Trama Tifone
Considerato unanimemente dalla critica uno dei migliori racconti di Conrad, Tifone è, nei suoi espliciti risultati narrativi, la storia di un capitano che, con ottusa determinazione, non esita, pur potendolo evitare, a guidare la sua nave carica di poveri portatori cinesi attraverso la furia scatenata di un tifone, rischiando di colare a picco con tutto il carico. Come ogni grande narrativa, Tifone rimanda a un'interpretazione più profonda e simbolica: la necessità, per l'uomo, soprattutto per l'uomo in situazioni estreme, di erigere una barriera contro quel nulla, quella minaccia di dissoluzione, quelle forze diaboliche che, apparentemente, sono impersonate dagli elementi scatenati della natura esterna, ma che in realtà vivono all'interno dell'uomo stesso.
Recensioni degli utenti
Tifone-14 febbraio 2011
Santo cielo! A leggere questo libro sembra di essere proprio su quella nave, in balia delle onde e della tempesta! Sembra di sentire i sospiri impauriti dei marinai e lo scricchiolio delle vecchie assi della nave! E l'arrivo in porto: che sollievo! Una metafora della vita umana e dei suoi problemi.
Resistenza-23 dicembre 2010
Al centro di "Tifone" è la figura del capitano MacWhirr e la forza eccezionale con cui affronta la prova del tifone, "opponendo istintivamente all'apocalisse della natura in rivolta la gestione tenace, inflessibile e scrupolosa del comando della nave... Si sopravvive alla minaccia che ci circonda, al caos, all'abisso risucchiante, insomma al tifone concreto e simbolico, solo restringendo lo sguardo, immergendosi totalmente nell'azione, nell'attività che oblia, nell'efficienza che salva. Bel racconto da leggere.
Divertente-5 novembre 2010
Un bel racconto in cui i due protagonisti, il capitano MacWhirr ottuso e razionale, e il suo primo ufficiale Jukes, di buon senso e spesso guidato dalle emozioni, trovano un tifone sulla rotta della propria nave. Il capitano decide di non aggirarlo, ma di passarvi attraverso. Due personaggi che da soli non varrebbero molto, ma che messi assieme costituiscono il fulcro di una storia che riesce ad essere divertente nonostante il pericolo che incombe ad ogni pagina.
"Una tempesta è una tempesta...." -30 settembre 2010
Vero capolavoro di equilibrio compositivo e di intensità espressiva, questo racconto fonde in maniera perfetta una strabiliante potenza descrittiva dell'evento naturale e una sottile capacità introspettiva dell'animo umano. Le scene della tempesta richiamano alla memoria immagini, atmosfere, colori e suoni dell'Inferno dantesco, sia nello scatenarsi furioso degli elementi, sia nel groviglio violento dei corpi e delle emozioni. Si sente il ruggire delle onde, il turbinio del vento, il rollio della nave, lo sconcerto e la paura degli uomini, il loro odio assurdo, le loro meschine rivalità... Su tutto e su tutti si staglia dapprima discreta, poi via via sempre più intensa e maestosa, una delle figure più suggestive della letteratura di ogni tempo: lui, il capitano Mac Whirr, un eroe al di fuori degli schemi rappresentativi e dei canoni standardizzati. Limpido e franco come lo sguardo dei suoi occhi azzurri, questo ometto insignificante e privo di fantasia è il nocchiero che ognuno vorrebbe avere al fianco e seguire per attraversare le tempeste della vita.