. Una figura umanissima, senza nessuna pretesa di insegnare nulla a nessuno. Una lettura umana di una vicenda divina, che ha fatto arrabbiare moltissimo l'istituto della chiesa ufficiale.

Vangelo secondo Gesu' CristoDi D. Paola-13 luglio 2010

E' il testo che ho meno gradito del grande scrittore portoghese. Non mi pare tanto una descrizione di un Gesu' vista dal lato umano piu' che divino (quindi un Gesu' che sbaglia, ha i limiti e le passioni di tutti gli uomini..) ma quanto il segnale della incapacita' da parte di chi non crede ad accettare una realta' piu' grande di noi che non sempre riusciamo a spiegarci. Perche' Gesu' deve diventare un uomo con mille peccati e se non sbaglia a commette anche lui errori non lo accettiamo?

Saramago l'iconoclastaDi c. matteo-21 giugno 2009

Il fine giustifica i mezzi. Dio pone nella mani di Gesù Cristo il suo disegno, per allargare la sua influenza e divenire l'essere supremo di tutti, non più solo del piccolissimo e litigioso popolo ebraico, affinché la sua autorità ricada su altri paesi, altre genti, e lo costringerà ad attuarlo fino alle estreme conseguenze. Suggestiva esegesi alternativa, ma non per questo irrispettosa e blasfema, degli scritti evangelici, in cui la dimensione metafisica e il rapporto dialogico tra padre e figlio determinano un nuovo modo di considerare la nascita, l'origine della religione cattolica. L'iconoclastico Saramago restituisce per intero l'idealità e la dignità umana a quel re dei giudei che fino in fondo cerca una via d'uscita nei confronti di un destino celeste tanto imperscrutabile quanto esiziale. I posteri porranno la firma su sterminate stragi, guerre, carneficine, attuate ed eseguite in nome di Dio e di Gesù, sua incolpevole creatura. Per merito di una sintassi e di una morfologia del periodo ricca di subordinate evocative e conturbanti, che non incidono negativamente sull'intelligibilità e sulla chiarezza espositiva della storia, il poeta portoghese ridà voce a tutti quei cattolici che non solo nutrono dubbi eziologici riguardo la loro fede cristiana, ma che contrastano, il più delle volte in silenzio, la strumentalità dell'interpretazione di alcuni scritti evangelici e la pervicace volontà ad opera dello stato pontificio di arrogarsi del diritto di considerare la propria concezione fideistica della vita come verità incontestabile ed assoluta. Dopo questo laico vangelo fuori canone, non si sono fatte attendere feroci e acuminate critiche da parte dell’intellighenzia cattolica e la sospensione a divinis dai salotti benpensanti. Se esistesse ancora l’inquisizione, il nobel di Azinhaga riposerebbe a fianco di Giordano Bruno, di tutti gli uomini e donne trucidati per eresia.