Dopo la notte di Elie Wiesel edito da Garzanti

Dopo la notte

Editore:

Garzanti

Traduttore:
Pagliano P.
Data di Pubblicazione:
11 marzo 2004
EAN:

9788811683032

ISBN:

8811683033

Pagine:
275
Formato:
brossura
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Trama Dopo la notte

Per sfuggire ai fascisti ungheresi il piccolo Gamaliele si è affidato a Ilonka, una ragazza cattolica, voluttuosa cantante di cabaret, che lo ha nascosto e protetto dalle persecuzioni naziste. Ora è un uomo maturo e vive a New York. La sua è la vita di un rifugiato, fatta di incontri e abbandoni, di continue partenze e umilianti burocrazie. Ha quattro amici, scampati come lui agli orrori della storia: Bolek, Diégo, Iasha e Gad. Con loro condivide la solidarietà dei rifugiati ma anche momenti di allegria rumorosa. Finchè a Gamaliele non arriva la notizia che in un ospedale cercano un traduttore: hanno ricoverato una donna, una ungherese senza identità, con cui non riescono a comunicare. Potrebbe essere llonka, di cui da tempo ha perso le tracce.

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4 di 5 su 2 recensioni

Dopo la notteDi O. Marco-7 luglio 2011

Come si affronta l'olocausto se sei un ebreo che è riuscito a sfuggire al martitio. Ogni pagina gronda di cultura ebraica e di riflessioni. Ogni passaggio non è mai fine a se stesso ma si eleva ad analisi esistenziale. Purtroppo è forse questo il dettaglio che rende difficile (e, a mio avviso, solo parzialmente riuscita) quest'opera: i piani temporali e narrativi s'intrecciano in modo complesso e confuso, e la sospensione dell'azione a favore del filosofeggiare diventa a tratti fastidiosa.

Dopo la notteDi C. Omar-7 aprile 2011

I suoi sono romanzi con l'anima, come lui solo sa fare. La guerra. L'Olocausto. L'identità ebraica. Il senso di colpa dei sopravvissuti. Un orrore troppo grande per potergli sopravvivere. Questo e molto altro in questo romanzo. Partendo da alcuni spunti letterari originali ed interessanti (il protagonista fa il ghost-writer per altri, incapace di accettare la propria parola come significativa per se stesso - la sua chiamata in ospedale al capezzale di una sconosciuta che potrebbe essere la donna che lo ha salvato dalla deportazione - il racconto del suo passato - stralci dell'unico romanzo che non farà mai pubblicare). Dopo la notte finisce per essere una scusa per riflettere sulla più terribile macchia della storia umana - quella dei campi di concentramento - ma anche dei suoi effetti sui sopravvissuti e sul dramma dell'essere ebrei "tout-court". Ogni pagina gronda di cultura ebraica e di riflessioni. Ogni passaggio non è mai fine a se stesso ma si eleva ad analisi esistenziale. Purtroppo è forse questo il dettaglio che rende difficile (e, a mio avviso, solo parzialmente riuscita) quest'opera: i piani temporali e narrativi s'intrecciano in modo complesso e confuso, e la sospensione dell'azione a favore del filosofeggiare diventa a tratti fastidiosa.