Settembre 1943. I giorni della vergogna
- Editore:
Laterza
- Collana:
- I Robinson. Letture
- Edizione:
- 2
- Data di Pubblicazione:
- 19 febbraio 2009
- EAN:
9788842088271
- ISBN:
8842088277
- Formato:
- rilegato
- Argomenti:
- Storia del 20. Secolo dal 1900 al 2000, Fascismo e Nazismo
Descrizione Settembre 1943. I giorni della vergogna
La colonna di sette automobili aveva già lasciato Roma illuminando le strade ancora buie e deserte con la luce azzurrognola dei fari schermati. Vittorio Emanuele, la regina Elena, il generale aiutante di campo del re e il tenente colonnello Buzzaccarini erano a bordo di una Fiat 2800 nera, guidata dall'autista che faceva incredibilmente sfoggio del guidone reale: noblesse oblige, ma a nessuno viene in mente che la nobiltà vorrebbe ben altro contegno che una fuga nell'oscurità. È così, alle prime luci del 9 settembre 1943, ad armistizio appena proclamato, che il re abbandona la Capitale per fuggire al sud, lontano dalla vendetta tedesca. In Italia intanto si spara e si muore. Tra quell'alba e il pomeriggio del 12 settembre il Paese si disgrega e precipita nel caos di un vuoto istituzionale senza precedenti. In meno di quattro giorni, e nel raggio di pochissimi chilometri, si compiono due fughe eccellenti: quella tragicomica del re dal porto di Ortona, in Abruzzo, e quella rocambolesco-spionistica di Benito Mussolini dalla prigione dove è stato rinchiuso, sul Gran Sasso. Questa è la storia di quelle fughe, delle loro conseguenze e della vigliaccheria di chi poteva e doveva agire diversamente.
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Recensioni degli utenti
Una storia poco analizzata-7 marzo 2012
Finalmente uno storico che analizza e racconta i giorni del Regno del Sud che sorge dopo la fuga del Re e l'armistizio dell'8 settembre 1943 e che poco e male vengono raccontati dagli storici italiani e poco studiato dai lettori dell'area. Il libro, come una sorta di linea Gustav, è diviso in due, come l'Italia di allora. La prima parte riguarda la fuga del Re da Roma e la seconda quella della liberazione di Mussolini da Campo Imperatore che dovrà, per volere di Hitler, fondare la RSI. MA questa è un'altra storia, che Patricelli non percorre, ma lascia in sospeso.