Paura liquida di Zygmunt Bauman edito da Laterza
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Paura liquida

Editore:

Laterza

Edizione:
9
Traduttore:
Cupellaro M.
Data di Pubblicazione:
4 giugno 2009
EAN:

9788842089735

ISBN:

8842089737

Pagine:
233
Formato:
brossura
Argomenti:
Problemi e processi sociali, Psicologia sociale, di gruppo o collettiva
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione Paura liquida

Credevamo che nella modernità saremmo riusciti a lasciarci alle spalle le paure che avevano pervaso la vita in passato; credevamo che saremmo stati in grado di prendere il controllo della nostra esistenza. "Noi, uomini e donne che abitiamo la parte "sviluppata" del mondo (la più ricca, la più modernizzata), siamo "oggettivamente le persone più al sicuro nella storia dell'umanità". Lo siamo contro le forze della natura, contro la debolezza congenita del nostro corpo, contro le aggressioni esterne. Eppure proprio noi che godiamo di sicurezza e comfort senza precedenti, viviamo in uno stato di costante allarme. Questo nuovo libro di Zygmunt Bauman è un inventario delle nostre paure. È il tentativo di scoprirne le origini comuni, di esaminare i modi per disinnescarle e aprirci gli occhi sul compito con cui dobbiamo confrontarci se vogliamo che domani i nostri simili riemergano più forti e sicuri di quanto noi siamo mai stati.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 3 recensioni

Il migliore di BaumanDi m. mariagrazia-22 febbraio 2017

Libro riletto una decina di volte. Credo sia il migliore di Bauman, ed il tema affrontato, anzi i temi, non svaniscono dopo la lettura, ma ti portano, al termine, a farti molte domande. Lo consiglio anche come prima lettura di Bauman.

Inventario delle paure moderneDi P. Alberto-22 novembre 2014

In questo saggio, Bauman descrive molte delle paure che angosciano le nostre società occidentali e consumistiche, sempre più impotenti, in declino e in balia di forze incontrollabili. Il primo capitolo evidenzia come tutte le culture umane possano essere interpretate come uno sforzo di rendere vivibile la quotidianità nonostante la consapevolezza della ineludibilità della morte. La modernità ha elaborato le proprie peculiari strategie, e Bauman descrive tale processo - e le relative conseguenze - con grande efficacia. Il secondo capitolo è dedicato alla stretta relazione che intercorre fra la paura e il male: la modernità si contraddistingue per aver costruito una male burocratico, razionale, freddo e cinico. Le pagine che illustrano questo processo sono sorprendenti e scioccanti e mostrano chiaramente come alcune delle tragedie del Novecento, (quali il nazi-fascismo e l'olocausto) siano un fenomeno tipicamente e intrinsecamente moderno. Il terzo capitolo si concentra sulle catastrofi morali e sui disastri naturali incontrollabili, visti come il prodotto involontario, ma inevitabile, della lotta moderna per rendere il mondo trasparente, regolare, governabile, controllabile. Globalizzazione e terrorismo costituiscono il tema del quarto capitolo: sicurezza e libertà non possono essere garantite solo in alcuni paesi, devono essere patrimonio comune e condiviso. Come scrive Benjamin R. Baber: «nessun bambino americano si può sentire al sicuro nel suo letto se i bambini a Karachi o Bagdad non si sentono al sicuro nel loro». Il quinto capitolo descrive la globalizzazione negativa e il pensiero unico neo-liberale. Lo Stato moderno ha abdicato a quasi tutte le funzioni e i compiti ad esso assegnati in precedenza, e riesce a essere solo uno "Stato dell'incolumità personale". Il sesto capitolo è dedicato a chi si interroga sul cosa fare per sconfiggere le paure moderne. Saggio veramente interessante, sorprendente e acuto.

mai superficialeDi D. Giuseppe-26 settembre 2010

Accurata analisi, ben argomentata e originale, seppur con continui riferimenti ad altri scrittori, economisti e sociologi, dei precari equilibri della modernità cosiddetta "liquida" causa delle più grandi paure dell'uomo odierno a tutti noi ben note (terrorismo, immigrati, criminali, tutto ciò che riguarda la sicurezza personale, ossia "l'incolumità"), che costituiscono in realtà solo l'ultimo gradino di un processo psicologico-sociale destinato con ogni probabilità a concludersi tragicamente.