Descrizione Maigret si diverte
Sui giornali del mattino non c'era nulla. Si accontentavano di riproporre, con minori dettagli, quanto pubblicato il giorno prima sui fogli della sera. Improvvisamente si era creato un vuoto, come se il caso fosse giunto a un punto morto. Si sentiva frustrato. Il suo primo pensiero fu: "Ma che diavolo fanno?". Pensava a Janvier e agli altri del Quai des Orfèvres: risolvere il problema era il loro mestiere, no? Passarono diversi minuti prima che il suo senso dello humour riprendesse il sopravvento e lui riuscisse a farsi beffe di se stesso. Aveva reagito da lettore medio: non gli avevano servito la sua sbobba biquotidiana e ne era indispettito. Per un momento aveva avuto l'impressione che la polizia non facesse il suo dovere...
Recensioni degli utenti
Maigret si diverte-30 maggio 2012
Un altro romanzo giallo di George Simenon che è ambientato nel mondo parigino di Maigret, In quest'indagine non è il commissaroi imprgnato in prima persona, ma il collega janvier, e Maigret si diletta a seguire i suoi progressi dalla carta stampata, da sempre il suo cruccio mentre svolge le sue indagini, E si immedesima nel lettore medio, giudicando l'operato dei colleghi dall'esterno. Un bel romanzo.
Maigret si diverte-21 febbraio 2011
Ho letto velocemente quest'opera. E' stato una interessante compagnia nei miei viaggi in treno. Maigret si diverte: perché? Si diverte a fare il lettore detective, come facciamo noi lettori di quotidiani ogni volta in cui leggiamo notizie di omicidi accompagnate da doviziosi particolari di interrogatori, perquisizioni e altre attività di polizia. Sì, perché per una volta il nostro commissario si è preso qualche giorno di ferie e con la signora Maigret si diletta a passeggiare per i boulevard parigini, siedono nei tavolini all'aperto dei bistrot lungosenna, pranzano in tipici ristoranti parigini, piccoli e nascosti ai turisti: nessun viaggio, nessuna partenza nelle affollate stazioni parigine per località di villeggiatura piene di turisti, quanto è bella Parigi il mese di agosto, vuota e vivibile per tutti! Ma in commissariato non sanno che i coniugi Maigret sono a casa, ufficialmente sono fuori città e al posto di Maigret c'è l'ispettore Janvier. Ed ecco che i giornali riportano la notizia di un omicidio: la moglie di un eminente medico parigino, Eveline Janve, è stata trovata morta, nuda, dentro un armadio nell'ambulatorio del marito. I sospettati sono subito due, il marito e il collega che lo sostituisce durante le ferie. Ci divertiamo anche noi lettori a risolvere il misterioso omicidio con il commissario, al quale, pur non volendolo ammettere, rode che Janvier occupi la sua stanza e la sua scrivania dove conserva amorevolmente le pipe, e il racconto procede fino alla soluzione del caso, in contemporanea al Quai des Orfevres e al tavolo di un ristorante dove il commissario attende, guardando la finestra illuminata del suo ufficio, che escano i colleghi. Lui conosce minuto per minuto il lavoro che stanno facendo in commissariato: gli interrogatori che si protraggono per ore, estenuanti sia per il sospettato che per il poliziotto, fino a quando il primo non arriva a un punto di svolta, ha un cedimento, confessa. A quel punto Maigret sa che "aveva fatto il suo dovere di poliziotto. Non giudicava. Non spettava a lui ma a qualcun altro, più tardi, giudicare. E lui preferiva così".