Così parlò Zarathustra
- Editore:
Fermento
- Data di Pubblicazione:
- 28 febbraio 2024
- EAN:
9788869978180
- ISBN:
8869978184
Recensioni degli utenti
Nichilismo puro-23 febbraio 2017
Bellissimo libro: difficile lettura ma il migliore del filosofo. Io lo lessi negli anni del liceo ma lo ripresi anche dopo. Questa edizione è molto bella perché dà delle notizie dell'autore. Consigliatissimo.
Capolavoro di Nietzsche-13 marzo 2012
Opera capolavoro scritta nel periodo tra il 1883 e il 1885, in cui il grande filosofo tedesco Friedrich Nietzsche raccoglie quelli che si potrebbero definire i "risultati" di correnti e sistemi di pensiero tra loro contrastanti della fine del XIX secolo, segnando così un punto d'avvio per una nuova epoca.
Che mal di testa piacevole-3 febbraio 2011
Si devono rileggere le cose due o tre volte per entrare nel significato di quel che l'autore vuole dire e capirne le metafore, ma la fatica vale la pena. E' una fatica che dobbiamo compiere noi del ventunesimo secolo, disabituati a tali profondità a livello culturale.
Così parlò Nietzsche-17 dicembre 2010
Forse è il libro più innocente di Nietzsche. E difatti è preparatorio al capitolo infernale della sua vita: la follia, la malattia che lo rese l'opposto di Zarathustra, l'opposto dell'Oltreuomo. Il libro non è Poesia, come si dice spesso, ma è "simbolo". Intriso di razionalità, certo, ma è simbolo, assurdo e misterioso, soprattutto in certi passaggi, in cui si avverte l'assenza dell'occhio Mentale del filosofo. Ed è in questi passaggi che l'opera raggiunge il culmine della Bellezza. Indimenticato.
Così parlò Zarathustra-6 novembre 2010
Meraviglioso. La speranza della liberazione dell'uomo dalla cecità, dalle catene del presente e delle convenzioni per andare oltre, diventare l' "oltre-uomo".
Apoteosi del simbolo-5 novembre 2010
L'opera è sintomatica dell'emergente malessere che colpisce il cuore della civiltà occidentale della fine del XIX secolo: il proliferare di una morale borghese che appiattisce e riduce a puro materialismo i valori umani. Nietszche non ricomprende nei suoi schemi tali appiattimenti. Zarathustra, è il suo lato più intimo, l'uomo che fugge verso la solitudine come unico riscatto da un'esistenza meschina e in quel suo fantomatico viaggio incontra persone, cose, animali dietro ognuno dei quali è celato un simbolo che fa un ben preciso riferimento ad un aspetto della vita, nel gioco stesso della vita, fatto di "tenebra" e "luce".