Un cappello pieno di ciliege
- Editore:
RL Libri
- Collana:
- Superpocket. Best seller
- Data di Pubblicazione:
- 21 aprile 2011
- EAN:
9788846210982
- ISBN:
8846210980
- Pagine:
- 864
- Formato:
- brossura
Trama Un cappello pieno di ciliege
Ora che il futuro s'era fatto corto e mi sfuggiva di mano con l'inesorabilità della sabbia che cola dentro una clessidra, mi capitava spesso di pensare al passato della mia esistenza: cercare lì le risposte con le quali sarebbe giusto morire. Perché fossi nata, perché fossi vissuta, e chi o che cosa avesse plasmato il mosaico di persone che da un lontano giorno d'estate costituiva il mio Io. Così comincia questa straordinaria epopea della famiglia di Oriana Fallaci, una saga che copre gli anni dal 1773 al 1889, con incursioni nel passato e in un futuro che precipita verso il bombardamento di Firenze del 1944. È una storia dell'Italia rivoluzionaria di Napoleone, Mazzini, Garibaldi, attraverso le avventure di uomini come Carlo che voleva piantare viti e olivi nella Virginia di Thomas Jefferson, Francesco marinaio, negriero e padre disperato, e donne indomite come la Caterina che alla fiera di Rosìa indossa un cappello pieno di ciliege per farsi riconoscere dal futuro sposo Carlo Fallaci, o come una bisnonna paterna, Anastasìa, figlia illegittima, ragazza madre, pioniera nel Far West. Dopo anni di ricerche, l'autrice ha visto la cronaca familiare trasformarsi in "una fiaba da ricostruire con la fantasia": "la realtà prese a scivolare nell'immaginazione e il vero si unì all'inventabile poi all'inventato... E tutti quei nonni, nonne, bisnonni, bisnonne, trisnonni, trisnonne, arcavoli e arcavole, insomma tutti quei miei genitori, diventarono miei figli".
Recensioni degli utenti
Un libro per tutti-30 marzo 2012
Dedicato a chi non si lascia intimorire dal numero delle pagine! "Un cappello pieno di ciliegie", infatti, è un libro lungo ma che vale davvero la pena leggere, per lo stile semplice e alla portata di tutti con il quale la Fallaci racconta gli episodi della sua famiglia. Da leggere lentamente, cercando di assaporare ogni parola e lasciandosi travolgere dall'intreccio degli eventi.
Un cappello di meraviglie-15 febbraio 2012
Un cappelo pieno di ciliege ricostruisce, attraverso uno stile lento ma piacevole, la storia della famiglia Fallaci attraverso le origini, come un bisogno della scrittrice di ritrovare una parte del proprio passato. La cornice settecentesca in cui ambientata la storia, inquadrerà anche gioie, amori e dolori di una vita piena di coraggio e di determinazione.
Che delusione-30 settembre 2011
Il titolo di questo libro mi ha colpito da subito. Mi immaginavo qualcosa di grandioso, ma alla fine sono rimasta delusa. Non sono riuscita nemmeno a finirlo quel mattone di libro tanto che alla fine l'ho regalato ad una mia amica. Non so se lo rileggerò mai in un futuro ma per il momento non ne ho proprio intenzione!
Ritorno al passato.-9 agosto 2011
Un libro che consiglio. Impegnativo per il numero di pagine, ma leggero per lo stile di scrittura dell'autrice, che anche qui non smentisce il suo grande talento. 4 libri in uno che raccontano la storia di una famiglia a noi sconosciuta, ma che diventa subito un pò nostra, perchè molto simile alle storie che ci raccontavano da piccoli i nostri nonni per farci addormentare. Un romanzo raccontato con uno stile semplice, genuino, che porta il lettore ad immedesimarsi nei personaggi, a schierarsi con alcuni e provare antipatia per altri. Un libro per tutti: adulti, ragazzi, nonni, da leggere con calma nei pomeriggi d'inverno, vicino al camino... Per assaporare tutta l'essenza in esso contenuto, per lasciarsi trasportare e provare quella genuina nostalgia del passato.
Un cappello pieno di ciliege-8 agosto 2011
Meraviglioso ma che fatica! Le ottocento pagine si sentono tutte, specie nel finale, un racconto sempre vivo e spontaneo che mi ha coinvolto ad ogni passo, anno dopo anno, nel rivivere la storia dei suoi antenati: la sua storia. Oriana mi ha accompagnato nei loro luoghi e nei loro viaggi, mi ha immerso nelle loro vite e mi ha fatto sentire accanto a loro, durante il loro passaggio nella Storia dell'Italia che si andava costruendo. Mi ha fatto partecipare ai loro sentimenti e alle loro emozioni. Mi ha fatto immedesimare in quelle sue figure femminili, così vivide e ben caratterizzate. E sarei rimasta ancora ad ascoltarla, e lei si sarebbe ancora fatta ascoltare, se quello spietato mal dolent, che aveva già colpito i suoi antenati, non l'avesse inseguita attraverso i loro cromosomi, fino a farle interrompere il suo racconto che si è andato spegnendo nella voce del nonno Antonio e della nonna Giacoma (sonora e allegra la voce di lui, bassa e triste quella di lei) lasciando sospesa quella loro storia dalla promettente consistenza, da sola, di un romanzo.
Il libro che tutti vorremmo scrivere (forse)-3 maggio 2011
È il libro che forse tutti, almeno una volta, avremmo voluto scrivere, alla ricerca delle proprie radici: ricostruire (non è facile ma Oriana ci è riuscita) le vicende non solo dei nostri genitori, ma dei nonni, e dei bisnonni, e dei trisavoli, fin dove è possibile risalire. Non sempre la Fallaci mi è piaciuta, ma in questo libro sicuramente sì: si è come in presenza di tanti romanzi (ma reali) che s'intrecciano tra loro, così come gli intrecci genetici alla base del racconto complessivo.