Dopo la notte
- Editore:
Garzanti
- Collana:
- Gli elefanti. Narrativa
- Edizione:
- 4
- Traduttore:
- Pagliano P.
- Data di Pubblicazione:
- 18 gennaio 2007
- EAN:
9788811680505
- ISBN:
8811680506
- Pagine:
- 275
- Formato:
- brossura
Trama Dopo la notte
Per sfuggire ai fascisti ungheresi il piccolo Gamaliele si è affidato a Ilonka, una ragazza cattolica, voluttuosa cantante di cabaret, che lo ha nascosto e protetto dalle persecuzioni naziste. Ora è un uomo maturo e vive a New York. La sua è la vita di un rifugiato, fatta di incontri e abbandoni, di continue partenze e umilianti burocrazie. Ha quattro amici, scampati come lui agli orrori della storia: Bolek, Diégo, Iasha e Gad. Con loro condivide la solidarietà dei rifugiati ma anche momenti di allegria rumorosa. Finchè a Gamaliele non arriva la notizia che in un ospedale cercano un traduttore: hanno ricoverato una donna, una ungherese senza identità, con cui non riescono a comunicare. Potrebbe essere Ilonka, di cui da tempo ha perso le tracce.
Recensioni degli utenti
Dopo la notte-7 luglio 2011
Come si affronta l'olocausto se sei un ebreo che è riuscito a sfuggire al martitio. Ogni pagina gronda di cultura ebraica e di riflessioni. Ogni passaggio non è mai fine a se stesso ma si eleva ad analisi esistenziale. Purtroppo è forse questo il dettaglio che rende difficile (e, a mio avviso, solo parzialmente riuscita) quest'opera: i piani temporali e narrativi s'intrecciano in modo complesso e confuso, e la sospensione dell'azione a favore del filosofeggiare diventa a tratti fastidiosa.
Dopo la notte-7 aprile 2011
I suoi sono romanzi con l'anima, come lui solo sa fare. La guerra. L'Olocausto. L'identità ebraica. Il senso di colpa dei sopravvissuti. Un orrore troppo grande per potergli sopravvivere. Questo e molto altro in questo romanzo. Partendo da alcuni spunti letterari originali ed interessanti (il protagonista fa il ghost-writer per altri, incapace di accettare la propria parola come significativa per se stesso - la sua chiamata in ospedale al capezzale di una sconosciuta che potrebbe essere la donna che lo ha salvato dalla deportazione - il racconto del suo passato - stralci dell'unico romanzo che non farà mai pubblicare). Dopo la notte finisce per essere una scusa per riflettere sulla più terribile macchia della storia umana - quella dei campi di concentramento - ma anche dei suoi effetti sui sopravvissuti e sul dramma dell'essere ebrei "tout-court". Ogni pagina gronda di cultura ebraica e di riflessioni. Ogni passaggio non è mai fine a se stesso ma si eleva ad analisi esistenziale. Purtroppo è forse questo il dettaglio che rende difficile (e, a mio avviso, solo parzialmente riuscita) quest'opera: i piani temporali e narrativi s'intrecciano in modo complesso e confuso, e la sospensione dell'azione a favore del filosofeggiare diventa a tratti fastidiosa.