Dimentica il mio nome
- Editore:
Bao Publishing
- Data di Pubblicazione:
- 16 ottobre 2014
- EAN:
9788865432549
- ISBN:
8865432543
- Pagine:
- 208
- Formato:
- rilegato
- Argomento:
- Autobiografie: artisti e personalità dello spettacolo
Descrizione Dimentica il mio nome
Quando l'ultimo pezzo della sua infanzia se ne va, Zerocalcare scopre cose sulla propria famiglia che non aveva mai neanche lontanamente sospettato. Diviso tra il rassicurante torpore dell'innocenza giovanile e l'incapacità di sfuggire al controllo sempre più opprimente della società, dovrà capire da dove viene veramente, prima di rendersi conto di dove sta andando.
A metà tra fatti realmente accaduti e invenzione, Dimentica il mio nome è un piccolo gioiello narrativo, la conferma, se mai ce ne fosse bisogno, di un talento puro e innegabile.
Recensioni degli utenti
Un fumetto da non dimenticare - 14 marzo 2018
Un'opera oscura e divertente che mette a nudo le paura, i sogni, i bisogni, le speranze e gli incubi che si hanno da bambini. Una crescita continua per chi vuole superare i traumi infantili o perdersi in essi. I sogni fanno parte di noi stessi e il mondo che essi creano non è necessariamente malvagio. Una splendida edizione, ottima come idea regalo. Per chi ama ridere e piangere.
Come mi aspettavo, ottima scelta - 28 maggio 2016
Ricevuto e immediatamente letto, come mi aspettavo, ottima lettura e "visione". Secondo me è veramente uno dei migliori disegnatori e narratori del genere. Il prossimo acquisto sarà l'ultima opera del caro "zero". Nel complesso il prodotto è ottimo sia sotto l'aspetto della rilegatura e della copertina sia per il tipo di carta scelta per la stampa, molto piacevole anche al "tatto". Consigliato!
Un salto di qualità - 2 novembre 2014
Zerocalcare matura, e lo dimostra con il suo ultimo lavoro di graphic novel, "Dimentica il mio nome", una storia molto più lunga, più complessa e decisamente più toccante del solito. Con quest'ultimo lavoro, infatti, entriamo nella storia familiare e nell'anima privata di Zero, ma ciò accade senza penalizzare l'impronta tipicamente comica e ironica dei suo lavori precedenti. Quello che potrà stupire è la presenza maggiore di elementi "favolistici" (appartenenti all'immaginario puerile e adolescenziale dell'autore), che però è assolutamente giustificata all'interno del racconto, e quindi per nulla fastidiosa.