Trama Il ladro di anime
Con "Il ladro di anime" Sebastian Fitzek firma uno psychothriller che terrà il lettore col fiato sospeso.
In una clinica psichiatrica fuori Berlino, durante un gelido inverno innevato, si consumano lente nove ore di terrore. Si è infatti sparsa la voce che il Ladro di anime – il folle che sta facendo tremare la città intera – si trovi proprio all’interno della struttura. Inizia così una spietata caccia all’uomo, capitanata da Caspar, un ex chirurgo rimasto vittima di un’amnesia post-traumatica. Come identificare il criminale? Gli unici indizi a disposizione sono gli indovinelli ambigui, che lascia dietro di sé come una firma, e, soprattutto, il suo incredibile modo d'agire: non tortura, non stupra, non uccide, ma lascia le sue vittime come svuotate dalla loro anima. Per scovare il Ladro di anime, Caspar dovrà inevitabilmente a fare i conti col suo drammatico passato, arrivando a familiarizzare da vicino con gli angoli più oscuri della propria psiche.
Dopo "Il cacciatore di occhi" e "Il sonnambulo" un altro criminale creato da Sebastian Fitzek che sarà in grado di farci rabbrividire.
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Recensioni degli utenti
Ottimo-29 maggio 2012
Non so Menichini che libro abbia letto, ma questo è decisamente un thriller originale, sia per il tema dell'ipnosi come arma sia per i continui colpi di scena e capitoli al cardiopalma. La prosa è martellante, ti manca il respiro mentre leggi, non vedi l'ora di sapere chi vive e chi muore e chi è l'assassino. Bravissimo questo autore tedesco.
Bellissimo thriller psicologico-30 aprile 2012
Sebastian Fitzek viene definito il re dello psicothriller, questo romanzo conferma appieno questa frase. I protagonisti vengono inseriti all'interno di un ospedale psichiatrico, creando l'enigma della camera chiusa. Jasper uno di loro ha perso la memoria. Chi di loro sarà l'assassino? Cosa succederà all'interno di quell'ospedale?
Non mi ha "acceso"-27 aprile 2012
Questo libro su internet è osannato da più parti come uno dei migliori thriller psicologici che ci siano in circolazione. Ammetto che l'idea di partenza - l'ipnosi - è molto originale, però sono il primo a dire che bisogna avere il prosciutto sugli occhi per non accorgersi che è un romanzo tirato per i capelli. Godibile ma a mio parere sopravvalutato
LA CLINICA DALLA PAURA-26 agosto 2011
Non lo definirei lo psycothriller dell'anno, ma l'idea di partenza è carina. Un professore coinvolge in un esperimento un gruppo misto di studenti, facendogli leggere un fascicolo su una storia vera o presunta, questo lo scopriremo solo alla fine, di un presunto killer o paziente psichiatrico, anche questo lo scopriremo solo alla fine. Gli studenti che accetteranno di partecipare all'esperimento sono ignari dell'oggetto dell'esperimento, tranne che riceveranno una ricompensa in denaro se rimarranno fino alla fine. Da questo momento, in un alternarsi di presente e passato, con una narrazione scandita con un tempo che va a ritroso segnando la distanza dalla "paura" assisteremo ad un gioco perverso in cui come al solito niente è come appare, soprattutto perchè le storie dei protagonisti vengono svelate a gettoni, attraverso i viaggi nelle loro menti e quindi ci sono piste diverse per capire chi è l'assassino. Lo scrittore, in modo originale, coinvolge il lettore, come se anche questo facesse parte dell'esperimento, attraverso una serie di indovinelli che in realtà non sono poi così difficili. Il meccanismo di liberazione o salvezza dei personaggi ricorda il film Saw. Purtroppo il romanzo è troppo breve, si svolge tutto troppo velocemente. A volte c'è un pò di confusione nella narrazione e l'ambientazione in una clinica isolata dal resto del mondo è un cliché troppo sfruttato. Potrebbe essere la sceneggiatura di un film. Però devo dire che lo scrittore ha il senso dell'umorismo, ed infatti consiglio di leggere i suoi ringraziamenti, ma solo alla fine della lettura. A quanto pare esiste pure un gioco online a cui partecipare, che richiama le atmosfere claustrofobiche del libro, che sembra far capire che l'esperimento non è ancora finito...
Originale ed avvincente-21 maggio 2011
Ho letto quest'ottimo thriller in pochissimo tempo. Si tratta di un libro ben scritto che induce il lettore a divorare le pagine ricche di suspence e colpi di scena avvincenti ed originali. Il tutto si svolge in una notte e questo è, a mio parere, la ciliegina su una torta ben preparata.
Il ladro di anime-7 aprile 2011
E' stato osannato da tutti, ma io l'ho trovato pesante e noioso. Non nego di aver saltato qualche pagina per arrivare prima alla conclusione. Volevo liberarmi dal pregiudizio per cui un libro che ha molto successo di massa debba essere per forza un libro insulso... Purtroppo questo particolare caso finisce per confermare le mie paure. Il ladro di anime è un libro insulso, mal sviluppato, che incentra tutto sul tentativo di creare colpi di scena imprevedibili, e che in realtà sono il condensato di tutto quanto si è già vistosentito in ambito horror/thriller. Neanche l'idea finale di inserire tra le pagine un post-it che pare scritto da uno dei protagonisti risolleva la qualità di questo romanzo (resti solo perplesso per 56 minuti - specialmente se hai già incontrato romanzi pseudo-interattivi di questo genere). Tra tanti bei lavori narrativi, è una vergogna definire un libro come questo "il thriller rivelazione dell'anno".
