Tre donne. Una storia d'amore e disamore

Ci resta pur sempre l’amore. Questo non bisogna mai dimenticarlo. In "Ti ho incontrato una sera d’estate" Dacia Maraini, navigatrici dei sentimenti, donna e scrittrice che ha attraversato il secolo scorso e le sue burrasche, mostrandosi sempre avanti di un passo rispetto agli altri, ci racconta qui cosa unisce due esistenze in quel moto che è, appunto, l’amore. In una carrellata di storie questo sentimento, che salva da tutto, viene narrato nelle sue fasi diverse, per età, luoghi, caratteristiche e sessualità. La Maraini, donna che ha lottato per la sua indipendenza e per quella di tutte le donne, non può smettere però di sognare qualcosa che va oltre l’unione di due persone che è la libertà assoluta da tutto e da tutti, pur mantenendo i legami con l’altro. Perché la libertà non include la liberazione, ma è la sensazione di sentirsi bene e appagati pur nelle estreme difficoltà per quel senso di benessere che pervade l’io e che permette di andare avanti qualunque cosa accada. L’amore poi sfocia nel desiderio o in quello che noi crediamo che esso sia e che è diverso e che negli anni si è anch’esso diversificato, alla ricerca di un appagamento totale e incondizionato. Ma non è l’essenza stessa del desiderio non avere tutto? La vita di Dacia Maraini in "Ti ho incontrato una sera d’estate" è lo specchio del racconto, il centro da cui partono tutte le altre storie.