Descrizione Maigret si difende
Povero Maigret: mai, in tutta la sua carriera, si è sentito umiliato come quando, di fronte a un pivello di questore che gli sorride con amabile perfidia, è costretto ad ammettere con se stesso di essere caduto in una trappola - peggio: di essersi fatto fregare come un principiante, e per di più da una ragazzina di neanche diciott'anni, nipote di un pezzo grosso del Consiglio di Stato, che ha raccontato alla polizia di essere stata rimorchiata proprio da lui, Maigret, in un caffè, di essere stata trascinata in un albergo e di aver ricevuto pesanti avance. Ma la ragazza non può aver fatto tutto da sola. E anche quel giovanottino pretenzioso e arrogante, il nuovo questore (al quale Maigret avrebbe comunque dato volentieri un pugno in faccia quando gli ha suggerito di offrire immediatamente le sue dimissioni), è solo una pedina. È talmente abbattuto, il commissario, e anche schifato, che sulle prime non ha il minimo desiderio di difendersi, anzi, accetta la disfatta quasi con sollievo: basta responsabilità, basta nottate a interrogare malviventi ingoiando solo birre e panini della brasserie Dauphine... Ma avrà uno scatto d'orgoglio (tutti noi, del resto, stavamo aspettando questo momento con il fiato sospeso), e comincerà a chiedersi "chi c'è dietro", e per quale ragione è stata architettata quella ignobile messinscena. Mentre Parigi "frigge sotto il sole" di giugno, Maigret sa che vuole e deve scoprirlo. E che deve farlo, per una volta, da solo.
Recensioni degli utenti
Accuse-30 maggio 2012
In questo romanzo Simenon cambia registro: non racconta una storia in cui l'omicida vien fuori da una complessa analisi psicologina, ma quasi una storia da gossip, il cui protagonista è proprio Maigret. Il commissario dovrà difendersi da un'accusa mossagli da una ragazzina, e costretto a prendersi un periodo di riposo. Ma alla fine non ci sta, e deciderà di non subire passivamente, ma di indagare.
Maigret deve scagionare se stesso-27 marzo 2012
Maigret alle prese con un'accusa infamante, svolge acutamente un'inchiesta per scagionare se medesimo e soprattutto il suo "mestiere" di poliziotto. Purtroppo si nota un Simenon ormai stanco (come il lettore che lo ha seguito fedelmente fin qui) che ripropone l'ennesima inchiesta di Maigret: la trovata"originale" è che questa volta l'indegine lo vede imputato in una vicenda piuttosto stiracchiata in cui hanno cercato di incastrarlo. Solito intelligente intrattenimento, ma con qualche sbadiglio in più.