Una bellezza russa e altri racconti
- Editore:
Adelphi
- Collana:
- Gli Adelphi
- A cura di:
- D. Nabokov
- Traduttore:
- Pece F., Raffetto A., Tessitore U.
- Data di Pubblicazione:
- 13 novembre 2013
- EAN:
9788845928505
- ISBN:
8845928500
- Pagine:
- 768
- Argomento:
- Racconti
Trama Una bellezza russa e altri racconti
"Ciò che ammiriamo sempre, anche quando Nabokov imposta la voce su una nota troppo alta o troppo bassa, è l'infinita sottigliezza delle sensazioni. Quasi nessuno, nel ventesimo secolo, gli sta vicino: forse soltanto Proust e la Woolf, Yeats e Pessoa... Con queste sensazioni sovranamente reali, Nabokov vuole creare un mondo nuovo: un mondo che sia esclusivamente suo, che non assomigli a quello reale, né a quello degli altri scrittori. Qui regnano leggi e consuetudini che non ritroviamo in nessun altro luogo della terra... Questo mondo nuovo ricorda spesso l'operetta: un Offenbach ilare e cupo, metafisico e utopico. Alla fine, dopo che abbiamo contemplato e ammirato il lavoro coscienziosissimo di Nabokov, ci assale una sensazione di meraviglia. Il mondo nuovo è avvolto e penetrato di mistero, che lo rende ancora più incomprensibile di quello reale. Nabokov ha creato un enigma, di cui crede di conoscere il significato: mentre nemmeno lui né le farfalle gigantesche, né il grande Re mascherato conoscono l'ultimo segreto dei suoi racconti." (Pietro Citati)
Recensioni degli utenti
Una bellezza russa-26 luglio 2011
Una prosa e uno stile così perfetti meriterebbero ben altri commenti di quello mio. Uno per tutti il racconto "Il cerchio", che finisce là dove comincia, richiudendosi su sè stesso con ironica logica, come un disegno di Escher. A volte questa perfezione quasi sgomenta, dov'è "la persona", ti chiedi? Ma poi trovi degli squarci di poesia assoluta e allora te ne fai una ragione. Per dirla con Nabokov: " la Vita ha più talento di noi... Le sue opere sono intraducibili, indescrivibili... E i diritti appartengono all'autore. "
Una bellezza russa-8 ottobre 2010
Quattro mesi per gustarmi i suoi racconti. Un unico, significativo attimo per capire la grandezza di questo scrittore sublime: "Ah, cara signora, come è facile capire che il nome dell' autore non è che uno pseudonimo, che l' autore non è un uomo... ...OGNI SUA FRASE SI ABBOTTONA DA SINISTRA!" La più bella metafora che abbia mai incontrato: per definire la scrittura femminile usa una figura retorica perfetta accompagnandola dal verbo abbottonare. Come esprimere meglio l' allacciarsi delle parole fra loro? Una frase ponderata, calma e leggiadra; eppure si sente l' esplosione dell' infinita ammirazione di Nabokov per il genere femminile e per la sua peculiarità più importante: la Grazia.