Una bellezza russa e altri racconti
- Editore:
Adelphi
- Collana:
- Biblioteca Adelphi
- A cura di:
- D. Nabokov
- Traduttore:
- Pece F., Raffetto A., Tessitore U.
- Data di Pubblicazione:
- 5 marzo 2008
- EAN:
9788845922152
- ISBN:
8845922154
- Pagine:
- 758
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Racconti
Trama Una bellezza russa e altri racconti
Nabokov non fu solo l'autore di romanzi fra i più noti del Novecento, dal "Dono" a "Lolita", ma anche un magistrale creatore di racconti. Di tale versante della sua attività, ancora in gran parte da scoprire, questa vasta silloge, che integra idealmente "La veneziana", offre un panorama completo, giacché raduna in una sequenza rigorosamente cronologica i testi che Nabokov scrisse fra il 1921 e il 1940 e ordinò poi in quattro celebri raccolte: "La dozzina di Nabokov" (1958), "Una bellezza russa" (1973), "La distruzione dei tiranni" (1975) e "Dettagli di un tramonto" (1976).
Recensioni degli utenti
Una bellezza russa-26 luglio 2011
Una prosa e uno stile così perfetti meriterebbero ben altri commenti di quello mio. Uno per tutti il racconto "Il cerchio", che finisce là dove comincia, richiudendosi su sè stesso con ironica logica, come un disegno di Escher. A volte questa perfezione quasi sgomenta, dov'è "la persona", ti chiedi? Ma poi trovi degli squarci di poesia assoluta e allora te ne fai una ragione. Per dirla con Nabokov: " la Vita ha più talento di noi... Le sue opere sono intraducibili, indescrivibili... E i diritti appartengono all'autore. "
Una bellezza russa-8 ottobre 2010
Quattro mesi per gustarmi i suoi racconti. Un unico, significativo attimo per capire la grandezza di questo scrittore sublime: "Ah, cara signora, come è facile capire che il nome dell' autore non è che uno pseudonimo, che l' autore non è un uomo... ...OGNI SUA FRASE SI ABBOTTONA DA SINISTRA!" La più bella metafora che abbia mai incontrato: per definire la scrittura femminile usa una figura retorica perfetta accompagnandola dal verbo abbottonare. Come esprimere meglio l' allacciarsi delle parole fra loro? Una frase ponderata, calma e leggiadra; eppure si sente l' esplosione dell' infinita ammirazione di Nabokov per il genere femminile e per la sua peculiarità più importante: la Grazia.