Sull'utilità e il danno della storia per la vita
- Editore:
Edizioni Clandestine
- Collana:
- Highlander
- Traduttore:
- Kolbe C.
- Data di Pubblicazione:
- 24 giugno 2015
- EAN:
9788865965580
- ISBN:
8865965584
- Pagine:
- 107
- Formato:
- brossura
Descrizione Sull'utilità e il danno della storia per la vita
In questo saggio del 1874, che costituisce la seconda delle quattro "Considerazioni inattuali", Nietzsche attacca la cultura storicistica della sua epoca, sostenendo come 'l'eccesso di storia' sia responsabile di un sentire opprimente e dell'incapacità dell'uomo di plasmare liberamente il proprio futuro. Solo attraverso l'oblio, l'uomo può avere accesso alla vera felicità, giacché solo esso (prerogativa e dono degli animali) può assicurare il rifiorire perenne della vita. "L'eccesso di storia è un danno per la vita: noi dobbiamo avere coscienza storica, ma quanto basta per la vita (...). Noi soffriamo di una febbre storica". Tutto ciò che appartiene al passato non aiuta la vita, ma costituisce un'insuperabile e oppressiva allucinazione. La Storia non fa che renderci schiavi del nostro tempo, nostalgici di un passato irripetibile. Non è la storia, sostiene Nietzsche, che deve dominare la vita, bensì l'esatto contrario. Occorre semplicemente usufruire della Storia per arricchire la qualità della nostra esistenza. È nei giovani che il filosofo ripone le sue speranze: grazie al loro istinto naturale, essi si rendono conto della malattia storica, rivolgendosi all'antistorico, ovvero all'arte di dimenticare.
Recensioni degli utenti
Edizione ben fatta-8 aprile 2018
Questa breve trattazione di Nietzsche, inserita all'interno delle "considerazioni inattuali" viene proposta in un formato asciutto, scevro da annotazioni prolisse e presentazioni. Esteticamente si presenta molto bene.
Il filosofo e la storia-17 marzo 2012
In questo testo Nietzsche riflette sulla storia, la storia che risulta utile alla vita ma anche dannosa... Infatti evidenzia tre prospettive per osservare la storia ed un atteggiamento né troppo legato al passato, né troppo critico... Molto interessante e pone le basi per comprendere il pensiero del filosofo che sicuramente non è un antistorico!
Utilissimo-12 marzo 2012
Il merito di questo brevissimo libro è quello di evidenziare come l'attaccamento alla storia e il rivolgersi sovente al passato possa spesso essere dannoso se non si guarda ad essi con occhio distaccato e soprattutto critico, riconoscendone sia i pregi che i difetti. Consiglio il libro a tutti, non solo agli appassionati del filosofo tedesco più amato.