Nanà
- Editore:
Edizioni Theoria
- A cura di:
- M. Bellonci
- Data di Pubblicazione:
- 7 febbraio 2018
- EAN:
9788899997359
- ISBN:
8899997357
- Formato:
- brossura
Trama Nanà
Nana, romanzo in cui Émile Zola rappresenta e, al contempo, denuncia le ipocrisie e il malcostume della borghesia francese del suo tempo, è ad oggi una delle opere più lette del ciclo dei Rougon-Macquart. Anna, detta Nana, è un'attrice di varietà la cui dote non è la voce, roca e poco intonata, ma la sua predisposizione a mostrare le procaci nudità. Donna di tutti, non si innamora mai e non riesce nemmeno a contrastare il suo demone, che le impone di umiliare i suoi amanti distruggendo con crudeltà le persone che incontra. Andrà incontro al suo destino mentre per le strade si odono le acclamazioni per la dichiarazione di guerra alla Prussia (1870).
Recensioni degli utenti
Nanà...-16 febbraio 2011
Difficile commentare un capolavoro, perché di questo si tratta. La sessualità femminile vista come un vortice di spaventosa perdizione, che tutto avvolge e tutto distrugge. Nella sua fine, che non può non ricordare quella dell'antesignana marchesa di Merteuil di Laclos, Nanà, perduto ogni fascino, perde anche ogni reale contatto con il mondo maschile: al cospetto del dolore restano le donne.
Ritratto a tinte fosche-14 settembre 2010
In questo romanzo Zola esprime tutta la carica naturalistica e veristica della sua verve. La protagonista è una donna di vita che affascina e trascina tutte le sue vittime nel gorgo del vizio e della rovina, non prima di averle economicamente prosciugate.
fagocita reale-2 agosto 2010
Prendete Alessandro Magno, Ivan il Terribile o il faraone Ramses II, metteli insieme al cospetto della reginella Nanà e li vedrete impallidire di fronte alla sua indomita supremazia ed al suo ineludibile magnetismo. Nanà come una sorta di dea Kalì, conforma gli uomini alle sue esigenze, spremendo fino all’osso e gettando via le bucce. Ma in questa corsa al rialzo, non resta immune alla sua stessa fame inesorabile e dovrà fronteggiare caducità ed autofagocitosi. Allo stesso livello di "Therese Raquin" e "L'Assommoir".