Maigret e il ladro indolente di Georges Simenon edito da Adelphi
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Maigret e il ladro indolente

Editore:

Adelphi

Traduttore:
Forti A.
Data di Pubblicazione:
21 marzo 2007
EAN:

9788845921469

ISBN:

8845921468

Pagine:
152
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione Maigret e il ladro indolente

Adesso quelli li costringono anche a mentire! "Quelli" sono i magistrati della Procura e i signorini del ministero degli Interni, usciti freschi freschi dalle Grandes Écoles con i loro bravi diplomi e pronti a sputare sentenze e a dettare legge senza avere la benché minima idea di come va il mondo. Quanto alla Polizia, deve accontentarsi ormai di avere un ruolo subalterno, e soprattutto fare bene attenzione a rispettare i regolamenti, per quanto pletorici e contraddittori essi siano. Così, se Maigret si trova, alle quattro di una gelida mattina d'inverno, con le mani sprofondate nelle tasche e la pipa in bocca, davanti a un cadavere che qualcuno ha gettato da una macchina dopo averlo sfigurato è solo perché il fedele ispettore Fumel, uno della vecchia scuola, gli ha telefonato prima di avvertire la Procura. E sarà Maigret, pur non essendo stato incaricato del caso - ma anzi esortato dal giovane e baldanzoso procuratore ad arrestare al più presto una pericolosa banda di professionisti della rapina a mano armata che assai preoccupa l'opinione pubblica -, a scoprire l'assassino di quel ladro metodico, solitario e discreto, che lui stesso non è mai riuscito a incastrare e nei cui confronti nutre qualcosa che assomiglia molto alla simpatia.

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4 di 5 su 2 recensioni

Il ladroDi r. RAFAELLA-31 maggio 2012

A volte tra guardie e ladri, sarà per il continuo inseguirsi, che per le fazioni avverse che continuano ad incontrarsi e a scontrarsi, si instaura un rapporto di simpatia, che nasce con gli anni di conoscenza. Quando il ladro viene assassinato, Maigret si sente in dovere di scovare l'assassino, anche se questo suo comportamento va contro gli ordini del nuovo capo.

Gli anni passano per MaigretDi S. Paolo-3 giugno 2011

Anche per il commissario Maigret gli anni passano e le situazioni cambiano. Adesso è la Procura a dare le direttive su quali indagini seguire e come dirigerle? C'è quella banda di rapinatori da sgominare presto perché l'opinione pubblica è in ansia? Maigret porta a termine l'indagine, esponendosi in prima persona, in tempi rapidissimi. Ma non per cercare l'elogio del Magistrato, ché di quello non sa che farsene, ma piuttosto per avere tempo e modo di occuparsi della "sua" indagine, quella che gli preme veramente, perché quel cadavere trovato sfigurato si rivela appartenere a un ladro che il Commissario aveva già avuto modo di conoscere e con cui aveva intessuto un rapporto di reciproca stima, per quella che può esistere tra un ladro e un poliziotto. Ed è in questa inchiesta che si riconoscono i tratti del Commissario e del suo Autore, il secondo abilissimo a porgere al primo personaggi sulla cui psiche quello ha modo di lavorare con gli strumenti più raffinati, per arrivare ad un risultato che magari sarà utilizzabile solo da lui, ma non per questo non gli darà la soddisfazione di aver dato un volto agli assassini di chi la Procura aveva liquidato come vittima di un regolamento di conti.