L' affaire Moro di Leonardo Sciascia edito da Adelphi
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L' affaire Moro

Editore:

Adelphi

Edizione:
9
Data di Pubblicazione:
7 settembre 1994
EAN:

9788845910838

ISBN:

8845910830

Pagine:
196
Formato:
brossura
Argomento:
Leader politici e leadership
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione L' affaire Moro

Scritto a caldo nel 1978, questo libro non ha che guadagnato con gli anni. Mentre, in una nobile gara di codardia, i politici italiani, nonché i giornalisti, si affannavano a dichiarare che le lettere di Moro dalla prigionia erano opera di un pazzo o comunque prive di valore perché risultanti da una costrizione, Sciascia si azzardò a leggerle, con l'acume e lo scrupolo che sempre aveva verso qualsiasi documento. Riuscì in tal modo, sulla base di quelle lettere, a ricostruire una intelaiatura di pensieri, di correlazioni, di fatti che sono, fino a oggi, ciò che più ci ha permesso di capire, o di avvicinarci a capire, un episodio orribile della nostra storia. Presentando il libro nella sua ultima edizione (1983), Sciascia scriveva opportunamente «questo libro potrebbe anche esser letto come "opera letteraria". Ma l'autore - come membro della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla "affaire" - ha continuato a viverlo come "opera di verità" e perciò lo si ripubblica (non più col rischio delle polemiche, ma del silenzio) con l'aggiunta della relazione di minoranza (di assoluta minoranza) presentata in Commissione e al Parlamento. Una relazione che l'autore ha voluto al possibile stringare, nella speranza abbia la sorte di esser largamente letta: qual di solito non hanno le voluminosissime relazioni che vengono fuori dalle inchieste parlamentari».

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4 di 5 su 2 recensioni

L'affaire MoroDi f. lucio-8 agosto 2011

Ero al mio primo Sciascia e ho dovuto adeguarmi al suo stile allusivo, ma poi mi sono appassionato a tal punto da non poterne fare a meno. Il caso' è noto; per la mia generazione è anche vissuto, sia dal punto di vista politico che umano, e può rappresentare ora un ricordo personale, in un momento preciso. Ma queste pagine lo ripropongono in maniera chiara e oggettiva, sintetica e pulita'. E non si avverte che siano state scritte a caldo, appena due mesi dopo il fatto! E' straordinaria la capacità di Sciascia di proporre un resoconto lucido e intelligente, confermando una qualità già riscontrata in altri suoi scritti. Illuminante poi, nella sconvolgente semplicità, la seconda parte, "La relazione parlamentare", dalla quale Sciascia lascia invece trasparire i punti deboli' dell'Affaire, in una parata' protratta per 55 giorni, e che mi ha ricordato, per alcuni particolari, La cosa semplice. Formidabile l'acuta ironia conclusiva di alcune sue allusioni, la stessa ironia che l'autore attribuisce a certe frasi delle lettere di Moro: Un'ironia che viene da lontano: e ora amara e dolorosa.

Quanto vale la vita di un uomo ?Di t. paola-11 agosto 2010

Rabbia, forte rabbia si prova nel leggere questo libro/inchiesta sull'affaire Moro. Ho pensato nel corso della mia lettura non stop : "poveraccio ha riposto speranza in uomini di Stato che poi alla fine lui stesso ha capito essere solo "diabolici" uomini (se poi è lecito chiamarli così) di potere", sperava in amici ed ha trovato “pupazzi”. Mi si potrebbe contestare che non ho tutte le basi per capire quel periodo storico, che in realtà dei motivi c’erano, e che non si poteva venire a patto con dei terroristi, altrimenti questo sarebbe equivalso a una situazione di caos istituzionale. In parte è anche vero che mi mancano dei punti, e che forse le mie lacune non mi permettono di comprendere le dinamiche, gli eventi, tra questi, il diniego più assoluto nel trattare con terroristi, la testardaggine o codardia nel non voler ammettere che quello che Moro scriveva era vero e non frutto di coercizione, la neutralità della chiesa alle richieste dello stesso Moro, e potrei continuare su altri tantissimi momenti, dal mio punti di vista incomprensibili dell’intera vicenda, ma nelle testa la domanda quanto valesse la vita di un uomo mi è venuta, non di un "leader" politico ma di Moro persona, continuerò a domandarmi se le cose potevano andare in modo diverso, e soprattutto mi chiederò se Moro non sia stato solo una vittima sacrificale, immolato per la stessa volontà dei suoi "amici" di partito.