Ogni cosa è illuminata di Jonathan Safran Foer edito da Guanda

Ogni cosa è illuminata

Editore:

Guanda

Traduttore:
Bocchiola M.
Data di Pubblicazione:
23 settembre 2004
EAN:

9788882466664

ISBN:

8882466663

Pagine:
336
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Trama Ogni cosa è illuminata

Con una vecchia fotografia in mano, un giovane studente, che si chiama Jonathan Safran Foer, visita l'Ucraina per trovare Augustine, la donna che può aver salvato suo nonno dai nazisti. Jonathan è accompagnato nella sua ricerca da un coetaneo ucraino, Alexander Perchov, detto Alex. Alex lavora per l'agenzia di viaggi di famiglia, insieme a suo nonno che, a dispetto di una cecità psicosomatica fa l'autista, e in compagnia di una cagnetta maleodorante, chiamata Sammy Davis Jr Jr, in onore del cantante preferito dal nonno.

Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 12 recensioni

Movimentato Di R. Laura-14 giugno 2012

Johnatan, insieme ad un interprete che mastica un inglese impreciso e suo Nonno, che dice di essere cieco, ma che in realtà guida per chilometri e chilometri sulle strade del centro Europa, si mettono alla ricerca di una donna ritratta in una fotografia. Quella donna è la stessa che ha salvato il nonno di Johnatan dallo sterminio nazista. I racconti che ascoltano durante la loro ricerca sono agghiaccianti e fanno emergere il dolore di un popolo. Riusciranno questi tre pittoreschi personaggi a raggiungere il loro obiettivo senza farsi scoraggiare dalla distanza e dalle speranze che sembrano via via più deboli? A me è piaciuto tanto, sia per il modo buffo in cui è scritto, sia perché la trama mi ha stregata.

Ogni cosa non si può avereDi C. Adele Maria Rosa-23 marzo 2012

La storia raccontata parte da un approccio caricaturale che fa ridere parecchie volte in poche pagine, poi però si inizia a sorridere senza troppo entusiasmo, e più avanti si cambia registro verso il drammatico. Non c'è equilibrio e la lettura ne risente, la descrizione della nascita del villaggio è logorroica e insensata in più punti. La parte di Alex è nettamente migliore, purtroppo mi ricordo meglio la parte noiosa. Proverò con il secondo romanzo di Foer.

Perfetto!Di S. Vantaggiato-9 agosto 2011

Il romanzo di esordio di Jonathan Safran Foer rivela già l'abilità dello scrittore. Nel romanzo si intrecciamo tre voci narrative (riferibili però a due personaggi) che raccontano la ricerca di un giovane. Egli con una foto in mano parte dagli Stati Uniti e si reca in Ucraina per conoscere la donna che crede abbia salvato suo nonno (ebreo) dai nazisti. Il giovane nella sua ricerca è aiutato da uno strampalato interprete che parla in lingua molto divertente (la costruzione di questo personaggio rivela la straordinaria creatività dello scrittore) e suo nonno convinto di essere cieco e perciò inseparabile dalla puzzolente cagnetta Sammy Davis Junior Junior.

InconcludenteDi I. Antonio-3 maggio 2011

Le premesse c'erano tutte. Un protagonista interessante, un viaggio, un gruppetto strampalato, tematiche forti e un nutrito gruppo di antenati alle spalle. Ma è la forma che non mi piace. È confusionario e l'autore si prende fin troppe libertà. Alcuni passaggi sono memorabili, ma altri no. Molto meglio l'altro libro dell'autore, "Molto Forte, Incredibilmente Vicino".

Ci è o ci fa?Di B. Franco-28 dicembre 2010

Bella domanda. Non lo so. La forma fa pensare che ci faccia, il contenuto che ci sia. Purtroppo la forma è respingente, fa venire voglia di mollare il libro dopo poco, specialmente a chi, come me, ama la bella lingua, un bello stile pulito, questo romanzo è la nemesi di tutto ciò (per moda? Per farsi notare? ) . Il contenuto è molto buono invece, e dimostra che Foer è potenzialmente un ottimo romanziere.

Ogni cosa è illuminataDi S. Micaela-12 novembre 2010

Mi è piaciuto di questo libro la capacità di passare dalla farsa alla tragedia semplicemente spostando piano piano lo stile delle lingua. Mi è piaciuta l'atmosfera che ha saputo ricreare, che sembra uscita da un quadro di Chagall. Non mi è piaciuta l'idea della storia degli antenati che si dipana sino al presente, ed in particolare degli antenati dai caratteri magici e fiabeschi, francamente è un espediente che ha stufato dopo che decenni di letteratura sudamericana ne ha più che abusato. Basta bisnonne incredibilmente belle, intriganti e intelligenti. Ne abbiamo avuto più che a sufficienza. Non so, mi sembra che questo libro, più che finire, a un certo punto si fermi lì e ti lasci senza preavviso. Bello, ma con riserva.