
Libro Il terzo Reich di Roberto Bolaño
Trama libro
Appena mette piede, in compagnia della fidanzata, nella sua stanza d'albergo sulla Costa Brava, il giovane Udo Berger ottiene, dopo molte insistenze, che gli venga portato un grande tavolo, sul quale piazza il war game di cui è campione assoluto e di cui intende elaborare nuove e più audaci strategie: Il Terzo Reich. L'atmosfera è delle più beatamente, ottusamente balneari. Eppure, quasi subito, sentiamo che non tutto è luce, e che nell'ombra sono in agguato fantasmi inquietanti. Né ci vorrà molto perché la liscia superficie della routine vacanziera si incrini: e dalle fenditure vedremo apparire qualcosa in cui non potremo che riconoscere il Male. A mano a mano che l'estate si spegnerà, l'albergo, svuotandosi, assomiglierà pericolosamente a quello di Shining - mentre noi, insieme a Udo (sempre più ossessionato dal suo gioco, e risoluto a trovare il modo di portare alla vittoria l'esercito tedesco nella seconda guerra mondiale), cominceremo a interrogarci sugli eventi ominosi a cui andiamo assistendo: a chiederci, per esempio, a che cosa miri davvero Frau Else, l'affascinante ed enigmatica proprietaria dell'albergo; e perché il Bruciato, l'uomo dal corpo e il volto coperti di cicatrici ripugnanti che vive sulla spiaggia, abbia ingaggiato contro Udo una lunghissima partita di Terzo Reich, più simile a un duello o a una resa dei conti - e che potrebbe anche concludersi nel sangue; e soprattutto per quali tortuose vie quel che avviene nel gioco influenzi gli avvenimenti del mondo reale - o non è piuttosto il contrario? Venuto alla luce pochi mesi fa, questo romanzo del primo Bolaño rivela già tutta la forza e la sapienza della sua scrittura, la sua capacità di evocare atmosfere di sorda, velenosa minaccia.
Recensioni degli utenti
Romanzo postumo - 16 maggio 2012
Un giallo che non è un giallo, senza movente, senza colpevoli e soprattutto senza vittime. Il personaggio del Bruciato poteva diventare uno di quelli indimenticabili. Un capolavoro non pienamente riuscito. Peccato. Sarà anche un effetto pensato, suppongo, ma mi è sembrato di sfogliare il diario delle vacanze di un adolescente al mare.
Un bolano giovanile - 21 aprile 2012
Fino a un certo punto il romanzo "dice", ipotizza anche, sembra quasi di leggere un giallo. A un certo numero di capitoli dalla fine capisci però che tutto resterà in irrisolto. Descritti troppo sommariamente i personaggi - son tutti drammatici, protagonista compreso, tutti possono essere o autori di omicidi o altri peccati -il libro ha comunque nella tecnica narrativa, senza orpelli ma fluida al tempo stesso, il suo punto di forza (e pensare che è la scrittura di un Bolano giovane) .
Il Terzo Reich - 4 agosto 2011
Non mi vengonoaggettivi per definire questo libro dell'ultimo Bolano. Non perche' è un capolavoro, anche se si legge molto bene. Non perche' è una 'sola' , perche' i romanzi di Bolano non lo sono. E' morboso, inquietante, non c'e' niente di piu' desolante di un paesaggio di mare a stagione finita, con il brutto tempo che avanza e le persone che rientrano a casa propria. I rapporti assurdi che B. Descrive rendono quasi malata la lettura e gli ambienti. Come sempre in B. Sembra che qualcosa stia accadendo, sia pronto per accadere, ci copriamo metaforicamente gli occhi con le dita per non essere costretti a vedere quello che ci immaginiamo, quello che tutti gli indizi ci induco a ritenere che... Un romanzo che lentamente rotola a valle, e si ferma, in attesa. Implosivo.
Il Terzo Reich - 2 aprile 2011
Mi ha toccato molto, e mi è piaciuto. Acquistai quest'opera interessante perchè era in offerta. Una storia di perdita di se stessi, di allontanamento dalla realtà attraverso il malsano attaccamento alla irrealtà fornito da quello che dovrebbe essere semplicemente un hobby, un passatempo. Alle volte nella vita però ci costruiamo una realtà tutta nostra, angusta, maniacale, claustrofobica, che alle volte è solo una fuga, altre, come qui, un sostituto della vita vera. Il fatto è che che i Wargames che Bolano cita e il suo Udo gioca li conosco anch'io, così come conosco la voglia di fuga dal reale. Non il Bolano generazionale. Ma un cieco vuoto di intenti. In qualche modo, forse i luoghi, mi hanno ricordato Ballard e i suoi perdenti che evaporano nella realtà, soprattutto Cocaine Nights e i racconti di Vermillon Sands, ma anche i suoi astronauti fuori tempo massimo.
Uno dei più grandi scrittori del '900 - 29 marzo 2011
Lo confesso, sono appena a due terzi del libro ma, prima acora di terminarlo, temo sia un altro capolavoro di Bolano. Come semre, in questo autore, la stroria cresce mano a mano. Ambientato in un fine estate in un albergo della costa brava, un gioco di strategia militare, tra Udo, il protagonista e "il bruciato" che corrisponde ad un gioco ancora più perverso che si intravede tra gli altri protagonisti del romanzo. Atmosfera angosciante e sordida.