Così parlò Zarathustra di Friedrich Nietzsche edito da 2M
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Così parlò Zarathustra

Editore:

2M

Data di Pubblicazione:
24 maggio 2022
EAN:

9788893223300

ISBN:

8893223309

Pagine:
288
Formato:
brossura
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Descrizione Così parlò Zarathustra

"Così parlò Zarathustra" è indubbiamente l'opera più ricca e complessa che Nietzsche abbia mai scritto. Ci troviamo di fronte ad un'opera che si presenta sia come un grande poema, sia come una grande opera filosofica. Sono stati tanti i filosofi che hanno speso centinaia di pagine su quest'opera, con interpretazioni spesso distanti tra loro, e che ovviamente non indicano l'incoerenza dell'opera di Nietzsche, ma semmai ne evidenziano l'enorme ricchezza di questo testo, una ricchezza che non si lascia imbrigliare in un'unica tesi interpretativa, lasciando aperta la strada per infinite altre interpretazioni. I temi affrontati da Nietzsche sono le vie portanti del suo intero pensiero: la dottrina del superuomo, la volontà di potenza e l'eterno ritorno. Ma questi temi sono affrontati dall'autore non con i consueti aforismi, come nelle opere precedenti, ma con un testo che fa suo il rigore del discorso filosofico, nel senso che i grandi temi del pensiero di Nietzsche sono sciolti in un tessuto poetico di grande impatto, fatto di visioni che mostrano lo strato profondo del suo discorso filosofico. Nietzsche nel libro introduce una miriade di idee, ma vi sono altresì alcuni temi ricorrenti: dall'essere umano come razza a sé stante che non è altro che un ponte tra le bestie e l'Oltreuomo, all'eterno ritorno che rappresenta l'idea che tutti gli eventi sono già accaduti e ancora dovranno accadere infinite volte (tutto torna per l'eternità), fino alla volontà di potenza che è la componente fondamentale della natura umana.

Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 20 recensioni

Nichilismo puroDi M. Antonino-23 febbraio 2017

Bellissimo libro: difficile lettura ma il migliore del filosofo. Io lo lessi negli anni del liceo ma lo ripresi anche dopo. Questa edizione è molto bella perché dà delle notizie dell'autore. Consigliatissimo.

Capolavoro di NietzscheDi P. Matteo-13 marzo 2012

Opera capolavoro scritta nel periodo tra il 1883 e il 1885, in cui il grande filosofo tedesco Friedrich Nietzsche raccoglie quelli che si potrebbero definire i "risultati" di correnti e sistemi di pensiero tra loro contrastanti della fine del XIX secolo, segnando così un punto d'avvio per una nuova epoca.

Che mal di testa piacevoleDi d. nicola-3 febbraio 2011

Si devono rileggere le cose due o tre volte per entrare nel significato di quel che l'autore vuole dire e capirne le metafore, ma la fatica vale la pena. E' una fatica che dobbiamo compiere noi del ventunesimo secolo, disabituati a tali profondità a livello culturale.

Così parlò NietzscheDi C. Valentina-17 dicembre 2010

Forse è il libro più innocente di Nietzsche. E difatti è preparatorio al capitolo infernale della sua vita: la follia, la malattia che lo rese l'opposto di Zarathustra, l'opposto dell'Oltreuomo. Il libro non è Poesia, come si dice spesso, ma è "simbolo". Intriso di razionalità, certo, ma è simbolo, assurdo e misterioso, soprattutto in certi passaggi, in cui si avverte l'assenza dell'occhio Mentale del filosofo. Ed è in questi passaggi che l'opera raggiunge il culmine della Bellezza. Indimenticato.

Così parlò ZarathustraDi M. Giovanni-6 novembre 2010

Meraviglioso. La speranza della liberazione dell'uomo dalla cecità, dalle catene del presente e delle convenzioni per andare oltre, diventare l' "oltre-uomo".

Apoteosi del simboloDi i. cristiana-5 novembre 2010

L'opera è sintomatica dell'emergente malessere che colpisce il cuore della civiltà occidentale della fine del XIX secolo: il proliferare di una morale borghese che appiattisce e riduce a puro materialismo i valori umani. Nietszche non ricomprende nei suoi schemi tali appiattimenti. Zarathustra, è il suo lato più intimo, l'uomo che fugge verso la solitudine come unico riscatto da un'esistenza meschina e in quel suo fantomatico viaggio incontra persone, cose, animali dietro ognuno dei quali è celato un simbolo che fa un ben preciso riferimento ad un aspetto della vita, nel gioco stesso della vita, fatto di "tenebra" e "luce".