L' orologiaio di Everton

Inquietante resoconto delle ore di attesa di un padre (l'orologiaio del titolo) il cui figlio adolescente è in fuga con tanto di fucile con il piano di maritare la figlia minorenne dei vicini. Il clamore e la contraffazione della stampa già nel dopoguerra e l'impossibilità di Galloway di instaurare un contatto col figlio che sembra disconoscerlo sono i temi dominanti di questo riuscito giallo.

Un tranquillo ragazzo sedicenne improvvisamente scappa di casa con una sua coetanea, uccide un uomo e tiene in scacco la polizia prima di essere arrestato e processato. Il padre, un uomo metodico e tranquillo che ha cresciuto il ragazzo da solo e pensa di conoscerlo meglio di chiunque altro scopre un pò alla volta che l'immagine che aveva del figlio era completamente falsa. Ancora una volta Simenon affronta il tema della follia che improvvisamente esplode anche nell'animo delle persone più tranquille.

Come tutti i romanzi di simenon è molto avvincente anche se non tra i più belli. Personalmente, seppur sian presenti alcuni errori, lo trovo interessante.

La scrittura del romanzo è buona e scorrevole ma Simenon è incappato in due errori madornali: il primo riguarda la targa di due veicoli identica, il secondo, più grave, che una ragazza chiama un tizio, che poi diverrà suo marito, con il nome del figlio che deve ancora nascere e di cui non sa nulla. La fretta, visto che l'autore scrivere in continuazione, si dice, anche 60 cartelle al giorno (inverosimile, senza computer).