L' uso sapiente delle buone maniere di Alexander McCall Smith edito da TEA

L' uso sapiente delle buone maniere

Editore:

TEA

Collana:
Teadue
Edizione:
4
Data di Pubblicazione:
11 febbraio 2010
EAN:

9788850220755

ISBN:

8850220758

Pagine:
258
Formato:
brossura
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Descrizione L' uso sapiente delle buone maniere

Per Isabel Dalhousie, direttrice della "Rivista di etica applicata", fondatrice del Club dei filosofi dilettanti e donna di grande acume e sensibilità, è fondamentale affrontare la vita con la mente serena e lo spirito rilassato. Ma certo in questo non l'aiutano molto la nascita del piccolo Charlie, né tanto meno la relazione con Jamie, il padre del bambino, più giovane di lei di quattordici anni. La tardiva maternità del resto non è l'unico cambiamento nella vita della nostra filosofa-detective per caso. Certo, ha raggiunto una tregua con l'amatissima nipote Cat, ex fidanzata di Jamie, che non approva granché la nuova relazione della zia. E certo, ha trovato un equilibrio nel rapporto con Grace, la fedele governante, che vorrebbe esautorarla completamente dalla cura del bebé. Ma che dire della misteriosa morte di un pittore al largo dell'isola di Jura, nella quale Isabel si trova suo malgrado coinvolta? E come se tutto ciò non bastasse, ci si mette pure il machiavellico e curiosamente affabile professor Dove, che sembra avere strane mire sull'amatissima rivista della nostra eroina...

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 6 recensioni

Brava IsabelDi g. franco-13 settembre 2011

Finalmente Isabel corona il suo sogno di avere una relazione con il suo Jamie. Il ragazzo, ex fidanzato della nipote, è sempre stato un grande amico di Isabel che però ha capito subito che c'era qualcosa di più profondo. Anche questa serie di McCall Smith ci regala dei personaggi veramente simpatici a cui il lettore non può non affezionarsi.

L'uso sapiente delle buone maniereDi T. Paola-28 luglio 2011

Lo conobbi tramite una recensione che non mi piacque, ma mi incuriosì circa la vicenda. Detto ciò, il libro è comunque godibile. C'è un piccolo mistero sulla natura di alcuni quadri che ritraggono paesaggi delle isole scozzesi (veri? Falsi? L'autore è morto: si è suicidato? Stata una disgrazia?). C'è la prosecuzione della storia tra Isabel e Jamie, aumentata dalla nascita del piccolo Charlie, e dalla gelosia (vera? Presunta?) della nipote Cat. C'è il presente ed il futuro della "Rivista di filosofia applicata", con i suoi dilemmi angosciosi (il prossimo numero della rivista è infatti dedicato all'etica della fiscalità, ad esempio: quando è giusto pagare e quando no; e quale dovrebbe essere l'atteggiamento di uno stato che chiede soldi) , ma soprattutto con la lotta senza quartiere tra la buona Isabel (quella delle buone maniere) e lo spietato mondo universitario-editoriale che vede la rivista solo come palcoscenico per far fare carriera a qualche professore e non per dibattere le quotidianità della filosofia (piacevoli gli inserti sulla domanda di come avrebbero agito Kant o Hulme di fronte ad un marmocchio come Charlie). C'è la Scozia, sia quella (ormai a noi usuale per averne letto a lungo) di Edimburgo, sia quella da scoprire delle isole (e non solo la famosa Islay dal grande whisky ma anche la piccola Jura ed altri sperduti lembi di terra del mare del Nord). I micro - casi giallo-polizieschi (quelli che fanno urlare in copertina ad Agatha Christie, tanto per intenderci) sono banalotti e presto risolti (se ne capisce per tempo il punto di caduta). Rimane l'atmosfera generale, dove seguiamo lo scorrere della vita e delle vicende. Ritroviamo la buona Grace che accudisce casa e Charlie. Ritroviamo il buon Eddie che prepara panini alle olive. Vediamo poco (ormai sta molto al margine) la bella Cat (ma ci sono segnali di risveglio dell'atmosfera pre-Jamie). Entrano ed escono personaggi già incontrati nelle prime tre puntate della saga scozzese. Ecco, un buon libro di passaggio, tra momenti di impegno e di rilassatezza, una buona lettura natalizia, che non dà angosce, ma che, con la solita maestria della docile penna zimbabwo-scozzese come detto ci fa riflettere sui minuti fatti della vita, sugli atteggiamenti quotidiani a volte meccanici, ma sempre, invece, a pensarci bene, che possono nascondere un modo di affrontare la vita. Con quel fondo di onestà che noi sempre abbiamo, e che sempre più vediamo sparire.

Il fascino delle buone maniereDi C. Maria-22 dicembre 2010

La cosa di questo libro che mi ha attratta, oltre alla grafica gradevole dai toni pastello, è stato il titolo. Sentir parlare di buone maniere oggi è stata quasi una ventata di sollievo. Allora c'è ancora qualcuno che sa cosa sono e che ne parla. E' vero, l'autore è inglese e non italiano, ma va bene lo stesso. Isabel si preoccupa di essere gentile, di quello che possono pensare gli altri, ma sa far valere i suoi diritti contro chi minaccia la sua adorata rivista di filosofia. Sullo sfondo uno pseudo giallo su un quadro forse contraffatto o forse no

Da non perdere...Di v. mirella-1 novembre 2010

Continuano le vicende della signorina Dalhousie che adesso oltre ad essere una filosofa, una detective è anche diventata una mamma...mi piace leggere queste pagine dove tra riflessioni filosofiche, fatti quotidiani si snoda sempre un mistero da scoprire...abile scrittore alterna momenti di pura argomentazione filosofica a momenti di suspence e sorpresa! Bello come gli altri!

ConsigliatoDi B. ROVENA-11 luglio 2010

A tutti coloro che andando troppo di fretta, si comportano come "l'elefante nel negozio di cristalli" non preoccupandosi affatto a quanto può far male a chi poveretto si combina sulle proprie strade. Attuale, da regalare a tutti i "tagliatori di teste" che devono decidere sulle vite degli altri, che per lo meno usino un disinfettante per i punti di sutura!

Nuove indagini nella Edimburgo di Isabel DalhousieDi C. Tamara-4 dicembre 2008

Isabel Dalhousie, riflessiva ma tutt'altro ke prudente direttrice della Rivista di etica applicata, non rinuncia a intervenire nella vita degli altri anke ora ke è diventata madre del piccolo Charlie. Da esponente di una fetta della società edimburghese benestante, le sue avventure hanno come teatro x lo più magioni secolari di rikki possidenti o, come stavolta, gallerie d'arte, frequentate da collezionisti e pittori. Capita infatti ke, durante un'asta x l'acquisto di 1 dipinto di uno dei suoi paesaggisti prediletti, Isabel fiuti odor di bruciato. Prima un collezionista le strappa l'oggetto del desiderio a suon di quattrini, poi decide di cederglielo senza colpo ferire. Strano quel quadro non rifinito, ancor più strano il soggetto: raffigura il punto in cui pare ke un gorgo spaventoso abbia ingoiato il suo autore. O forse si è trattato di suicidio? E poi quel suo giovane fidanzato, bello come un adone, amabilmente gentile, nonnkè padre amorevole di Charlie, sarà ancora nel cuore della bella nipote di Isabel, la gastronoma Cat, o quest'ultima avrà perdonato l'evoluta zia? Tanti dilemmi e una sola possibile via d'uscita: ragionare col cervello, ma lasciarsi trasportare dal sentimento...