L' uomo che guarda
- Editore:
Bompiani
- Collana:
- Tascabili narrativa
- Data di Pubblicazione:
- 25 marzo 2019
- EAN:
9788830101265
- ISBN:
8830101265
- Pagine:
- 224
- Formato:
- brossura
Trama L' uomo che guarda
L'esistenza quotidiana scorre ripetitiva e abitudinaria per Dodo, un bell'uomo sui 35 anni, ex sessantottino, per suo padre, un anziano "barone" universitario, per Silvia, moglie di Dodo, di ambigua e sfuggente sensualità. Sulla loro vita, sui loro complessi, passa lo sguardo attento e impietoso di Dodo attore prima che spettatore di se stesso. Spinto dall'imperativo intellettuale di osservare per conoscere, Dodo spia ciò che accade con lo sguardo gelido dello scienziato che segue le trasformazioni della materia. Così questo "indifferente" degli anni '80, ossessionato dal nucleare, assediato dall'Eros e dalle sue perversioni, osserva la realtà con distacco, selezionando ciò che accade con la mente e rifiutandolo con i sentimenti.
Recensioni degli utenti
Trama provocatoria -17 aprile 2012
Il libro di Moravia presenta il protagonista come un uomo che appunto 'guarda' , osserva lo svolgersi della sua vita, ma anche quella degli altri che gli stanno attorno, perfino nei loro momenti più intimi e nascosti, fino a scoprire una verità sconvolgente - e sessualmente destabilizzante - su sua moglie e su suo padre, un uomo dalla personalità quasi ferina che tenta di surclassare in tutti i modi il figlio - come ce lo fa apparire il narratore.
Il voyerismo dell'intellettuale moraviano-2 febbraio 2012
Lo sguardo disincantato dell'intellettuale moraviano collima col suo agire subalterno, con la sua tendenza al voyerismo erotico ed esistenziale, con l'inettitudine e il senso di impotenza derivante dal confronto con l'imponente figura paterna. L'operazione neorealistica dell'autore agisce, più che in altre produzioni, soprattutto nell'ambito di una cinica e violenta sessualità, in cui il protagonista esprime la sua incapacità di azione, nonchè l'attitudine alla sola registrazione sensoriale della realtà.
Mi aspettavo di meglio-16 settembre 2011
Una storia in cui il narratore è in prima persona e sembra quasi dattilografare la sua vita con tale precisione che lo stile diverge di poco da quello dei fatti di cronaca. La relazione amorosa è intrisa di una sessualità che ho ritenuto imbarazzante, forse è proprio questo azzardo alla provocazione che ha fatto la fortuna del romanzo.